Cardinale e diplomatico francese (Firenze 1554 - Roma 1621); compiuti gli studî a Padova e messosi quindi in luce alla corte di Clemente VIII, nel 1598 si insediò nel vescovato di Béziers. Negoziò nel [...] 1000 il matrimonio di Enrico IV con Maria de' Medici. Nominato grande elemosiniere di Francia, ebbe la porpora nel 1611 ...
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Generale francese (Parigi 1617 - ivi 1683), figlio di Antoine; prestò servizio in cavalleria; alla battaglia della Marfée (1641) rimase ferito e prigioniero. Come maresciallo di campo partecipò agli assedî [...] di Gravelines e Courtrai. Luogotenente generale nella guerra d'Olanda, si distinse all'assedio di Maastricht (1673); nel 1676 fu nominato governatore della Guienna ...
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Documentarista francese (Rueil, Seine-et-Oise, 1906 - Parigi 1994), tra i più famosi specializzati nel campo delle montagne, universalmente noto per le immagini riportate dall'Annapurna: Karakorum (1936); [...] À l'assaut des aiguilles du diable (1942); Sondeurs d'abîmes (1943); Victorie sur l'Annapurna (1953); Nouveaux horizons (1954); Les étoiles de midi (1960) ...
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WEIGAND, Maxime
Generale francese, nato a Bruxelles il 21 gennaio 1867. Frequentò le scuole militari di Saint-Cyr e di Saumur, uscendone sottoteneme di cavalleria; e in questa arma trascorse tutta la [...] del trattato di pace, promosso comandante di corpo d'armata nel 1920, assunse, nel 1923, il comando in capo dell'esercito francese in Levante e la carica di alto commissario in Siria; direttore del centro di alti studî militari dal 1924, divenne capo ...
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Sindacalista francese (Parigi 1879 - ivi 1954), segretario generale della Conféderation générale du travail (1909-40; e di nuovo, dopo 4 anni di deportazione in Germania, 1945-46); è stato, insieme con [...] della corrente autonomista di Force ouvrière, vicepresidente della Federazione sindacale internazionale, rappresentante dei lavoratori francesi nell'Organizzazione internazionale del lavoro, delegato alla Società delle Nazioni, vicepresidente e poi ...
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Uomo politico francese (Montaigu, Vandea, 1753 - Parigi 1824). Avvocato, deputato agli Stati generali del 1789 e poi alla Convenzione, si schierò a favore dei girondini e dovette fuggire. Nel luglio 1795 [...] divenne presidente della Convenzione; più tardi membro e anche presidente del Direttorio. Con P.-Fr. Barras e J.-Fr. Rewbell organizzò il colpo di stato del 4 sett. 1797. Si ritirò a vita privata con l'avvento ...
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Militare e politico francese (Chantilly 1595 - Tolosa 1632), figlio di Henri I: creato da Luigi XII ammiraglio (1612) e, per le dimissioni del padre, governatore della Linguadoca (1613), combatté gli ugonotti [...] (1625-27) e poi (1630) sconfisse il duca di Savoia ad Avigliana e conquistò Saluzzo, guadagnandosi il bastone di maresciallo. Ma, irritato per non aver ottenuto la carica di conestabile, complottò con ...
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Generale francese (Bar-le-Duc 1791 - Parigi 1863) figlio di Nicolas-Charles. Fedele a Luigi XVIII nei Cento giorni, fu nominato maresciallo di campo (1822) e comandante della scuola militare di Saumur. [...] Dopo aver partecipato alla guerra per la conquista dell'Algeria, ottenne (1849) il comando della spedizione contro la Repubblica Romana, che sopraffece con la preponderanza degli uomini e dei mezzi. Avverso ...
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Storico francese (Étretat 1870 - Sucy-en-Brie 1937), figlio di Ludovic; diplomato in filosofia (La théorie platonicienne des sciences, 1896), sotto l'influenza di J. Jaurès si orientò verso un socialismo [...] largamente umanitario e verso la ricerca storica, con vivo interesse per i fenomeni sociali e religiosi. Opere principali: La formation du radicalisme philosophique (1901-04); Histoire du peuple anglais ...
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Generale francese (Lectoure, Gers, 1769 - Vienna 1809). Combatté nella campagna d'Italia e aiutò in misura decisiva Napoleone nella battaglia di Rivoli (1797); lo aiutò ancora nel colpo di stato del 18 [...] brumaio e a Marengo sostenne la maggior parte del peso della battaglia; morì a Vienna per le ferite riportate alla battaglia di Essling (1809). Era stato maresc. dell'Impero nel 1804, poi duca di Montebello ...
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francese
francéṡe (ant. franzéṡe) agg. e s. m. e f. [dal fr. ant. franceis, françois, mod. français]. – 1. agg. a. Della Francia, repubblica dell’Europa centro-occid.: il popolo f.; popolazioni di lingua f.; la moda f.; i profumi f.; la cucina...
francesismo
franceṡismo s. m. [der. di francese]. – Parola, locuzione o costruzione sintattica francese introdotta in altra lingua, sia nella forma originaria, come cachet, garage, sia con un adattamento strutturale, come per es., in ital.,...