PORRO LAMBERTENGHI, Luigi
Livio Antonielli
PORRO LAMBERTENGHI, Luigi. – Nacque a Como il 12 luglio 1780 dal marchese Giorgio Porro Carcano, decurione patrizio della città e ciambellano dell’imperatore, [...] cui rifiuto da parte dell’assemblea determinò la scelta di Napoleone di non convocarla più.
Porro era dunque uomo sensibile Lettere, cit., p. 362, n. 4). Fu in seguito in Francia e quindi in Inghilterra, dove si unì al gruppo di esuli italiani colà ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Grande maestro della narrazione realistica, Balzac utilizza meccanismi come l’intreccio, [...] ’immaginazione inesauribile.
Cornice storica della Commedia umana è la Francia della Restaurazione e di Luigi Filippo d’Orléans, ossia al 1840 circa, ma con alcuni flashback in età napoleonica – come accade nel bellissimo Colonello Chabert. A un ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Ottaviano Fabrizio Mossotti
Leo Liberti
Mossotti fu una figura scientifica di rilievo nell’ambito della fisica matematica di metà Ottocento. Oggi è noto soprattutto per la relazione di Clausius-Mossotti, [...] molte altre dopo la delusione napoleonica. Prima della caduta di Napoleone esse erano utili al governo di coordinare tutte le società segrete democratiche in Italia e in Francia.
Mandò così a Milano il giovane emissario Andryane, suo allievo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgia Pollio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella seconda metà del Settecento in Francia, dopo le prese di posizione contro lo stile [...] il colpo di stato del 9 novembre 1799 (18 brumaio) per la Francia finisce l’esperienza rivoluzionaria: cade il Direttorio, entra in vigore la nuova Costituzione e Napoleone Bonaparte diventa primo console. I tempi sono ormai mutati insieme ai gusti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Già alla fine del Settecento l’istituzione museale acquista il suo moderno ruolo [...] opere d’arte collezionate, ed è solo nella Francia rivoluzionaria che il principio della privata proprietà del come il Museo Pepoli di Trapani del 1908 e il Museo napoleonico, fondato a Roma nel 1927 dal conte Giuseppe Primoli, discendente ...
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ERCOLE III d'Este, duca di Modena e Reggio
Marina Romanello
Ercole Rinaldo nacque a Modena il 22 nov. 1727 da Francesco III, duca di Modena, e da Carlotta Aglae d'Orléans, figlia di Filippo, reggente [...] , nello spasmodico desiderio di trovare nella Francia un sostegno politico valido da contrapporre ai e morte in Treviso di E. III duca di Modena, in Rivista italiana di studi napoleonici, IV (1965), pp. 33-42; L. Marini, Lo Stato estense, in Storia ...
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FONTANELLI, Achille
Livio Antonielli
Nacque a Modena il 18 nov. 1775 dal marchese Alfonso e da Paolina Cervi. Il padre, generale e ministro della Guerra del Ducato estense, morì nel 1777. Per i primi [...] di due dotazioni: una di 4.000franchi su alcune terre conquistate nell'Hannover; l'altra di 10.000 franchi, trasmissibile, sul Monte Napoleone.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Milano, Ministero della Guerra. Registri, r. 130 (registro del 23 pratile ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel campo della storia dell’arte e della tutela artistica, il secolo che doveva [...] fra la storia, la cultura di un popolo e il suo patrimonio artistico. Ma è ancora un volta in Francia che l’esperienza napoleonica, la pratica del déracinement, produce con le Lettres à Miranda di Quatremère de Quincy (1796) una prima fondamentale ...
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MAZZONI, Guido
Luca Bortolotti
– Nacque a Modena intorno al 1450. Figlio di Antonio, notaio residente a Modena a partire dal 1442, il M., dopo la morte del padre, fu allevato dallo zio paterno Paganino, [...] da cunzare et dipingere circha 3 dì fa per le mane de M.ro Franc.co de Biancho Frare, el quale si è quello che fece misser Guido di letteratura periegetica dei secoli successivi. La soppressione napoleonica della chiesa, nel 1809-10, coinvolse in ...
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Il termine neologismo giunse in Italia dalla Francia, dove néologisme, formato non più tardi del 1735 su elementi del greco classico significanti «nuova parola», completati dal suffisso -isme (it. -ismo), [...] in conseguenza dell’applicazione in Italia della legislazione napoleonica (➔ dizionario): l’Elenco di alcune parole oggidì di lessicografia italiana» 11, pp. 269-322.
Fochi, Franco (1966), Lingua in rivoluzione. Saggio, Milano, Feltrinelli.
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napoleone
napoleóne s. m. – Moneta francese d’oro da 20 franchi o lire e d’argento da 5 franchi o lire, che ha al dritto la testa di Napoleone I (da cui riceve il nome); la moneta d’oro, detta in Italia anche marengo, coniata per la prima...
bonapartismo
s. m. [der. del nome della famiglia Bonaparte]. – 1. Corrente di opinione, tendente al ristabilimento in Francia della dinastia napoleonica, le cui prime manifestazioni si ebbero già nel 1814, subito dopo il ritorno dei Borboni...