Sarris, Andrew
Daniele Dottorini
Teorico del cinema e critico statunitense, nato a New York il 31 ottobre 1928. Tra i maggiori studiosi di cinema del suo Paese, a partire dagli anni Sessanta ha elaborato [...] critico alla produzione hollywoodiana fondato sull'eredità teorica delle scuole cinematografiche europee, in particolare di quella francese. Nel corso della sua carriera ha ottenuto diversi riconoscimenti, tra i quali il Premio speciale della ...
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Attore (Ginevra 1895 - Bry-sur-Marne, Val-de Marne, 1975); a Parigi dal 1911, dopo aver esercitato varî mestieri organizzò un numero acrobatico al casinò di Montreuil. Nel 1922 nella compagnia di G. Pitoëff, [...] L. Jouvet. Nel cinema dal 1925, ha interpretato molti film, affermandosi come uno dei più carismatici attori del cinema francese, capace di dar vita a una complessa galleria di caratteri e tipologie umane rappresentative di un intero universo sociale ...
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Nome d'arte di Maria Luisa Ceciarelli, attrice cinematografica e teatrale, nata a Roma il 3 novembre 1931. Consegnata alla storia del cinema come musa dei drammi borghesi di Michelangelo Antonioni, ha [...] rappresentato nei primi anni Sessanta la risposta italiana alle bellezze antiretoriche e spigliate della Nouvelle vague francese. Rotto il sodalizio con il regista ferrarese, ha ritrovato l'originaria verve comica grazie a una lunga serie di ...
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Henry V
Emanuela Martini
(GB 1944, 1945, Enrico V, colore, 137m); regia: Laurence Olivier; produzione: Laurence Olivier per Two Cities Films/Rank; soggetto: dall'omonimo testo teatrale di William Shakespeare; [...] cinematografici dell'epoca che lavorava per Alexander Korda. Infine, a pace fatta, mentre l'amore tra il re e la principessa francese prende il posto della guerra, il film torna sulle tavole del Globe Theatre. Al di là del suo enorme valore storico ...
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Jules et Jim
Flavio Santi
(Francia 1961, 1962, Jules e Jim, bianco e nero, 110m); regia: François Truffaut; produzione: Marcel Bebert per Les Films du Carrosse/SEDIF; soggetto: dall'omonimo romanzo [...] ; ne segue un fitto epistolario con Jim, ma la donna perde il bambino al terzo mese e non ne vuole più sapere del francese. Per caso i due amici si incontrano a Parigi: ora Jules e Catherine si sono trasferiti in un vecchio mulino sulla riva della ...
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Trauner, Alexandre
Alessandro Cappabianca
Scenografo cinematografico ungherese, nato a Budapest il 3 agosto 1906 e morto a Omonville-la-Petite (Francia) il 5 dicembre 1993. Dal 1929, trasferitosi a [...] e amico di Lazare Meerson e divenne uno dei più rinomati e abili scenografi, legato soprattutto alla stagione del realismo poetico francese e a Marcel Carné in particolare. Da appassionato pittore (anche all'epoca del bianco e nero eseguiva schizzi e ...
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Berta, Renato
Stefano Masi
Direttore della fotografia svizzero, nato a Bellinzona il 2 marzo 1945. Con il suo gusto per la luce naturale ha lasciato una profonda impronta nella nouvelle vague svizzera [...] della nouvelle vague svizzera, B. si avvicinò al cinema francese. Nel 1984 Eric Rohmer gli affidò le immagini del suo che lo fece apprezzare in Francia. Da allora molti cineasti francesi, da Jacques Rivette (Hurlevent, 1985) ad André Téchiné (Rendez ...
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Hong Sang-soo. - Regista e sceneggiatore sudcoreano (n. Seul 1960). Dopo aver studiato recitazione in Corea del Sud, si è laureato al California College of Arts and Crafts e alla School of the Art Institute [...] , nei suoi film indaga soprattutto le relazioni quotidiane fra gli esseri umani e si ispira alla Nouvelle vague francese e all’opera di E. Rohmer. Frequentatore dei quattro maggiori festival europei (Cannes, Venezia, Berlino, Locarno), ha esordito ...
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Trouble in Paradise
Alberto Farina
(USA 1932, Mancia competente, bianco e nero, 83m); regia: Ernst Lubitsch; produzione: Ernst Lubitsch per Paramount; soggetto: dal testo teatrale The Honest Finder [...] Milner; scenografia: Hans Dreier; costumi: Travis Banton; musica: W. Franke Harling.
In un elegante albergo di Venezia, il francese François Filiba è stato derubato di una forte somma. Autore del furto è Gaston Monescu, ladro gentiluomo che, in una ...
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Chatman, Seymour Benjamin
Daniele Dottorini
Teorico statunitense della letteratura e del cinema, nato a Detroit il 30 agosto 1928. Tra i maggiori rappresentanti della narratologia, ossia l'analisi delle [...] da un medium a un altro, nei suoi studi ha rielaborato le proposte dei formalisti russi e dello strutturalismo francese (in particolare la lezione di G. Genette) all'interno di una teoria generale della narrazione particolarmente attenta alle ...
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francese
francéṡe (ant. franzéṡe) agg. e s. m. e f. [dal fr. ant. franceis, françois, mod. français]. – 1. agg. a. Della Francia, repubblica dell’Europa centro-occid.: il popolo f.; popolazioni di lingua f.; la moda f.; i profumi f.; la cucina...
francesismo
franceṡismo s. m. [der. di francese]. – Parola, locuzione o costruzione sintattica francese introdotta in altra lingua, sia nella forma originaria, come cachet, garage, sia con un adattamento strutturale, come per es., in ital.,...