espungere /e'spundʒere/ v. tr. [dal lat. expungĕre, propr. "notare (una lettera o una parola) con punti sovrapposti o sottoposti"] (coniug. come pungere), non com. - 1. [eliminare parole, frasi o passi [...] da uno scritto o stampato: e. un intero capitolo] ≈ cancellare, (lett.) cassare, eliminare, sopprimere, togliere. ↔ aggiungere, inserire, intercalare, interpolare. 2. (estens.) [sopprimere da un ruolo: ...
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scemo /'ʃemo/ [der. di scemare, propr. part. pass. senza suff.]. - ■ agg. 1. a. (non com.) [non pieno, non intero: il fiasco è un po' s.; la luna è già s.; arco s.]. b. (ant., lett.) [che manca di qualcosa, [...] , stolto, stupido. ↔ acuto, intelligente, perspicace. b. (estens.) [di atto, affermazione e sim., che denotano scarsa intelligenza: frasi, discorsi s.; un film, un libro s.] ≈ idiota, insulso, sciocco. ↔ acuto, intelligente. ↑ profondo. ■ s. m. (f ...
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ette /'ɛt:e/ s. m. [prob. dal lat. et "e", per allusione alla brevità di questa parola], solo al sing., fam. - [alcuna cosa, spec. in frasi negative: non m'importa un e.] ≈ (bel) niente, nonnulla, nulla. [...] ‖ acca, accidente ...
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fare² (ant. facere /'fatʃere/) [lat. facĕre] (pres. fàccio, non com., fo /fɔ/, fai [ant. faci], fa [radd. sint.; ant. e poet. face], facciamo, fate, fanno; imperf. facévo, ecc. [ant. e poet., nelle 3e [...] , rinunciare. ↔ candidarsi, farsi avanti, offrirsi. □ far sì (o tanto) [con che e il cong. e talora con l'indic., in frasi di valore concessivo: ho fatto sì che quel seccatore se ne andasse; fecero tanto che lo costrinsero a cedere] ≈ fare in modo ...
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scollegare [der. di collegare, col pref. s- (nel sign. 1)] (io scollégo, tu scolléghi, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [separare cose precedentemente collegate: s. due cavi] ≈ disgiungere, disunire, sconnettere, [...] , collegare, connettere, inserire. 2. (fig.) [far perdere ogni legame, ogni connessione logica: s. le frasi] ≈ sconnettere, scoordinare. ↔ collegare, concatenare, connettere, legare, ordinare. ■ scollegarsi v. intr. pron. [chiudere il collegamento ...
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lira¹ s. f. [lat. lĭbra, propr. "bilancia"]. - 1. (mon.) [unità monetaria italiana, adottata ufficialmente dal 1862 al 2002: pagare in lire]. 2. (estens.) [in frasi negative, quantità minima di denaro: [...] essere senza una l.; non avere una l.] ≈ (pop.) (becco d'un) quattrino, (pop.) soldo. ● Espressioni: fig., non valere una lira ≈ (fam.) non valere una cicca, (volg.) non valere un cazzo (o una sega) ...
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fatto¹ agg. [part. pass. di fare]. - 1. [costituito, formato: f. a mano; f. di ferro] ≈ costruito, fabbricato. ● Espressioni: fatto a ... [che ha una forma simile a una determinata cosa: f. a L] ≈ a forma [...] [che è sotto l'effetto di una droga] ≈ (gerg.) intrippato. ↑ (gerg.) strafatto. c. [che è sotto l'effetto dell'alcol] ≈ (pop.) ciucco, sbronzo, ubriaco (fradicio). □ frase fatta [modo di dire consolidato nell'uso linguistico, spesso banale: le solite ...
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fede /'fede/ (poet. fé /fe/) s. f. [lat. fĭdes]. - 1. a. [credenza piena e fiduciosa che si fonda su intima convinzione o sull'autorità altrui più che su prove positive, anche con la prep. in: avere f. [...] una grande dedizione ai valori della famiglia. La fiducia provata verso qualcuno può anche essere detta a·damento o assegnamento, in frasi in cui si fa riferimento a una persona o alle sue qualità morali: faccio molto a·damento sulle tue capacità di ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato dai suoi ➔ argomenti. La frase complessa...
La frase parentetica è un particolare tipo di frase incidentale (➔ incidentali, frasi), apparentemente coordinata o subordinata alla frase di cui è inserto (detta frase ospite), ma che, in realtà, non partecipa alla configurazione logico-sintattica...