«Come si erano incontrati? Per caso, come tutti. Come si chiamavano? Che ve ne importa? Da dove venivano? Da un luogo vicinissimo. Dove andavano? Sappiamo dove andiamo/ci dirigiamo?»
Così si apre uno [...] dei libri più significativi della letteratura francese: Jacques le Fataliste et son maître, un metaromanzo scritto da Denis Diderot e pubblicato per la prima volta nel 1796. I protagonisti? Jacques e il suo padrone, due viaggiatori che, sulla scia di ...
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Come si può facilmente intuire, la parola interazione è composta dai due termini inter ed azione, sul modello francese di interaction, ed indica un mutuo e reciproco influire di un elemento su un altro. [...] Da un punto di vista fisico, essa corrisponde in un certo senso alla nota legge per cui a ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria; sotto l’aspetto sociologico, essa è la cooperazione tra ...
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Bolaño nacque a Santiago del Cile nel 1953. L’identità sudamericana di questo scrittore è non solo un dato biografico ma pure culturale, riscontrabile innanzitutto nelle sue maggiori e dichiarate influenze [...] poliziotto, ne I detective selvaggi e in 2666, tuttavia nelle prime due opere di lui sappiamo quasi solo la nazionalità (francese), mentre nell’ultimo egli è tedesco e ha un ruolo ben più importante nella narrazione; stando a I detective selvaggi ...
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I critici letterari Erich Auerbach e Walter Benjamin nacquero nel 1892 nel quartiere berlinese di Charlottenburg da famiglie della alta borghesia ebraica. Nel 1921 i due collaborarono, insieme ad altri [...] . «L’origine è la meta [Ursprung ist das Ziel]» suona l’aforisma di Karl Kraus in esergo alla Tesi XIV. «La Rivoluzione francese s’intendeva come una Roma ritornata. Essa richiamava l’antica Roma esattamente come la moda richiama in vita un costume d ...
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«Ciò che è sinistro, o terribile, non tradisce mai: lo stato al quale conduce è sempre l’illuminazione. E soltanto questa condizione di brutale consapevolezza ci permette di cogliere a pieno il mondo, [...] vitali del corpo. Questa rappresentazione, secondo la tradizione fenomenologica, e in particolare nelle ricerche del filosofo francese Maurice Merleau-Ponty, riveste un ruolo fondamentale nella formazione del soggetto stesso, e quindi nella struttura ...
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Immaginiamo per un momento i volti accesi e sbalorditi degli astanti. Marcel Mauss, esponente di primo piano della scuola sociologica francese, inaugurava allora campi di indagine inediti e rivoluzionari, [...] primo fra tutti quello dell’antropologia del corpo, disciplina estesa e proteiforme, oltrepassante le consuete frontiere disciplinari ...
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Verso la fine del febbraio 1941 appare, per le edizioni della rivista «Corrente», fondata tre anni prima a Milano da Ernesto Treccani, la prima raccolta poetica di Vittorio Sereni (Luino, 1913 - Milano, [...] ».
Questa urgenza si deve alle inquiete circostanze biografiche del momento: già nel 1940 Sereni era stato inviato al fronte francese (a Garessio, in provincia di Cuneo); quindi, nell’inverno 1941-1942, era passato a Bologna, in attesa di unirsi ...
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Dante e Fellini: due icone incontrastate dell’italianità, figure-simbolo di due arti, di due mondi del possibile, la letteratura e il cinema, che pur nelle loro differenze di codice sono state e sono ancora [...] dall’assillo delle maestranze della produzione, compreso il pedante critico Carini, intellettuale per antonomasia con tanto di accento francese che rappresenta una sorta di anti-Virgilio. La bella confusione sarebbe stato il titolo se Fellini avesse ...
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La diffusione dell’illuminismo giuridico francese e il dogma della tripartizione dei poteri teorizzato da Montesquieu ha fortemente condizionato la struttura dei contemporanei sistemi giuridici occidentali. [...] Oggi, nonostante il persistente e ridondante richiamo formale a tale principio, la realtà giuridico-fattuale mostra un sostanziale superamento dello stesso non solo nei rapporti fra potere legislativo ...
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Il paradosso della "vittoria mutilata"
Nel 1918 l’Italia era una delle nazioni vincitrici della Grande Guerra, assieme alla Francia, al Regno Unito e agli Stati Uniti. In un colpo solo era stato spazzato [...] nel 1866. La Regia Marina, infine, era diventata la terza più importante d’Europa, dopo quella britannica e quella francese e, con la fine del controllo asburgico, poteva dirsi pienamente padrona dell’Adriatico, giacché certamente la flotta della ...
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francese
francéṡe (ant. franzéṡe) agg. e s. m. e f. [dal fr. ant. franceis, françois, mod. français]. – 1. agg. a. Della Francia, repubblica dell’Europa centro-occid.: il popolo f.; popolazioni di lingua f.; la moda f.; i profumi f.; la cucina...
francesismo
franceṡismo s. m. [der. di francese]. – Parola, locuzione o costruzione sintattica francese introdotta in altra lingua, sia nella forma originaria, come cachet, garage, sia con un adattamento strutturale, come per es., in ital.,...
Comunità Francese (fr. Communauté Française) Associazione di Stati istituita dalla Costituzione francese del 1958, in sostituzione dell’Unione Francese (➔), nel tentativo di fornire al movimento nazionalista che si era sviluppato nelle colonie...
Pittore francese (m. León 1468), attivo in Spagna. La sua opera principale è la grande pala dell'altar maggiore della cattedrale di León (1427), smembrata nel 18º sec. e arbitrariamente ricomposta (rimangono cinque pannelli), che rivela influssi...