Non è facile trovare una collocazione precisa del linguaggio militare nell’ambito dei ➔ linguaggi settoriali. Meglio sarebbe parlare di un linguaggio settoriale composito poiché, come avviene anche per [...] di una comunicazione efficace all’interno di eserciti compositi per nazionalità ha imposto spesso lingue franche, come, ad es., il francese nel Settecento e nell’Ottocento, o l’inglese ai giorni nostri; ma ha anche spinto alla ricerca di un lessico ...
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Etnico è un termine (si tratta di solito di un aggettivo, ma anche di un nome) indicante l’appartenenza a una nazione, un popolo, una regione, una città: ad es., romano in rapporto a Roma o milanese in [...] : 55). Al maschile singolare e con l’articolo determinativo gli etnici possono designare la lingua o il dialetto corrispondente: il francese (l’articolo può mancare se l’etnico è introdotto da verbi come parlare, scrivere o se è retto da in: parlare ...
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Il tabarchino è un dialetto ligure parlato da circa 10.000 persone nell’Arcipelago Sulcitano a sud ovest della Sardegna: a Carloforte, centro dell’isola di San Pietro, e a Calasetta, su Sant’Antioco.
Il [...] 2004a) è orientato sul genovese moderno: all’interno di esso spiccano i prestiti diretti dall’arabo (limitati), dal francese e dal siciliano (legati questi all’immigrazione ottocentesca di pescatori e tonnarotti), e una componente sarda legata per lo ...
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Indoeuropei
Franco De Renzo
Tanti popoli, un'unica famiglia linguistica
Chi potrebbe sostenere, a prima vista, che vi sia una profonda affinità tra italiano, greco, albanese, tedesco, persiano e sanscrito? [...] e di conseguenza le lingue che ne derivano: italiano, francese, spagnolo, portoghese), le lingue slave (quali russo, o altri numeri, per esempio il quattro: latino quattuor, francese quatre, inglese four, tedesco vier, greco tèssares, sanscrito catùr ...
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Segno alfabetico (i lungo, raro iod, ant. iota) che non costituisce una lettera a sé dell’alfabeto latino, ma è una variante grafica della i, introdotta nella scrittura latina medievale come forma allungata [...] e in trascrizioni da altri alfabeti fondate per le consonanti sull’ortografia inglese), un j alveolo-palatale fricativo (in francese, portoghese e nello spagnolo antico), un j velare fricativo (nello spagnolo moderno), o un j uguale o simile all ...
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Dottore ebreo (Troyes 1040 - ivi 1105), detto Rashī dalle iniziali delle parole Rabbī Shĕlōmōh Yṣḥāqī, o, con adattamento italiano, Salomone Isaacide. Dopo aver studiato in Renania, fondò nella sua città [...] negli studî rabbinici. Tra l'altro costituiscono un patrimonio linguistico prezioso, sia per la lingua ebraica sia per quella francese antica. Scrisse inoltre poesie liturgiche, commenti a poesie, responsi giuridici e compilazioni di leggi. ...
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FOLENA, Gianfranco
Lorenzo Renzi
Nacque a Savigliano (Cuneo) il 9 apr. 1920 da Umberto e da Nora Alberti. Di famiglia toscana, si formò alla Scuola normale superiore di Pisa e all'università di Firenze. [...] in Italia, a cura di A. Daniele - L. Renzi, Firenze 1987, pp. 15-70.
Gli studi del F. nel campo del francese antico e soprattutto dei provenzale, coltivati a lungo all'intemo dell'insegnamento di filologia romanza, furono sempre collegati all'Italia ...
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Un linguaggio tecnico della gastronomia si può datare per l’italiano già ai primi secoli (sicuramente agli inizi del Trecento), molto prima cioè della circolazione di ricettari classici, dai trattati rinascimentali [...] , in questa prospettiva, è quello delle etimologie popolari (➔ paretimologia) relative ai gastronimi. Vitel tonné, per es., è un falso francese, come il pan di Spagna è sconosciuto in Spagna e la crema catalana si chiama in catalano crema queimada ...
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Il grammelot è un linguaggio scenico che non si fonda sull’articolazione in parole, ma riproduce alcune proprietà del sistema fonetico di una determinata lingua o varietà, come l’intonazione, il ritmo, [...] la tecnica inventiva del grammelot ad alcune lingue straniere, come all’inglese nel Grammelot dell’avvocato inglese o al francese nel Grammelot detto ‘di Scapino’, ma anche a varietà linguistiche specifiche, per es. quella dei giornalisti televisivi ...
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Diplomatico e filologo (Villa Castelnuovo, Torino, 1828 - Rapallo 1907). Uomo del Risorgimento italiano, insigne diplomatico e statista, scrittore e poeta, filologo e acuto pensatore, l'opera più importante [...] Adriatico, in appoggio a un'insurrezione che avrebbe dovuto divampare dalla Dalmazia sino all'Ungheria. Profondamente inserito nella società francese del II Impero, le sue simpatie per Napoleone III e per la Francia non fecero mai velo a una precisa ...
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francese
francéṡe (ant. franzéṡe) agg. e s. m. e f. [dal fr. ant. franceis, françois, mod. français]. – 1. agg. a. Della Francia, repubblica dell’Europa centro-occid.: il popolo f.; popolazioni di lingua f.; la moda f.; i profumi f.; la cucina...
francesismo
franceṡismo s. m. [der. di francese]. – Parola, locuzione o costruzione sintattica francese introdotta in altra lingua, sia nella forma originaria, come cachet, garage, sia con un adattamento strutturale, come per es., in ital.,...