parola /pa'rɔla/ s. f. [lat. tardo parabŏla, lat. pop. ✻paraula "parabola, discorso, parola"]. - 1. [complesso di suoni articolati (o anche singolo suono) di una lingua, con cui l'uomo esprime una nozione [...] . ↑ per meglio dire; fig., in parole povere ≈ in soldoni, semplicemente. 4. (spreg.) [al plur., mere espressioni verbali, frasi vuote e sim.: le p. non bastano, occorrono i fatti] ≈ chiacchiere, ciance, discorsi. ↔ fatti. 5. [breve informazione su ...
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traduttore /tradu't:ore/ s. m. [dal lat. traductor -oris, che aveva solo il sign. di "chi fa passare, chi trasferisce"]. - 1. (f. -trice) [chi traduce in altra lingua: i primi t. di Omero] ≈ (ant.) dragomanno, [...] (ant.) turcimanno. ● Espressioni: traduttore simultaneo [professionista che traduce le frasi di qualcuno man mano che vengono pronunciate] ≈ interprete, simultaneista. 2. (inform.) [programma che traduce da un linguaggio a un altro] ≈ traslatore. ...
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Fabio Rossi
bello. Finestra di approfondimento
Piacere estetico - Tra gli agg. che designano una sensazione di piacere estetico, b. (col suo contr. brutto) è forse quello dall’area semantica più ampia [...] un brutto nome; essere coinvolto in una brutta situazione o in un brutto giro o in una brutta storia e sim. In frasi come queste, il giusto contrario di brutto non è b., e talvolta neppure buono, bensì favorevole, onesto, positivo o altri, a seconda ...
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equivocare v. intr. [der. di equivoco] (io equìvoco, tu equìvochi, ecc.; aus. avere). - 1. [interpretare erroneamente il significato di parole o frasi] ≈ (fam.) andare errato, confondersi, fraintendere, [...] sbagliarsi, travisare. 2. [cadere in un equivoco, non distinguendo tra cose diverse] ≈ (fam.) capire una cosa per l'altra, confondersi, (fam.) prendere un abbaglio (o una cantonata o un granchio), (fam.) ...
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calibrare v. tr. [dal fr. calibrer, der. di calibre "calibro"] (io càlibro, ecc.). - 1. (tecn.) a. [ridurre al calibro voluto] ≈ alesare, rettificare. b. (estens.) [verificare il calibro di pezzi meccanici: [...] c. uno strumento] ≈ regolare, tarare. 2. (fig.) [di parole, frasi, gesti, scegliere con esattezza] ≈ bilanciare, controllare, dosare, misurare, moderare, pesare, ponderare, soppesare. 3. (agr.) [separare frutta e verdura secondo la dimensione] ≈ ⇑ ...
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perdonare [lat. mediev. perdonare, der. del lat. class. condonare "condonare" per sostituzione di pref.] (io perdóno, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [rinunciare a propositi di vendetta: p. un torto subìto] ≈ [...] comportamento: mi perdoni se l'interrompo] ≈ scusare. ■ v. intr. (aus. avere) [offrire una via di scampo, usato per lo più in frasi negative, con la prep. a: i nemici non perdonarono né a donne né a bambini] ≈ avere pietà (di, per), risparmiare (ø ...
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periodo /pe'riodo/ s. m. [dal lat. periŏdus, gr. períodos "circuito, giro"]. - 1. [con riferimento a un fenomeno periodico, intervallo di tempo alla fine del quale le caratteristiche del fenomeno tornano [...] fase, frangente, momento. ● Espressioni: periodo di prova → □. 3. (gramm.) [insieme di frasi costituenti un'unità dal punto di vista logico e grammaticale] ≈ ‖ frase, proposizione. □ periodo di prova [periodo di lavoro che un prestatore d'opera deve ...
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peritarsi v. intr. pron. [lat. tardo pĭgrĭtari, intens. di pigrari "essere indolente, pigro"] (io mi pèrito, ecc.), lett. - [provare ritegno a compiere un'azione, spec. in frasi negative, anche con la [...] prep. di e l'inf.: non mi peritai di dirgli ciò che pensavo di lui] ≈ esitare (a), tentennare (a), titubare (a). ‖ vergognarsi. ↔ ardire, azzardarsi (a), osare ...
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Fabio Rossi
cosa. Finestra di approfondimento
Usi pronominali e anaforici - C. è tra le parole più generiche del lessico ital., destinata per lo più a sostituire termini più specifici non disponibili al [...] possono dunque essere i sinon. di c., data anche la funzione di ripresa che spesso è propria del termine, soprattutto riferito a frasi o sintagmi verbali: mi sono proprio divertito alla festa di ieri sera, c. che non mi succede molto spesso; parli a ...
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scappata s. f. [part. pass. femm. di scappare], fam. - 1. [il recarsi in fretta in un luogo o da una persona, trattenendosi il minimo indispensabile: domenica vorrei fare una s. al mare] ≈ (fam.) capatina, [...] , salto, (non com.) sfuggita, visitina. 2. (estens.) [il fatto di dire all'improvviso e inaspettatamente, in una conversazione, parole e frasi originali o divertenti: a quella ingenua s., tutti risero] ≈ alzata d'ingegno, trovata, uscita. ‖ boutade. ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato dai suoi ➔ argomenti. La frase complessa...
La frase parentetica è un particolare tipo di frase incidentale (➔ incidentali, frasi), apparentemente coordinata o subordinata alla frase di cui è inserto (detta frase ospite), ma che, in realtà, non partecipa alla configurazione logico-sintattica...