Bergman, Ingmar (propr. Ernst Ingmar)
Giuseppe Gariazzo
Regista cinematografico e teatrale svedese, nato a Uppsala il 14 luglio 1918. Autore fortemente radicato nella cultura teatrale e letteraria del [...] tradizione del teatro svedese (soprattutto l'opera di J.A. Strindberg), l'influenza formale del realismo poetico francese (con particolare riferimento al cinema di Julien Duvivier e Marcel Carné) e il naturalismo cinematografico della scuola svedese ...
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Dietrich, Marlene (propr. Marie Magdalene)
Marzia G. Lea Pacella
Attrice teatrale e cinematografica tedesca, naturalizzata statunitense nel 1939, nata a Schöneberg il 27 dicembre 1901 e morta a Parigi [...] la depressione economica ma risultava ricca e interessante dal punto di vista artistico, la D. prese lezioni di inglese (il francese era già la sua seconda lingua, data l'appartenenza a una famiglia alto-borghese), suonò il violino in un'orchestra ...
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Ray, Satyajit
Sergio Di Giorgi
Regista cinematografico bengalese, nato a Calcutta il 2 maggio 1921 e morto ivi il 23 aprile 1992. Figura tra le più autorevoli della cinematografia mondiale, è il nome [...] a scrivere articoli di cinema per giornali e riviste. Ma l'incontro decisivo fu senza dubbio quello, nel 1949, con il regista francese Jean Renoir, giunto a Calcutta per i sopralluoghi del suo film The river (1951; Il fiume), di cui R. fu assistente ...
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La règle du jeu
Giorgio De Vincenti
(Francia 1939, La regola del gioco, bianco e nero, 106m); regia: Jean Renoir; produzione: Claude Renoir per NEF; sceneggiatura: Jean Renoir, Carl Koch; fotografia: [...] a tornare nelle proprie stanze per la notte: "Domani renderemo onore al nostro amico Jurieu".
Ispirato ai classici della commedia francese, La règle du jeu è il ventiquattresimo film di Jean Renoir ed è considerato il suo capolavoro. Due mesi dopo ...
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Profondità di campo
Dario Tomasi
La p. di c., o profondità di fuoco (ingl. depth of field), è la distanza tra il punto più vicino e il punto più lontano (rispetto all'apparecchio da ripresa) della scena [...] ad alta sensibilità. Il primo a rendersi conto delle conseguenze espressive di tale ritorno alla p. di c. fu il teorico francese André Bazin. Il postulato di base su cui questi si muoveva era che il cinema dovesse rispettare la sua naturale vocazione ...
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La grande guerra
Mario Sesti
(Italia/Francia 1959, bianco e nero, 135m); regia: Mario Monicelli; produzione: Dino De Laurentiis per De Laurentiis/Gray Films; sceneggiatura: Age e Scarpelli, Luciano [...] un indirizzo decisamente antieroico finisse per turbare anche un intellettuale tradizionalmente ostile alla retorica come Gadda ("Nessun pubblico francese o tedesco riderebbe a quel modo se i sacrificati, se i nomi in gioco, fossero di Francia o ...
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al-Mūmyā
Giuseppe Gariazzo
(Egitto 1968, 1969, La mummia, colore, 105m); regia: Chadi Abd el-Salam; produzione: Ente Generale del Cinema; sceneggiatura: Chadi Abd el-Salam; fotografia: Abdu Al Aziz [...] con movimenti avvolgenti e fluidi (in evidente sovrimpressione con l'opera di un altro esemplare e appassionato sperimentalista, il francese Jean-Daniel Pollet). In al-Mūmyā la visione è una questione teorica che si pone su più livelli, coinvolgendo ...
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La femme d’à côté
Daniela Angelucci
(Francia 1981, La signora della porta accanto, colore, 106m); regia: François Truffaut; produzione: Les Films du Carrosse, Tf1 Films Productions; soggetto: François [...] di naturalezza e precisione che caratterizza l’opera. I luoghi in cui si svolge la storia sono quelli della borghesia francese, le accoglienti case di campagna, il circolo del tennis. In questo contesto fondato su regole di convivenza inaggirabili ...
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Mattoli, Mario
Serafino Murri
Regista e produttore cinematografico e teatrale, nato a Tolentino (Macerata) il 30 novembre 1898 e morto a Roma il 23 febbraio 1980. Si avvicinò al cinema in veste di produttore [...] Magnani, mentre La vita ricomincia (1945) fu un antesignano del dramma popolare poi sviluppato da Raffaello Matarazzo. La produzione italo-francese Fiacre 13, noto anche come Fiacre n. 13 (1948), dal romanzo d'appendice di X. de Montépin, diretta con ...
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Popiół i diament
Paolo Vecchi
(Polonia 1957-58, 1958, Cenere e diamanti, bianco e nero, 106m); regia: Andrzej Wajda; produzione: Stanisław Adler per Kadr; soggetto: dall'omonimo romanzo di Jerzy Andrzejewski; [...] caratterizzazione spesso affidata all'icasticità dello schizzo, oltre che a dialoghi e tic memori della lezione del realismo poetico francese. In un'aristotelica unità di tempo, luogo e azione, sulle dissonanti cadenze della Polacca in la maggiore di ...
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francese
francéṡe (ant. franzéṡe) agg. e s. m. e f. [dal fr. ant. franceis, françois, mod. français]. – 1. agg. a. Della Francia, repubblica dell’Europa centro-occid.: il popolo f.; popolazioni di lingua f.; la moda f.; i profumi f.; la cucina...
francesismo
franceṡismo s. m. [der. di francese]. – Parola, locuzione o costruzione sintattica francese introdotta in altra lingua, sia nella forma originaria, come cachet, garage, sia con un adattamento strutturale, come per es., in ital.,...