(ted. Sachsen) Regione storica della Germania, la cui estensione e i cui limiti sono sensibilmente variati nel tempo. Nei primi secoli dell’era cristiana il nome designava il territorio abitato dai Sassoni; [...] la guerra di successione austriaca e quella dei Sette anni. Nell’età rivoluzionaria e napoleonica Federico Augusto III (1763-1827) partecipò nel 1792 alla guerra contro la Francia e accordò il suo appoggio alla Prussia nel 1806, ma dopo la sconfitta ...
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(ted. Regensburg) Città della Germania (132.495 ab. nel 2007), nella Baviera centrale, situata a 339 m s.l.m. sul tratto più settentrionale del Danubio. Importante mercato già nell’epoca romana, ha conservato [...] , la sede vescovile. In età carolingia la città divenne capitale dei Franchi orientali; nei secoli 9°-10° vi ebbero la propria sede re e retto da K. von Dalberg, principe primate in età napoleonica, fu occupata dai Francesi nel 1809, l’anno successivo ...
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Vallombrosa Centro in prov. di Firenze, nel comune di Reggello, posto sulle pendici del Monte Secchieta, a 958 m s.l.m.
Vi ha sede un famoso monastero, il cui primo nucleo fu l’eremo di S. Maria d’Acquabella, [...] , per opera del beato Andrea di Strumi, si diffuse in Francia (monasteri di Cornilly e abbazia di Chezal-Benoit). Nel 1253 contava decadenza non si arrestò: all’epoca della soppressione napoleonica, il numero dei monasteri vallombrosani, compresi gli ...
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Famiglia storica scozzese con ramificazioni in Inghilterra e Irlanda. Sir Adam (m. 1333), il primo di cui si hanno concrete notizie, fu gran giustiziere di Scozia e seguace di Robert Bruce. La famiglia [...] realista, per ordine del parlamento scozzese (1649). George, 5º duca di Gordon (1770-1836), fu il fondatore del corpo dei "Gordon Highlanders" col quale combatté in Corsica, in Olanda, in Irlanda, ecc., contro la Francia rivoluzionaria e napoleonica. ...
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Pittore e incisore (Gorizia 1909 - Venezia 2005). Dopo aver studiato a Zagabria soggiornò a Madrid (1933-35) e in Dalmazia. Legato al movimento della resistenza antinazista, fu internato a Dachau (1943-45); [...] di deportato. Degli anni Ottanta sono numerose vedute di Venezia. Retrospettive sulla sua opera si sono svolte a Parigi (1972), Darmstadt (1977), Venezia (Music opere 1946 - 85, Ala napoleonica e museo Correr, 1985) e Roma (Zoran Music, Acc. di ...
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Uomo politico (Varese Ligure 1766 - Borsa, Varese, 1850); deputato all'Assemblea dei giuniori della Repubblica ligure (1799), dopo Marengo divenne, per incarico di Bonaparte, direttore della polizia di [...] Genova; annessa la Liguria alla Francia (1805), fu deputato al Corpo legislativo francese. Salito sul trono di Napoli G. Murat, del suo consiglio sia nel tentativo di uscire dalla tutela napoleonica, sia nei rapporti, non ancora del tutto chiariti, ...
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Ultimo delfino di Francia (Versailles 1775 - Gorizia 1844), nel 1789 emigrò col padre, il conte d'Artois (poi Carlo X) a Torino, poi a Edimburgo e in Russia, e nel 1799 sposò Marie-Thérèse-Ch. (v. sotto). [...] Prese parte alle campagne contro la Francia rivoluzionaria e napoleonica e nel 1833 comandò il corpo di spedizione francese contro la Spagna costituzionale. Scoppiata la rivoluzione parigina del luglio 1830, il duca d'A. assunse il comando delle ...
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Scrittore francese (Merlerault, Orne, 1770 - Parigi 1838). Studiò medicina e prese parte alla spedizione napoleonica in Egitto come membro della commissione delle scienze ed arti. Mentre ritornava in Francia, [...] fu fatto prigioniero dai corsari; fu poi console in Grecia. Abbandonata la medicina per la letteratura e l'archeologia, trasse dalla sua vita avventurosa la materia dei suoi libri che sono, essenzialmente, ...
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Ufficiale austriaco (S. Michele nella Lika, Croazia, 1777 - Vienna 1849). Partecipò dal 1794 alle campagne contro la Francia rivoluzionaria e napoleonica e fu poi governatore civile e militare di Lucca [...] (1815-18). Chiamato (1820) da A. A. Neipperg a Parma, alla morte di costui (1829) divenne segretario di Stato del ducato di Parma, Piacenza e Guastalla; fu costretto a lasciare la carica in seguito ai ...
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Naturalista (Agen 1780 - Parigi 1846). Partecipò come naturalista alla spedizione di N. Baudin all'Île-de-France (Mauritius). Motivi politici lo fecero proscrivere dalla Francia dopo l'era napoleonica [...] e ne ostacolarono l'attività scientifica: solo dal 1830 fu reintegrato nei gradi e negli uffici e incaricato di importanti missioni di studio. La sua opera più notevole è L'homme, essai zoologique sur ...
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napoleone
napoleóne s. m. – Moneta francese d’oro da 20 franchi o lire e d’argento da 5 franchi o lire, che ha al dritto la testa di Napoleone I (da cui riceve il nome); la moneta d’oro, detta in Italia anche marengo, coniata per la prima...
bonapartismo
s. m. [der. del nome della famiglia Bonaparte]. – 1. Corrente di opinione, tendente al ristabilimento in Francia della dinastia napoleonica, le cui prime manifestazioni si ebbero già nel 1814, subito dopo il ritorno dei Borboni...