Uomo politico francese (Montboudif, Cantal, 1911 - Parigi 1974). Partecipò alla resistenza e nel 1944 fu chiamato da de Gaulle quale consulente per i problemi di politica educativa e dell'istruzione. Membro [...] ai grandi temi della politica mondiale (visite di stato negli USA, 1970; in URSS, 1970, 1973, 1974; nell'Africa ex francese, 1971; in Cina, 1973), dall'altro da un atteggiamento più moderato e realistico di quello di de Gaulle nei confronti dell ...
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Uomo politico francese (n. 1316 circa - m. Parigi 1358). Di ricca famiglia di mercanti di panni, prevosto dei mercanti (prévôt des marchands) di Parigi, ebbe il controllo, con Robert le Coq, vescovo di [...] , Carlo II il Malvagio favorevole agli Inglesi; ma quando aveva deciso di consegnargli Parigi fu ucciso, il 31 luglio 1358, nel clima di opposizione agli eccessi della jacquerie, che aveva stretto nobili e borghesi intorno alla monarchia francese. ...
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Storico francese (Nancy 1878 - Saint-Amour, Giura, 1956). Prof. nelle univ. di Besançon, Digione (1912), Strasburgo (1918) e infine (1930-50) al Collegio di Francia. Già nella sua esemplare thèse (Philippe [...] de Rabelais, 1942; Autour de l'Heptaméron. Amour sacré, amour profane, 1944. Ha esercitato un notevolissimo influsso sulla storiografia francese di questo secolo, non solo con le sue opere, ma anche, e soprattutto, con la rivista Annales, da lui ...
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Attore cinematografico francese (Neuilly-sur-Seine 1933 - Parigi 2021), tra i più popolari del cinema francese degli anni Sessanta e Settanta. I suoi personaggi più riusciti sono prevalentemente giovani [...] individualisti, violenti e inquieti, spesso in rivolta contro la società. Tra le sue numerose interpretazioni: À bout de souffle (1960); Léon Morin prêtre (1961); La viaccia (1961); Une femme est une femme ...
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Scrittore francese (n. Hesdin, Artois, 1697 - m. presso Saint-Firmin 1763); scolaro dei gesuiti, novizio e poi professo dei benedettini, lasciò il monastero e visse in provincia, a Parigi e in Inghilterra, [...] Pubblicò fra il 1733 e il 1740 venti volumi di una gazzetta letteraria, Le Pour et le Contre; tradusse in francese i romanzi di S. Richardson (Pamela, 1742; Clarissa Harlowe, 1751; Grandisson, 1755); collaborò all'Histoire générale des voyages (primi ...
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Prelato francese (Saint-Félix, Savoia, 1802 - Lacombe, Savoia, 1878). Sacerdote (1825), dal 1837 fu rettore del Piccolo Seminario di Saint-Nicolas du Chardonnet, dove ebbe a discepolo anche J.-E. Renan. [...] anni (1859-70), con A.-P. Falloux e Ch. Montalembert, D. venne definendo l'indirizzo politico-religioso del liberalismo cattolico francese: dopo il duro colpo del Sillabo il D., che pur avea difeso il potere temporale del papa, si batté ora per la ...
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Scrittrice francese (Francoforte sul Meno 1805 - Parigi 1876), conosciuta sotto lo pseudonimo di Daniel Stern. Già molto nota e ammirata nell'alta società francese, divenne celebre quando nel 1835 abbandonò [...] il marito per seguire Franz Liszt, col quale visse fino al 1844 e a cui diede tre figli (la seconda, Cosima, sposò nel 1870, in seconde nozze, Riccardo Wagner). Viaggiò molto, con Liszt, in Svizzera e ...
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Scrittore ivoriano di lingua francese (Boundiali 1927 - Lione 2003). Nato in una famiglia di commercianti malinke, studiò all'École technique supérieure di Bamako, da cui fu espulso nel 1945 per ragioni [...] indépendances (1968), apparso prima in Canada e poi in Francia, ha segnato una svolta nel romanzo africano. In un francese contaminato dalla lingua malinke, K. denuncia, attraverso la storia del principe Fama e di Salimata, sua sposa, la corruzione ...
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Poeta e critico francese (Caen 1555 - Parigi 1628). Dopo aver studiato giurisprudenza in Francia e in Germania, si pose al servizio del duca d'Angoulême (1576), trasferendosi a Aix, dove si legò a magistrati [...] . Ma l'importanza di M., consacrata nell'Art poétique da Boileau, che fa cominciare da lui la storia della vera poesia francese, sta nell'ideale artistico di chiarezza e purezza che egli formulò nettamente, così per la lingua come per la letteratura ...
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Letterato francese (Bagnols, Linguadoca, 1753 - Berlino 1801). Figlio di un oste di origine piemontese, studiò in diversi seminarî, dove fu istitutore. Dopo aver tribolato nei mestieri più varî raggiunse [...] Nemico di Rousseau, fiducioso nel progresso della ragione, non esitò tuttavia a tradurre per i Francesi (1785) quell'Inferno di Dante che Voltaire aveva già condannato come un museo di assurdità. R. conquistò una fama scandalistica con un'operetta ...
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francese
francéṡe (ant. franzéṡe) agg. e s. m. e f. [dal fr. ant. franceis, françois, mod. français]. – 1. agg. a. Della Francia, repubblica dell’Europa centro-occid.: il popolo f.; popolazioni di lingua f.; la moda f.; i profumi f.; la cucina...
francesismo
franceṡismo s. m. [der. di francese]. – Parola, locuzione o costruzione sintattica francese introdotta in altra lingua, sia nella forma originaria, come cachet, garage, sia con un adattamento strutturale, come per es., in ital.,...