Si tratta di un caso di concordanza a senso, che in una situazione informale e in tono molto colloquiale, tipico del parlato, può anche passare. Se, invece, ci si vuole attenere a un certo grado di presentabile formalità, vale proprio la pena di con ...
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La proposizione subordinata introdotta dalla congiunzione perché è corretta. Per evitare ipotetiche ambiguità, si potrebbe aggiungere un'indicazione temporale come ogni volta dopo perché o dopo tolgono (quell'ogni volta darebbe a intendere un sottin ...
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Anche in una lettera di tono formale, oggi la costruzione essere a + infinito verbale suona un poco affettata; così come eccessivo sembra il consegnare alla volontà del destinatario la copia di un verbale (non parliamo nemmeno dell'originale). Si ri ...
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No, quel condizionale di cortesia equivale a un indicativo presente come ingentilito (“vogliamo cortesemente”). Segue un'interrogativa indiretta introdotta da se: si può scegliere tra il futuro semplice farete (scelta consigliata) e un più decisamen ...
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Traiamo la risposta direttamente dalla voce Condizionale, scritta dal linguista Salvatore Claudio Sgroi per l'Enciclopedia dell'italiano Treccani: «Nell’italiano antico e fino all’Ottocento (vedi Manzoni), con propagginazioni primo-novecentesche, il ...
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Counseling (counselling in inglese britannico) in italiano tende a chiamare la reggenza con su se riferito all'argomento o persona oggetto dell'azione. La reggenza per si riferisce agli obiettivi dell'attività. ...
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Il pronome dimostrativo-relativo chi, come scrive Luca Serianni nella sua grammatica Italiano (con la collaborazione di Alberto Castelvecchi, garzantina del 1997, capitolo VII, paragrafo 242), «può riferirsi solo a essere animato e non ha plurale». ...
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Troppi dubbi amletici. Basta mettere l'apostrofo: poiché chi parla è una donna, l'articolo indeterminativo è una, che davanti a parola cominciante per vocale normalmente si elide (un'incivile). Una incivile è variante comunque corretta. ...
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Si tratta di ellissi del predicato verbale, fenomeno ben documentato, anzi, comune, nella lingua sia parlata, sia scritta. Per ellissi, come si legge nella Grammatica della Treccani, consultabile on line dall'interno del portale, si intende «l’omiss ...
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La domanda è chiara e la risposta, in questo caso, è altrettanto chiara: non di tutte le parole esistono i contrari, cioè le parole di significato opposto. Per le proprietà morfologiche della lingua italiana, è virtualmente possibile supporre un agg ...
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frase
fraṡe s. f. [dal lat. phrasis, gr. ϕράσις, der. di ϕράζω «dire»]. – 1. Espressione linguistica significativa: f. enunciativa, esclamativa, interrogativa, imperativa; f. compiuta, incompiuta. In linguistica, è da taluni intesa come sinon....
frase-chiave
(frase chiave), loc. s.le f. Frase che racchiude il senso fondamentale di un discorso, di un testo, di una vicenda o del pensiero di qualcuno. ◆ Il senatore Francesco Cossiga si è fatto proiettare privatamente e in anteprima assoluta,...
Espressione linguistica significativa.
Informatica
Ciascuna delle istruzioni di un programma applicativo formulato con un linguaggio simbolico evoluto (detta più comunemente, con termine ingl., statement).
Musica
Parte del discorso musicale...
In linguistica, frase inserita in un’altra con la funzione di sintagma nominale soggetto o complemento. Per es., in «è meglio partire subito» e «desidero partire subito», la c. «partire subito» funge nel primo caso da sintagma nominale soggetto,...