Letteratura e società
Vittorio Strada
Boris Dubin
Lev Gudkov
Introduzione
Impostazione del problema.Il rapporto tra letteratura e società è suscettibile di varie interpretazioni non soltanto perché [...] dello spirito del tempo, ossia della vita sociale contemporanea, idea elaborata in Francia verso l'inizio del XIX secolo da L. de Bonald e G. finora esaltata da ideologie 'futuriste' (a volte rivoluzionarie) o vituperata da ideologie 'passatiste' (a ...
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Scienziati del Settecento - Introduzione
Maria Luisa Altieri Biagi
Sembrami che la presente letteratura si ritrovi in uno stato di abbondanza e di lusso, che non più si prenda molto pensiero di accrescere [...] . Ciò non significa esasperare la dinamica rivoluzionaria della scienza, ma semplicemente anticipare quegli elementi oriente di Boscovich e della cultura petropolitana, dall'altra parte con la Francia, con la Svizzera, con la Germania, con l'Olanda e, ...
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Poeti minori dell'Ottocento. Tomo I
Luigi Baldacci
Una strana impressione potrebbe fare al lettore (e intendiamo anche quello più avvertito) sentir dire che questa poesia minore dell'Ottocento, presa [...] di motivi illuministici, ci si presenta con un punto di vista rivoluzionario e giacobino:
. . . non fia mai che Italia si Graf o Gnoli (per meglio dire Giulio Orsini), ma in Francia Leconte de Lisle, facendo posto naturalmente al Victor Hugo della ...
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Critica letteraria
RRené Wellek
di René Wellek
Critica letteraria
sommario: 1. Il termine e il concetto di critica. 2. Teoria della letteratura. 3. Critica pratica e storia della letteratura. 4. Procedimenti [...] la negazione dell'individuo viene posta al servizio di un'ideologia rivoluzionaria. Esso proclama ad alta voce la morte del soggetto e le tendenze più moderne: E. Fischer in Austria, R. Garaudy in Francia, Th. W. Adorno in Germania. B. Brecht e il suo ...
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Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento – Introduzione
Piero Treves
Quando, conformemente al modulo sallustiano dei cronisti di Guglielmo il Conquistatore, Dino Compagni delineava l'animo, [...] d'un'autocrazia, romanità pontificia, monarchia ancien régime o cesarismo rivoluzionario, di contro a cui sorgevano, o sarebbero insorti poco di poi, il principio franco-americano dell'universale uguaglianza dei diritti dell'uomo e il principio ...
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CASTI, Giambattista
Salvatore Nigro
Nacque ad Acquapendente (Viterbo) il 29 ag. 1724 da Francesco, nativo di Montefiascone, e da Francesca Pegna, di Cassino. All'età di dodici anni entrònel seminario [...] propizie al teatro: l'Austria era difatti in guerra con la Francia.
Il Catilina (incluso con il Re Teodoro in Venezia, La grotta realistica consapevolezza delle precarie conquiste dell'età rivoluzionaria; nella necessitante certezza, tuttavia, di ...
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Memorialisti dell'Ottocento. Tomo I
Gaetano Trombatore
La storia di questi memorialisti, nelle cui pagine rivivono in parte le passioni e i conflitti e le tenaci speranze in cui s'accesero e divamparono [...] e infatti esso non era stato restaurato dal papa, benché la Francia fosse intervenuta proprio a tale scopo. Persisteva dunque sì in lui l'avversione contro le violenze rivoluzionarie che avevano cooperato a distruggere quel breve e fragile regime; ma ...
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GREGOROVIUS, Ferdinand
Alberto Forni
Nacque a Neidenburg, in Prussia orientale, il 19 genn. 1821 da Ferdinand Timotheus e da Wilhelmine Charlotte Dorothea Kausch. A partire dal 1838 studiò a Königsberg [...] di diritto della storia della città eterna, ma come un'usurpazione rivoluzionaria. Se il confronto tra le due storie di Roma si è mente rivolta, una volta crollato il bonapartismo, alla Francia del 1789, la rigeneratrice del genere umano, alla ...
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Storia letteraria del Trecento - Introduzione
Natalino Sapegno
Lo storico della letteratura che, dallo studio e dalla descrizione dei documenti della civiltà letteraria del secolo XIII, passa a quelli [...] in margine al conflitto tra Bonifacio Vili e il re di Francia, poi in quelle non meno aspre degli anni di Ludovico il non recognoscens habet in se ipsa imperium»), è assai meno rivoluzionaria di quanto non appaia a prima vista, perché non infirma ...
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LEONE, Evasio
Andrea Merlotti
Nacque a Casale Monferrato il 16 apr. 1765, da Andrea e Teresa Mossi. Frequentate le scuole pubbliche nella città natale, proseguì gli studi nel convento carmelitano di [...] tre biblioteche stabilite nell'ex capitale, con stipendio di 400 franchi, ma egli restò a Parma anche dopo l'annessione del nei territori del Regno di Sardegna dall'antico regime all'età rivoluzionaria. Atti del Convegno, Torino… 1989, Roma 1991, II, ...
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comitato2
comitato2 s. m. [dal fr. comité, e questo dall’ingl. committee, der. del lat. committĕre «affidare»]. – 1. Gruppo di persone delegate a rappresentare gli interessi di una comunità, a risolvere o studiare problemi di varia natura,...
coalizione
coalizióne s. f. [dall’ingl. e fr. coalition, che è dal lat. mediev. coalitio -onis «riunione», der. di coalescĕre «unirsi insieme»]. – Accordo, unione, intesa, più o meno temporanea, fra uomini politici, e spec. fra gruppi o partiti...