Poeta, commediografo e narratore francese (Parigi 1810 - ivi 1857). Temperamento brillante, ironico e sentimentale, le grandi liriche di M. rendono come poche il fremito della passione d'amore e i capolavori [...] 1836), in cui è raffigurato il dramma della generazione napoleonica, condannata a un'irreparabile discordia tra i suoi (1844), Mimi Pinson (1844). Fu accolto nell'Accademia di Francia nel 1852; poi un rapido decadimento fisico, dovuto in parte ...
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Scrittore e studioso tedesco (Coblenza 1776 - Monaco 1848). Intellettuale inquieto ed eclettico, fu uno degli esponenti di maggior spicco del giornalismo cattolico. Dopo una fase iniziale di salda adesione [...] a Parigi per chiedere l'annessione della Renania alla nuova Francia nata dalla Rivoluzione. Deluso dall'esperienza parigina, si nazionale, combatté con eguale intransigenza prima Napoleone, poi la reazione post-napoleonica. Ne conseguì nel 1816 la ...
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Medico e politico (Saintes 1738 - Parigi 1814). Prof. di anatomia, patologia e fisiologia all'univ. di Parigi. Spirito aperto alle esigenze culturali dell'Illuminismo, godette presto di tale prestigio [...] il rapporto sull'organizzazione universitaria e professionale della medicina in Francia; il 10 ott. 1789 suggerì la decapitazione come Terrore, fu liberato dopo il 9 termidoro. In età napoleonica, promosse l'organizzazione dell'Accademia di medicina. ...
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Figlio (Weimar 1757 - Graditz, Torgau, 1828) del duca Ernesto Augusto II, rimasto orfano del padre nel 1758, fu allevato dalla madre duchessa Maria Amalia, che gli diede per precettore Wieland. Assunte [...] Ungheria. Prese parte, nel 1792, alla campagna di Francia e fu, con Goethe, a Valmy: schieratosi nel 1805 con la Prussia contro Napoleone, dopo Jena dovette entrare nell'orbita napoleonica. Dal congresso di Vienna ebbe qualche vantaggio territoriale ...
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Diplomatico austriaco (Vienna 1829 - ivi 1895), figlio di Klemens e della sua seconda moglie baronessa Antoine von Leykam, entrò in diplomazia nel 1851, e fu nominato nel 1856 ministro plenipotenziario [...] a Parigi con l'incarico di ristabilire rapporti normali con la Francia e vi riuscì, grazie al suo tatto e alla benevolenza che insieme alla moglie seppe procurarsi nella corte napoleonica. A Parigi rimase fino alla caduta del Secondo Impero. Nel 1871 ...
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Stato preunitario eretto (1569) dalla dinastia dei Medici e comprendente quasi tutta la regione. Avvicinatosi alla Francia alla fine del 16° sec. e inseritosi nella più vasta politica europea, conobbe [...] , visse un'intensa stagione di riforme economiche, amministrative ed ecclesiastiche. Dopo alterne vicende in età rivoluzionaria e napoleonica, con la Restaurazione tornò agli Asburgo-Lorena, ma nel 1860 fu annesso, con un plebiscito, al Regno ...
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Nome di tre strade della Francia meridionale sulla Costa Azzurra, che, correndo più o meno parallelamente a diversa altezza, uniscono Nizza a Mentone. La strada superiore ( Grande C.), che fa parte della [...] strada napoleonica aperta nel 1806, ha una lunghezza di 27 km ed è la più spettacolare per i panorami che apre sulla riviera e le montagne; la strada inferiore ( C. Inferieure) si snoda immediatamente a picco sul mare e attraversa il principato di ...
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Uomo politico (Kleinniedesheim, Worms, 1766 - Hornau, Höchst, 1852). Ministro (1788) del conte Federico Guglielmo di Nassau-Weilburg, fu contrario alla Francia rivoluzionaria e napoleonica, ma aderì (1806) [...] alla Confederazione del Reno per impedire la mediazione dei Nassau. Costretto a lasciare Nassau (1811), fu al congresso di Vienna ambasciatore dei Nassau e degli Orange, e vi ottenne l'unione del Belgio ...
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Storico (Nikolaev 1875 - Mosca 1955); prof. (1911-18) nell'univ. di Jur´ev (Tartu), poi (dal 1918) in quella di Pietrogrado; membro dell'Accademia delle scienze (1921). Si dedicò soprattutto a ricerche [...] sulla storia sociale ed economica della Francia rivoluzionaria e napoleonica: Raboc̆ij klass vo Francii v epochu revoljucii ("La classe operaia in Francia all'epoca della rivoluzione", 2 voll., 1909-11); Kontinental´naja blokada ("Il blocco ...
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Storico e critico francese (Parigi 1848 - ivi 1911), figlio di Arsène. Collaboratore della Revue des Deux Mondes e del Journal des Débats, reso celebre dal suo secondo lavoro, Histoire d'Alcibiade (1873), [...] di storia antica (La loi agraire à Sparte, 1884, Aspasie, Cléopatre, Théodora, 1890) e di storia napoleonica (1814, Histoire de la campagne de France et de la chute de l'Empire, 1888, seguito da: La première restauration, 1893; Waterloo, 1899 ...
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napoleone
napoleóne s. m. – Moneta francese d’oro da 20 franchi o lire e d’argento da 5 franchi o lire, che ha al dritto la testa di Napoleone I (da cui riceve il nome); la moneta d’oro, detta in Italia anche marengo, coniata per la prima...
bonapartismo
s. m. [der. del nome della famiglia Bonaparte]. – 1. Corrente di opinione, tendente al ristabilimento in Francia della dinastia napoleonica, le cui prime manifestazioni si ebbero già nel 1814, subito dopo il ritorno dei Borboni...