Generale e scrittore prussiano, di famiglia oriunda della Polonia, nato a Burg il 1° giugno 1780. Prese parte, da ragazzo, alle campagne sul Reno contro la Francia rivoluzionaria. Nel 1801 entrò all'Accademia [...] Marselli, "C. ha svelato alla Germania il segreto della guerra napoleonica". Questa è l'opinione della maggioranza dei trattatisti specie tedeschi. Altri osservano che, se è vero che in Francia l'arte decadde durante il sec. XIX per mancanza di chi ...
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Nacque a Torino nel 1780 dal marchese Lodovico Giuseppe e seguì col padre le fortune napoleoniche. Allievo di Tommaso Valperga di Caluso, ebbe dapprima l'incarico dell'istruzione religiosa nel liceo imperiale [...] primo regno d'Italia, cavaliere della Corona di ferro. Caduto Napoleone, rimase a Milano, inviso agli Austriaci, ma da essi , Torino 1923; C. De Courten, Milano romantica e la Francia della restaurazione (1815-1830), Milano 1925; F. Picco, Lodovico ...
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Uomo politico e generale russo, nato nel 1783, morto nel 1844. Educato da un noto gesuita, l'abate Nicola, presso il quale studiavano i figli di molte famiglie aristocratiche, cominciò il servizio militare [...] al fronte turco nel 1809, nel 1812, durante la spedizione napoleonica nel cuore della Russia, il B. diede prova delle sue campagna interalleata, a molti fatti d'arme in Germania e in Francia (Craon, Laon, Saint-Bizé, Châlon). Nel 1819, col titolo ...
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Isola dell'Arcipelago Toscano che sorge nel Tirreno alla posizione geografica media di 43°2′ lat. N e di 9°50′ long. E., tra il promontorio di Piombino e il Capo Corso, dai quali dista rispettivamente [...] schiavi 600 abitanti. Nel contratto di vendita della Corsica alla Francia, la Capraia venne esclusa e rimase poi sempre sotto la repubblica di Genova e quindi, salvo l'interruzione napoleonica, sotto il regno di Sardegna (1815) e quello d'Italia ...
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Poeta francese, nato a Le Havre nel 1793, morto a Lione nel 1843. Fece i suoi primi studî a Parigi in compagnia del fratello Germain, che fu poi noto vaudevilliste, e di E. Scribe, a cui rimase legato [...] , in cui manifestò il senso di rivolta e di fierezza da cui fu presa la Francia per la durezza con cui era stata trattata dopo la sconfitta napoleonica. Fu la prima di una serie di liriche (Les Messéniennes), a cui seguirono: Chants populaires ...
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MEISSONIER, Jean-Louis-Ernest
Hélène M. Castell Baltrusaitis
Pittore, disegnatore e incisore, nato a Lione il 21 febbraio 1815, morto a Parigi il 31 gennaio 1891. Fu educato a Parigi. Avendo dovuto [...] spesso molto artificiali, come Corazzieri del 1805; 1807 (tela a cui il M. lavorò per 14 anni); la Campagna di Francia del 1814; Napoleone III a Solferino. Il M. eseguì anche alcuni ritratti solidi e sobrî, tra cui quelli di P. Chénavard, V. Lefranc ...
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Patriota, nato a Diano Marina da famiglia di recente nobiltà napoleonica il 25 dicembre del 1807, morto ivi il 4 marzo 1894. Studente di giurisprudenza con Mazzini nell'università di Genova, nella quotidiana [...] come ufficiale nell'esercito sardo, nel 1832 s'ascrisse alla Giovine Italia. Caduto in sospetto dei superiori, fuggì in Francia e partecipò alla spedizione di Savoia (1834). Condannato a morte dal governo sardo, andò in Spagna ed ivi, parteggiando ...
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Filosofo e uomo politico, nato a Lione il 29 febbraio 1772, morto a Parigi il 12 novembre 1842. Realista, combatté la costituzione civile del clero e dovette emigrare; ma, col Direttorio, tornò in Francia. [...] de Staël e fu nominato socio dell'Istituto. Nell'età napoleonica coprì alte cariche politiche; poi fu professore di diritto di problemi pedagogici. Fu nominato accademico e pari di Francia.
La sua principale opera sistematica è la Théorie des signes ...
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Feldmaresciallo austriaco, nato a Zámrsk (Boemia) il 26 novembre 1768, da nobile famiglia (v. sopra). Fece una rapida carriera nell'esercito austriaco, prendendo parte alle guerre contro i Turchi nel 1788, [...] e contro la Francia repubblicana e napoleonica dal 1792 al 1815, tranne una breve parentesi diplomatica, come rappresentante interinale austriaco a Parigi, nel 1812-13. La sua azione militare più brillante fu certamente quella alla battaglia di ...
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Nata a Trieste da Girolamo B., ex re di Vestfalia, e da Caterina del Württemberg, il 27 maggio 1820, morta a Parigi il 2 gennaio 1904. Fu educata a Roma, a Firenze, alla corte del Württemberg; dimostrò [...] all'affare di Boulogne, il matrimonio con il cugino, che fu poi Napoleone III, passò a nozze col principe russo Anatolio Demidov di San Donato brevemente nel Belgio, poi fissò la sua dimora in Francia, a Saint-Gratien, circondata fino all'ultimo da ...
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napoleone
napoleóne s. m. – Moneta francese d’oro da 20 franchi o lire e d’argento da 5 franchi o lire, che ha al dritto la testa di Napoleone I (da cui riceve il nome); la moneta d’oro, detta in Italia anche marengo, coniata per la prima...
bonapartismo
s. m. [der. del nome della famiglia Bonaparte]. – 1. Corrente di opinione, tendente al ristabilimento in Francia della dinastia napoleonica, le cui prime manifestazioni si ebbero già nel 1814, subito dopo il ritorno dei Borboni...