BARTOLOMMEI SMEDUCCI, Mattias Maria
Nicola De Blasi
Nacque a Firenze :il 14 ag. 1640 da Girolamo e Caterina Frescobaldi. Giovanissimo, segui con interesse l'attività patema, tutta volta alla riforma [...] lo nominò gentiluomo di camera, inviandolo alla corte di Francia per annunziare l'assunzíone del titolo di granduca. cugino e innamorato di Isabella, e di Leonora, sorella di don Giovanni e amante abbandonata di Enrico. Il lieto fine conclude, come d ...
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BARATTI, Giacomo
Angela Codazzi
Mancano di lui altre notizie all'infuori dei pochi cenni contenuti nella versione inglese di una sua opera italiana, il cui originale è sconosciuto, e nella dedica del [...] ; soggiornò poi per un mese al Cairo presso il console di Francia, che lo consigliò di aggregarsi ad una carovana in partenza per indicazioni di Zaga Zabo, ambasciatore abissino a re Giovanni di Portogallo nel 1526.Dopo questo excursus,il volume ...
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don Giovanni
Ermanno Detti
Il dissoluto punito
Quale sarà stata la fine di don Giovanni, il famoso avventuriero noto fin dai tempi antichi attraverso leggende popolari spagnole ed europee? Sarà davvero [...] e accetta l'invito. Tutto questo però non spaventa don Giovanni che riceve a cena don Gonzalo e si lascia a Italia seicento e quaranta, / in Almagna duecento e trent'una, /
cento in Francia e in Turchia novant'una, / ma in Spagna son già mille e tre… ...
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verismo
Roberto Carnero
La cruda rappresentazione della realtà
Movimento letterario italiano della seconda metà dell’Ottocento, il verismo porta in primo piano la tensione degli scrittori per una maggiore [...] italiano del naturalismo francese. Mentre, però, in Francia il naturalismo si sviluppa in una società industrializzata scrittori siciliani
Siciliani sono i massimi esponenti del verismo: Giovanni Verga, Luigi Capuana e Federico De Roberto; quest’ ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Treves
Fulvio Conti
Figlio del noto esponente socialista Claudio Treves (Milano 1908-Fregene 1958). Si laureò in giurisprudenza a Torino nel 1929 e l’anno seguente in scienze politiche, seguendo [...] », «Civiltà moderna») si occupò di Traiano Boccalini, Giovanni Botero, Lodovico Settala, Paolo Sarpi, della ragion di aveva portato il Regno Unito e la Francia al rischio di una guerra (Il dramma di Fascioda. Francia e Inghilterra sull’alto Nilo, 1937 ...
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CASALI, Gregorio
Claudio Mutini
Nacque a Bologna nel 1652 dal senatore Mario Ignazio e dalla contessa Ippolita Bentivoglio. La nobiltà della madre e il prestigio del padre dovettero procurargli un'infanzia [...] un'orazione per la fesita della decollazione di s. Giovanni Battista, protettore e patrono della scuola stessa.
Tale del C. al poema intitolato I fasti di Luigi XIV Re di Francia, mentre risale al 1705 una inedita "Cantata per l'Accademia dei Gelati ...
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BIANCO Alfani
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Protagonista realmente esistito (V. Rossi lo ha rintracciato in due documenti del 18 nov. 1423 e dell'11 luglio 1427) di una novella inserita in appendice al Decameron nella edizione [...] la storia comica di B. al quale Niccolò Tinucci, Giovanni di Santo di Collattani e Antonio di Matteo di Meglio a Galeotto da Ricasoli. G. Fatini aderì alla tesi del Di Francia ponendo la novella sotto il nome di Piero Veneziano nella scelta di ...
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Orleans, Charles duca d'
Orléans, Charles duca d’
Principe e poeta francese (Parigi 1391-Amboise 1465). Figlio di Louis I di Valois duca d’Orléans, fratello del re Carlo VI, e di Valentina Visconti, [...] Borgogna, quando il padre fu assassinato (1407) dai sicari di Giovanni senza Paura duca di Borgogna. Con l’appoggio del conte Borgogna. Caduto prigioniero ad Azincourt (1415), poté tornare in Francia solo nel 1440. Dopo una discesa in Italia (1447) ...
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Scrittore politico (Bene, od. Bene Vagienna, 1544 - Torino 1617). Gesuita dal 1560, lasciò nel 1580 l'Ordine per urti coi superiori; dal 1582 divenne segretario di s. Carlo Borromeo. Nel 1585 fu in Francia, [...] incaricato da Carlo Emanuele I d'una missione segreta. Tornato in Italia accompagnò Federico Borromeo giovinetto a Roma, e quivi si stabilì per 14 anni, pur facendo frequenti viaggi in Italia e in Europa, ...
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Scrittore e prelato (Salisbury tra il 1110 e il 1120 - Chartres 1180), una delle maggiori figure nella cultura del 12º sec. Formatosi alla scuola dei più famosi maestri di Parigi e Chartres negli anni [...] di tenere i rapporti col re d'Inghilterra e con la Santa Sede, si dovette trasferire, dopo la morte di Tommaso Becket, in Francia e fu creato vescovo di Chartres (1176). Le opere maggiori di G., tra le più significative per la cultura del 12º sec ...
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franco3
franco3 s. m. [dal fr. franc, tratto dalla leggenda Franc(orum) rex «re dei Franchi» ch’era impressa su queste monete nel sec. 14°] (pl. -chi). – In origine, la moneta d’oro coniata per la prima volta in Francia nel 1360 sotto il re...
nano
agg. e s. m. (f. -a) [lat. nanus, gr. νᾶνος]. – 1. agg. a. Di individuo (o specie) animale o vegetale che ha statura fortemente ridotta rispetto a quella media della specie (o del genere), sia come condizione casuale e anormale (v. nanismo),...