Le scuole
Patricia Fortini Brown
Le "scuole"
Nella relazione inviata nel 1497 al duca di Milano sulle istituzioni caritative, l'ambasciatore milanese Battista Sfondrato dichiarava che le Scuole grandi [...] senso della morte e l'amore della vita nel Rinascimento (Francia e Italia), Torino 1957; Philippe Ariès, L'uomo e la , I, p. 53, e II, p. 122, doc. B5.
130. P. Fortini Brown, La pittura nell'età di Carpaccio, p. 68.
131. R. Mackenney, Tradesmen ...
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Il fenomeno urbano nel mondo greco
Oscar Belvedere
Luigi Caliò
Manlio Lilli
Luisa Migliorati
Il fenomeno dell'urbanizzazione: la nascita e lo sviluppo della polis
di Oscar Belvedere
Il dibattito [...] trattato. Una linea di difesa è spesso costituita da fortini isolati (phrouria), posti ai margini del territorio stesso interrotti nel 1938, sono stati ripresi da una missione congiunta franco-siriana nel 1985; a Gerasa è stata intensa l'attività ...
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Santi d'Italia
Tommaso Caliò
Le origini
In un articolo pubblicato sulle pagine de «La Civiltà cattolica» nel gennaio del 1861, Carlo Maria Curci descriveva le asprezze naturali della penisola italiana [...] le ferite morendo eseguirono gli ordini di S. Pietro»113.
Se in Francia, terra d’elezione dei nuovi martiri, il culto per i ‘morti Il quadrumviro scomodo, Milano 1983, p. 161).
162 A. Fortini, Il ritorno di San Francesco, Milano 1937.
163 Cfr. F ...
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Novellieri del Cinquecento
Marziano Guglielminetti
Occorre riconoscere, preliminarmente, che la narrativa del Cinquecento, e in particolare la novellistica, rimane tutt'oggi res nullius. o, se si vuole, [...] diligenza del Caccia (se n'era scordato anche il Di Francia). Intanto il conte che governa la brigata delle Dodici direbbe di sì, tanto evidente è il godimento intellettuale del Fortini di riversare in un'atmosfera d'antico idillio bucolico le ...
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I cenacoli intellettuali/2: dalla Conciliazione al concilio
Fabio Milana
Marginalità e oltranza
Il mutato clima religioso dell’Italia del primo dopoguerra appariva già ai contemporanei immediatamente [...] della «Riforma letteraria», complici altri coetanei come Fortini e Pampaloni: voci tutte evidentemente ‘divertite’, ‘ Giuseppe Alberigo, Efrem Cerlini, Augusto Del Noce, Maria Gallo, Franca Magistretti, Bruno Minozzi, Paolo Prodi: cfr. D. Menozzi ...
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Africa
E. Zanini
N. Duval
V. Strika
PARTE INTRODUTTIVA
di E. Zanini
La storia dell'A. settentrionale tra il sec. 5° e il 16° può essere sintetizzata in tre grandi fasi: la conquista vandala, la riconquista [...] proteggersi (e qualche iscrizione vi allude). Un grande numero di fortini, da m. 10 a 20 di lato, spesso senza porte 1982.
R. Guery, C. Morisson, H. Slim, Recherches archéologiques franco-tunisiennes 'a Rougga, III, Le trésor de monnaies d'or ...
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Vecchie devozioni e nuove ricerche: i luoghi sacri
Salvatore Abbruzzese
Problematiche e interrogativi sulla territorialità
La modernità avanzata, osservata dal punto di vista del mutamento sociale e [...] nel ritardo della traduzione italiana sia – come ricorda Franco Cardini (1989) – nell’indisponibilità di qualsiasi casa di Assisi e, in particolare, a opera del sindaco Arnaldo Fortini, come immagine dell’identità cristiana dell’Italia. In seguito, l ...
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L'edilizia 'sacra' dalla Restaurazione al XXI secolo. Architettura delle nostalgie
Alberto Cadili
Il quadro preunitario
Il patrimonio ecclesiastico
Al termine dell’età napoleonica l’aspetto della città [...] l’area di massima concentrazione), in Veneto dal duomo a Lonigo (G. Franco, 1877) e da S. Antonio a Schio (Antonio Negrin Caregaro, 1879 clima la Nova vita del podestà Arnaldo Fortini connetteva inscindibilmente (come Luigi Salvatorelli nello stesso ...
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L'umanesimo
Vittore Branca
La stella polare dell'impegno unitariamente politico-religioso-civile sembra guidare a Venezia anche le scelte culturali: e particolarmente quella umanistica, in senso [...] dirsi ormai pienamente costruita" nel suo mito, afferma Franco Gaeta nella sua ricca e animata sintesi su L' 90 di V. Branca, Umanesimo veneziano, e quelle pure cit. da P. Fortini Brown e R. Goffen nelle opere già ricordate, passim; e cf. ultimamente ...
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FRANCESCO II Gonzaga, marchese di Mantova
Gino Benzoni
Primogenito del terzo marchese di Mantova Federico I Gonzaga e di Margherita di Wittelsbach, nasce a Mantova il 10 ag. 1466, venendo di lì a tre [...] la certezza F. abbia avviato una qualche intesa col re di Francia e ci si attende da lui che d'un tratto balzi città. Mantova e l'Italia padana…, a cura di C.M. Belfanti - F. Fortini d'Onofrio - D. Ferrari, Mantova 1988, pp. 88, 139-146, 252-258 ...
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passo2
passo2 s. m. [lat. passus -us, der. di pandĕre «aprire, stendere», part. pass. passus; in origine, quindi, «apertura delle gambe nel camminare; spazio compreso in questa apertura», da cui «passo» come movimento delle gambe e come misura...
culturalistico
culturalìstico agg. [der. di culturale] (pl. m. -ci). – Che è proprio del culturalismo; che ostenta un eccessivo interesse per motivi e problemi culturali: l’orribile malgusto sta ... nelle ripetute strizzate d’occhio culturalistiche...