L'Africa tardoantica e medievale. Arte copta
Loretta Del Francia Barocas
Mario Cappozzo
di Loretta Del Francia Barocas
Il termine "copto" fu coniato dagli Arabi, i quali, al momento della conquista [...] dio Montu. Ancora parzialmente conservata ai tempi della spedizione napoleonica, ha dimensioni notevoli (46 × 26,5 m), manuscrits des Coptes, Paris 2004.
I tessuti
di Loretta Del Francia Barocas
La produzione tessile è uno degli ambiti artistici in ...
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La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] occhi di questo, il regime aristocratico va abbattuto, come in Francia è stata abbattuta la monarchia. E per il relativamente informato giacobinismo veneto Napoleone che sta arrivando è un autentico giacobino, un giacobino patentato. Sconcertante ...
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L'ultima fase della serenissima: nota introduttiva
Piero Del Negro
Premessa
"Dopo quest'epoca", scrisse nel 1818 Sismondi nella sua celebre Histoire des républiques italiennes du moyen âge in riferimento [...] della Grande Armée che rimaneva fedele ad una visione napoleonica del mondo e della storia e che pertanto, una anche una preziosa occasione per certificare le ottime relazioni con la Francia (Luigi XV inviò in dono una reliquia del doge) e ...
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Il 1848 e dopo
Piero Del Negro
Il caleidoscopio dell'identità di Venezia tra Restaurazione e rivoluzione
"Sarà difficile al futuro storico della rivoluzione", scriveva nel luglio 1848 nel suo diario [...] lite, ha il salario, non rifiutò dal Comune ventimila franchi di viatico"(225). Una frase quanto meno infelice, che veneta, in AA.VV., Storia della cultura veneta, 6, Dall'età napoleonica alla prima guerra mondiale, Vicenza 1986, p. 157 (pp. 143- ...
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La municipalità democratica
Giovanni Scarabello
I preliminari di Leoben
Fu con l'inizio del 1797 che lo scontro bellico tra gli eserciti francesi e quelli austriaci, in corso sul territorio della [...] un nuovo colloquio per la sera, ma poi non si fece trovare. I deputati decisero di proseguire verso la Francia. Il giorno dopo Napoleone, saputo che erano partiti e temendo che essi potessero creare qualche contraccolpo negativo a Parigi, li fece ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] fare menzione di quel che [in un certo anno] si fece in Francia, ma la dependenza di quelle da queste, e perché a’ successi vedute e di contributi nella sua evidente finalità apologetica di Napoleone e di Gioacchino Murat, ma non manca di una passione ...
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La Chiesa cattolica e le altre Chiese cristiane
Giovanni Vian
Radicali trasformazioni delle istituzioni ecclesiastiche tra il 1797 e il 1821
La fine della Repubblica aristocratica di Venezia ebbe conseguenze [...] . Anche in Italia e a Venezia, sebbene in misura molto più limitata che in Francia(17), il giacobinismo e il riformismo napoleonico avevano comportato un incipiente sviluppo di processi di laicizzazione e di secolarizzazione. Ne furono oggetto ...
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La demografia dei poveri. Pescatori, facchini e industrianti nella Venezia di metà Ottocento
Renzo Derosas
Tra demografia e storia sociale
Aronne S. era un povero "industriante", un manovale senza [...] che si tratti di un'invenzione del regime napoleonico, adottata poi da altri, come quelli austriaco medio dalla prima alla seconda nascita variava in Inghilterra dai 28 ai 31 mesi, in Francia dai 23 ai 26 (ibid., n. 20). A Venezia varia dai 20,5 ...
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La fine della Repubblica aristocratica
Piero Del Negro
"Una Repubblica che già conoscono essere sull'orlo della caduta". Lineamenti della crisi strutturale dello Stato veneto
Nel tardo autunno del [...] Storia documentata di Venezia, X, p. 131.
16. Stendhal, Vita di Napoleone, Torino 1959, p. 35.
17. Cf. P. Del Negro, La memoria 70 (3 marzo 1796), in A.S.V., Senato III Secreta, Francia, filza 267.
88. G. Gervasoni ai cinque savi alla mercanzia, nrr ...
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Le riforme
Paolo Preto
Riforma o "rivoluzione"?: la riforma è "rivoluzione"
Nella città di Bergamo ormai democratizzata, siamo nel 1797, un pamphlet giacobino lancia alla moribonda classe aristocratica [...] Venturi, Venezia nel secondo Settecento, pp. 179-180.
16. Franco Venturi, Settecento riformatore, V, L'Italia dei lumi, 2, 73. Paolo Preto, Un "uomo nuovo" dell'età napoleonica: Vincenzo Dandolo politico e imprenditore agricolo, "Rivista Storica ...
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napoleone
napoleóne s. m. – Moneta francese d’oro da 20 franchi o lire e d’argento da 5 franchi o lire, che ha al dritto la testa di Napoleone I (da cui riceve il nome); la moneta d’oro, detta in Italia anche marengo, coniata per la prima...
bonapartismo
s. m. [der. del nome della famiglia Bonaparte]. – 1. Corrente di opinione, tendente al ristabilimento in Francia della dinastia napoleonica, le cui prime manifestazioni si ebbero già nel 1814, subito dopo il ritorno dei Borboni...