Generale francese (Candiac, Nîmes, 1712 - Quebec, Canada, 1759). Nel 1733 fece la sua prima campagna sotto il duca di Berwick, sul Reno. Nella guerra di successione austriaca, combatté nelle Fiandre e [...] 'Assietta (1747). Allo scoppio della guerra dei Sette anni (1756), fu nominato maggior generale col comando delle truppe francesi nel Canada. Malgrado i pochi aiuti ricevuti dalla Francia impegnata contro la Prussia, prese e distrusse il forte Oswego ...
Leggi Tutto
Ammiraglio francese (Chantilly 1878 - Castillon-la-Bataille 1977). Si segnalò durante la prima guerra mondiale con le azioni navali che interdissero ai Tedeschi la navigazione nel Passo di Calais (1915-17). [...] Ammiraglio nel 1938, dopo l'armistizio del 1940 divenne il comandante di tutte le forze d'alto mare. Quando i nazisti penetrarono, per occuparla, nella zona libera della Francia (novembre 1942), de L. ...
Leggi Tutto
Ecclesiastico e diplomatico francese (Puy-en-Velay 1661 - Parigi 1741). Ambasciatore in Polonia, alla morte di Giovanni Sobieski riuscì a fare eleggere re Francesco Luigi di Borbone, principe di Conti [...] (1697), che però non poté salire sul trono. Successore di J.-B. Bossuet all'Accademia (1704), cardinale (1713), prese parte alle conferenze di Gertruydenberg e al congresso di Utrecht e risultò implicato ...
Leggi Tutto
Scrittore politico francese (castello di Saint-Pierre-l'Église, Cherbourg, 1658 - Parigi 1743). Abate, membro dell'Académie française (1695-1718), ne fu radiato per il Discours sur la polysynodie, violenta [...] requisitoria contro Luigi XIV; fu tra i fondatori (1720) del Club de l'Entresol. Elaborò (1712) un piano di pace universale in occasione del congresso di Utrecht (Mémoires pour rendre la paix perpétuelle ...
Leggi Tutto
Militare francese (Pont-à-Mousson 1782 - Parigi 1855). Ufficiale napoleonico, divenne colonnello nel 1813 e l'anno dopo concorse alla difesa di Parigi. Dopo la Restaurazione, alla quale in un primo tempo [...] volte processato perché implicato in cospirazioni liberali e nel 1823 passò in Spagna per combattere contro le truppe francesi inviate dalla Santa Alleanza. Posta quindi la sua spada al servizio della indipendenza della Grecia, organizzò la difesa ...
Leggi Tutto
Diplomatico francese (Parigi 1819 - ivi 1880); entrato in diplomazia all'inizio del secondo Impero, fu ministro di Francia a Torino (1853-57), poi ambasciatore a Roma (1857-61), ove si sforzò di indurre [...] il governo pontificio a cessioni territoriali in favore del Piemonte, e a Vienna (1861), ove cercò, aiutato da F. F. von Beust, di migliorare le relazioni franco-austriache. Ministro degli Esteri (maggio-agosto ...
Leggi Tutto
Uomo politico francese (Chatou 1885 - Foresta di Fontainebleau 1944). Capo di gabinetto di G. Clemenceau (1916-19), deputato (1919 e, senza interruzione, dal 1928), fu ministro delle Poste in varî gabinetti [...] (1934-36). Di tendenza moderata, M. ritornò al governo solo dopo la fine dei ministeri di fronte popolare (ministro delle Colonie con É. Daladier e con P. Reynaud, che, nel 1940, lo trasferì all'Interno). ...
Leggi Tutto
Uomo politico francese (Thionville 1762 - Parigi 1833). Avvocato al parlamento di Metz, deputato di sinistra all'Assemblea legislativa (1791), membro del club dei Cordeliers, propose un comitato di sorveglianza [...] dei sospetti politici e il sequestro dei beni degli emigrati. Deputato alla Convenzione, commissario a Magonza (1793), si distinse nella difesa della città, assediata dagli Austro-Prussiani. Ciò no nostante ...
Leggi Tutto
PINAY, Antoine
Uomo politico francese, nato a Saint-Symphorien-sur-Coise (Rodano) il 30 dicembre 1891. Senatore radicale nel 1938, membro della seconda Assemblea costituente, poi deputato indipendente [...] di più rigoroso controllo pel futuro). In sostanza, il governo P. rappresentava un notevole spostamento a destra della politica francese: si reggeva infatti, oltre che su una astensione di attesa dei socialisti, sull'appoggio di parte dei deputati ...
Leggi Tutto
Durante la Rivoluzione francese, gli appartenenti a un’associazione politica (club dei g.), così detta perché aveva sede nell’ex convento parigino dei domenicani (Jacobins) nella via Saint-Honoré. Sorto [...] nel maggio 1789 come Club breton, divenuto poi Société des amis de la constitution, il club dei g., prevalentemente monarchico-costituzionale fino alla metà del 1790, si orientò rapidamente verso concezioni ...
Leggi Tutto
francese
francéṡe (ant. franzéṡe) agg. e s. m. e f. [dal fr. ant. franceis, françois, mod. français]. – 1. agg. a. Della Francia, repubblica dell’Europa centro-occid.: il popolo f.; popolazioni di lingua f.; la moda f.; i profumi f.; la cucina...
francesismo
franceṡismo s. m. [der. di francese]. – Parola, locuzione o costruzione sintattica francese introdotta in altra lingua, sia nella forma originaria, come cachet, garage, sia con un adattamento strutturale, come per es., in ital.,...