Tahrir, Piazza
Taḥrīr, piazza (Maydān al-Taḥrīr, lett. «piazza della liberazione»). – Nevralgico centro urbanistico del Cairo, è assurta alle cronache mondiali per essere stata il teatro della rivolta [...] stata anche teatro delle manifestazioni che si sono svolte durante le controverse elezioni presidenziali che, nel secondo turno del 16 e 17 giugno 2012, hanno visto prevalere l’esponente dei Fratellimusulmani Mohammed Morsy (Muḥammad Morsī o Mursī). ...
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Najib (anche Nagib, Neghib, Naguib), Muhammad
Najib
(anche Nagib, Neghib, Naguib), Muhammad Generale e politico egiziano (Khartoum 1901-Il Cairo 1984). Capo dei Liberi ufficiali e primo presidente [...] con Nasser, che intendeva mantenere il potere nelle proprie mani. Nel 1954 Nasser accusò N. di sostenere i Fratellimusulmani e lo depose. Rimesso al potere da estese manifestazioni popolari, N. divenne una figura puramente rappresentativa in un ...
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de-islamizzato
p. pass. e agg. Sottratto all’influenza dell’Islam.
• Nell’immaginario religioso arabo e musulmano di tutto il ventesimo secolo la Turchia divenne, a causa delle riforme kemaliste, una [...] nazione in pratica de-islamizzata; forze e movimenti come i Fratellimusulmani o i wahhabiti l’hanno sembra additata ad esempio dei mali dell’occidentalizzazione, saldando a questi sentimenti i vecchi rancori per la dominazione ottomana. (Roberto ...
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Karman, Tawakkul
Karman, Tawakkul. – Attivista politica yemenita (n. Ta‘iz 1979), premio Nobel per la pace 2011 insieme alle liberiane Leymah Gbowee ed Ellen Johnson Sirleaf. È militante del partito [...] cui la politica è al centro della vita familiare – suo padre ‘Abd al-Salam Khalid Karman è stato leader dei Fratellimusulmani –, si è scontrata più volte con il suo partito per le posizioni ultraconservatrici da questo assunte in materia dei diritti ...
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panislamismo
Termine col quale si indica un insieme di tendenze e di movimenti islamisti moderni che, in nome del carattere universale dell’islam, hanno mirato a rinnovare l’unione spirituale e morale [...] fondazione dell’OCI, nel 1971. Una via diversa fu presa, fin dal 1928, dai Fratellimusulmani, sostenitori della possibilità di ricreare l’unità politica musulmana sul modello dello Stato islamico originario (➔ ). Tale via è stata poi perseguita dai ...
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al-Afghani, Giamal ad-din
al-Afghānī, Giamāl ad-dīn
(propr. Giamāl ad-Dīn Asadābādī) Pensatore e politico musulmano (Asadābād, Afghānistān, od. Iran, 1839 - Istanbul 1897). Fu l’apostolo dell’idea [...] suo discepolo, Muḥammad ‛Abduh, l’ideologia di A. contribuì alla formazione di una coscienza nazionale e di un temperato modernismo religioso in Egitto (da cui scaturirono più tardi i movimenti più estremi della Salafiyya e dei Fratellimusulmani). ...
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Qutb, Sayyid
Ideologo riformista egiziano (Musha 1906-Il Cairo 1966). Membro dei Fratellimusulmani. Funzionario del ministero dell’Istruzione pubblica, fu inviato dal governo egiziano negli Stati Uniti [...] e antioccidentale. Dopo un’iniziale adesione alla Rivoluzione dei Liberi ufficiali del 1952, Q. condivise la persecuzione dei Fratellimusulmani e fu imprigionato per molti anni. In carcere scrisse un monumentale commento al Corano e Ma’alim fi’l ...
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Yassin, Sheikh Ahmed
Leader nazionalista palestinese (al-Jura, Ascalona, 1937-Gaza 2004). Fondatore dell’organizzazione politico-militare Hamas. Invalido in seguito a un incidente d’infanzia, Y. divenne [...] uno dei più influenti educatori e predicatori palestinesi. Vicino ai Fratellimusulmani, fondò Hamas nel 1987, durante la prima ; come capo dell’organizzazione, si oppose ai negoziati con Israele in nome dell’indivisibilità del suolo palestinese. ...
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'Ali, fratelli
‛Ali, fratelli
Leader musulmani indiani. Mohamed (n. Moradabad, od. Uttar Pradesh, 1878-m. 1931) e Shaukat (n. Moradabad 1873-m. 1938). Nati in una famiglia di orientamento liberale, [...] negli anni 1919-24 condussero il movimento Khilafat in congiunzione con il movimento di gandhiano. In seguito si dedicarono alla promozione degli interessi dei musulmani come comunità separata. ...
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Musulmani
Bruna Soravia
Se la seconda metà del sec. XII aveva conosciuto una ripresa parziale dell'offensiva musulmana contro la minaccia cristiana, con la cacciata dei normanni dalle coste nordafricane [...] interni al regime ayyubide, come a gran parte dei regimi militari musulmani dell'epoca. Benché Saladino avesse diviso il Regno fra i propri figli, il potere finì nelle mani di suo fratello Abū Bakr Muḥammad, all'epoca l'uomo forte della dinastia, che ...
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abaya
s. f. inv. Sopravveste tradizionale islamica, di lana pesante perlopiù di colore nero o scuro, lunga fino ai piedi. ◆ gli occhi di Barakat non sorridono mai. Sono sempre impauriti. Più neri dell’abaya che riveste da capo a piedi la madre...
inaccogliente
agg. Che non accoglie, non ospitale. ◆ La Francia attraverso la Coppa del Mondo ha scoperto di essere una nazione molto accogliente; infatti per quell’occasione ha accolto ospiti da tutto il mondo, capovolgendo l’immagine che...