Tra i ➔ linguaggi settoriali una posizione preminente occupa il linguaggio della politica, le cui forme di realizzazione e diffusione dipendono da una vasta gamma di variabili congiunturali, quali la situazione [...] enfatici, alcuni dei quali diventati negli anni Trenta scritte murali («credere, obbedire, combattere»); le frasi lapidarie quasi formule incantatorie; l’aggettivazione roboante (fatidico, indomabile, ardente); le strutture accumulative binarie ...
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In linguistica, il termine collocazione indica la combinazione (tecnicamente co-occorrenza) di due o più parole, che tendono a presentarsi insieme (contigue o a distanza) più spesso di quanto si potrebbe [...] idioma»: il livello lessicale, sul quale la lingua rende disponibili un’ampia serie di semi-preconstructed phrases «frasi semi-preconfezionate», tra cui le collocazioni appunto, selezionate in quanto combinazioni e solo apparentemente analizzabili in ...
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Per reduplicazione espressiva (o raddoppiamento espressivo) si intende un fenomeno morfologico e sintattico che consiste nella ripetizione (solitamente totale) di un’unità lessicale; è usata soprattutto [...] ., gira e volta; gira e rigira; in fretta e furia).
Alcune di queste formule ricorrono essenzialmente come incidentali (➔ incidentali, frasi): dalli e dalli, gira e rigira, gira e volta, ecc. In alcune locuzioni il primo elemento può essere apocopato ...
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Sono omografi tutti i foni, i fonemi o le parole diversi rappresentati nella scrittura da uno stesso segno grafico. L’omografia (dal gr. omós «uguale» e gráphō «scrivo») è una sorta di omonimia tra due [...] la vecchia porta la sbarra
dove più parole omografe possono essere attribuite a diverse categorie grammaticali, e l’intera frase si presta a due interpretazioni:
(4) a. [la vecchia]sintagma nominale [porta]verbo [la sbarra]sintagma nominale
b. [la ...
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Aposiopesi o reticenza (dal gr. aposiṓpēsis, dal verbo aposiōpáō «mi interrompo, taccio»; in latino si traduce reticentia «reticenza») è la figura retorica che consiste nell’improvvisa interruzione di [...] nei testi più sorvegliati. Si confermerebbe così una tendenza dell’italiano meno attento: quella a non concludere le frasi: come notò Italo Calvino, «vediamo che l’italiano parlato nella conversazione corrente tende a svanire continuamente nel nulla ...
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Ogni lettera dell’➔alfabeto ha un nome, non sempre coincidente con il suono che essa rappresenta. Per giunta, il nome delle lettere può cambiare nel tempo o risentire dell’influsso di altre lingue. Per [...] i greca o anche, più recentemente, con pronuncia quasi inglese, [ˈwai].
I nomi delle lettere appaiono in una varietà di espressioni e di frasi fatte: non capire un’acca, mettere i puntini sugli i (o sulle i), non sapere l’abbiccì, non dire né a né ...
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L’aplologia (dal gr. haplôus «semplice» e lógos «discorso, parola») è un fenomeno di semplificazione fonica e grafica (in quest’ultimo caso si parla, più precisamente, di aplografia) che consiste nella [...] ).
L’aplologia, infine, sembra manifestarsi anche nell’oralità. Nella conversazione informale non è raro, infatti, produrre e sentire frasi del tipo: ne parliam martedì (invece di ne parliamo martedì), in cui le due parole con sillaba simile si ...
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CONCORDANZA
Per concordanza (o accordo) si intende l’insieme di norme che regolano la connessione tra le parti variabili del discorso (articolo, nome, aggettivo, pronome, verbo) quando sono sintatticamente [...] 3. la concordanza del participio passato
1. Quando, in una frase, un aggettivo qualifica due o più nomi di genere diverso quella giusta
La concordanza è facoltativa anche quando si hanno frasi in cui il verbo ausiliare è stato omesso
Mai detto ...
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Anatomia e medicina
Organo della cavità orale dei Vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione e, nell’uomo, nell’articolazione [...] . Grazie al fatto che i monemi sono combinati con disposizione di un ristretto numero di fonemi, e le infinite frasi e segni sono combinazioni con disposizione di alcune migliaia di monemi, la l. si rivela un sistema abbastanza economico rispetto ...
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INDOEUROPEO, (XIX, p. 131)
Anna Morpurgo Davies
Linguistica. - Le basi della l. i. sono state gettate nel 19° secolo e consolidate all'inizio del 20° secolo. Ci si riferisce in questo modo sia ai veri [...] of linguists, Bologna 1975, n. 557 segg.). Gli archivi di Boǧazköy, la capitale dell'impero hittito, ci hanno anche conservato frasi (più che testi) nella lingua dei principi di Mitanni, una dinastia del 2° millennio a.C. che parlava una lingua ...
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frase
fraṡe s. f. [dal lat. phrasis, gr. ϕράσις, der. di ϕράζω «dire»]. – 1. Espressione linguistica significativa: f. enunciativa, esclamativa, interrogativa, imperativa; f. compiuta, incompiuta. In linguistica, è da taluni intesa come sinon....
frase-chiave
(frase chiave), loc. s.le f. Frase che racchiude il senso fondamentale di un discorso, di un testo, di una vicenda o del pensiero di qualcuno. ◆ Il senatore Francesco Cossiga si è fatto proiettare privatamente e in anteprima assoluta,...