Stato dell’Europa centro-settentrionale. Il suo territorio comprende la maggior parte della penisola dello Jylland, il cui lembo più meridionale appartiene alla Germania, e alcune centinaia di isole. La [...] Danese di nascita fu D. Buxtehude, che operò in Germania. Dal Seicento in poi la musica danese fu dominata dall’influsso francese e italiano. La riapertura dei teatri, la cui attività era stata sospesa da Cristiano IV, e il crescente interesse per il ...
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Matematica
Insieme alla retta e al piano, uno degli enti fondamentali della geometria, la cui nozione intuitiva corrisponde all’idea di una posizione sulla retta, nel piano o nello spazio (si tratta cioè [...] L’unità di misura di lunghezza usata in tipografia per il materiale di composizione. D’uso comune è il p. Didot, creato dal tipografo francese F.-A. Didot nel 18° sec.; esso equivale nel sistema metrico decimale a 0,376 mm. Il suo multiplo è la riga ...
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arte Arte c. Insieme di correnti artistiche ispirate al concetto formulato da T. van Doesburg in un manifesto pubblicato sul numero unico della rivista Art Concret (1930); vi si auspicava un tipo di arte [...] positivismo, c. è invece soltanto il fatto.
musica Musica c. Denominazione, poi rimasta nell’uso, con cui il compositore francese P. Schaeffer designò un insieme di suoni e di rumori presi dalla vita reale e combinati secondo un determinato criterio ...
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(ted. Götterdämmerung) La fine del mondo, nella mitologia nordica, descritta ampiamente nella Völuspá (il "canto [profetico] della veggente"), il carme escatologico dell'Edda norrena. Il tedesco Götterdämmerung [...] di religioni e di concezioni straniere, quali la stessa escatologia iranica o l'apocalittica giudaico-cristiana. Lo storico francese delle religioni G. Dumézil (1898-1986) ha tentato invece di restituire il ciclo narrativo che si conclude con ...
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POWELL, Earl Rudolph, detto Bud
Antonio Lanza
Pianista statunitense di jazz, nato a New York il 29 settembre 1924, morto ivi il 1° agosto 1966. Proveniente da una famiglia di musicisti, intraprese giovanissimo [...] a Parigi. Suonò al festival del jazz di Sanremo e a quello di Essen; quest'ultima performance, in trio col bassista francese P. Michelot, il batterista Clarke e, come solista ospite, C. Hawkins, fu registrata in disco. Nel 1963 fu colpito da una ...
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«Vedi, sono capace di scrivere in tutti i modi che voglio, elegante o selvaggio, corretto o contorto»
(Wolfgang Amadeus Mozart)
Attualità di un genio
di Sandro Cappelletto
27 gennaio
In tutto il mondo [...] posto tra i grandi uomini: aut Caesar aut nihil». Il piano prevedeva che Wolfgang dovesse andare da solo nella capitale francese, ma poiché il padre non aveva grande fiducia nelle capacità di amministrarsi del figlio, decise che dovesse essere ancora ...
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BONTEMPELLI, Massimo
Alberto Asor Rosa
Nacque a Como il 12 maggio 1878, da Alfonso e da Maria Cislaghi. Rimase nella città natale solo pochi mesi. Infatti il padre, ingegnere costruttore nelle ferrovie, [...] all'esperienza del Baretti), ma che in "900" assume un timbro più marcatamente avanguardistico. La rivista, redatta per qualche tempo in francese, era curata da un comitato composto, oltre che dal B., da R. Gómez de la Serna, J. Joyce, G. Kaiser, P ...
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LANDI, Stefano
Arnaldo Morelli
Nacque a Roma da Matteo di Antonio Mattei, calzolaio senese, e Cecilia di Fabio Landi, e fu battezzato il 26 febbr. 1587 nella chiesa di S. Giovanni dei Fiorentini. Rimasto [...] Pietro, a dì primo gennaro 1639". Altre due figlie di Fabio Landi si sposarono con due artisti: Chiara con il francese Enrico Cousin (Cugino) e Anastasia con il fiammingo Carlo Oldradi (Karel Oldrago; Henneberg, pp. 16-18; Panofsky-Soergel, pp. 100 ...
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ALESSANDRI, Felice
Silvana Simonetti
Compositore, nato a Roma il 24 nov. 1747 da Stefano e Angiola-Maria Ruggieri. Secondo il Fétis, compila sua educazione musicale a Napoli e iniziò giovanissimo a [...] Spirituels, offrendogli inoltre, da parte del Concert des Amateura (la Società Olimpica), di comporre pezzi nelle lingue italiana e francese a dodici luigi ciascuno.
Nel settembre, l'A., che nel frattempo si era ammalato a Lione, non aveva ancora ...
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GAZZANIGA, Giuseppe
Raoul Meloncelli
Nato a Verona il 5 ott. 1743, fu destinato dal padre alla vita sacerdotale ma, assecondando la sua attitudine naturale, si dedicò di nascosto allo studio della musica, [...] disertore (F. Casorri da L.-S. Mercier, Firenze, teatro della Pergola, 5 apr. 1779; con il titolo Il disertore francese, Bologna, teatro Zagnoni, autunno 1789); La viaggiatrice (S. Zini, Napoli, teatro del Fondo, primavera 1780); Achille in Sciro (P ...
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francese
francéṡe (ant. franzéṡe) agg. e s. m. e f. [dal fr. ant. franceis, françois, mod. français]. – 1. agg. a. Della Francia, repubblica dell’Europa centro-occid.: il popolo f.; popolazioni di lingua f.; la moda f.; i profumi f.; la cucina...
francesismo
franceṡismo s. m. [der. di francese]. – Parola, locuzione o costruzione sintattica francese introdotta in altra lingua, sia nella forma originaria, come cachet, garage, sia con un adattamento strutturale, come per es., in ital.,...