CELLARIO (Cellaria), Francesco
Valerio Marchetti
Nato a Lacchiarella, in provincia di Milano, intorno al 1520, era figlio di un vinicellarius di nome Galeazzo. Entrato nell'Ordine francescano dei minori [...] al podestà di Piur di procedere all'arresto di due frati sospettati di aver preso parte al rapimento e di tenerli sottoposto a dure critiche da parte della gerarchia ecclesiastica riformata e dell'intera opinione pubblica protestante dei Grigioni, ...
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Dal manoscritto al libro
Marino Zorzi
Produzione e commercio del libro prima della stampa
Nel primo Quattrocento Venezia è una metropoli cosmopolita, ricca, in piena espansione. Le merci vi abbondano, [...] promesse dallo scriba (un maestro Benedetto frateminore) circa la forma e lo spessore Gilmont, Paris 1990, p. 336 (pp. 327-374).
335. Salvatore Caponetto, La riforma protestante nell'Italia del Cinquecento, Torino 1992, pp. 33-34.
336. Ibid., pp ...
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Venezia dal Rinascimento all'Età barocca
Gaetano Cozzi
La pace d'Italia (1530)
La bella commissione in pergamena che la Serenissima Signoria di Venezia consegnava a Gasparo Contarini quando, verso [...] avevano fatto arrestare a Venezia frate Alberto da Lugo, con l Aldo Stella, Tensioni religiose e movimenti di riforma (durante il dogado di Andrea Gritti), pp. 232 ss.
311. Gino Benzoni, I teologi minori dell'Interdetto, "Archivio Veneto", ser. V, 91 ...
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Le rappresentazioni della comunità
André Jean
Marc Loechel
Introduzione
Questo lavoro si propone di analizzare in che modo la città veneziana rappresentasse se stessa, ai propri occhi e agli occhi [...] terra za pocho, e si fa solenne festa maxime ai Frati Menori et a San Jacomo di l'Orio. Etiam in l'idea di un'azione riformatrice imperiale con l'annuncio virgiliano l'importanza, fra le magistrature minori menzionate da Domenico Morosini nel ...
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"Un'ordinaria forma non alletta". Arte, riflessione sull'arte e società
Lionello Puppi
Ruggero Rugolo*
Il Seicento rappresenta nella complessa compagine della storia di Venezia l'estrema grande occasione [...] Marco", col fine di "riforma[re]", obiettando la soluzione rispondente grado supremo, ma in maestà è minore.
Una simile perfezione, per Pompeo Caimo 450: "Silvestro Valier, prima di stabilire coi frati l'erezione del monumento nel luogo dove ora ...
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La fede italiana: geografia e storia
Adriano Prosperi
La fede italiana: dalla libertà all'unità
Quando nel 1532 l’inquisitore di Cividale del Friuli si trovò davanti al contadino Biagio di Totulo da [...] non solo i seguaci delle dottrine riformatrici ma anche la minoranza di alti prelati sospettati di tendenze ireniche Flavio Biondo. A Flavio Biondo si rifece allora anche frate Leandro Alberti dell’Ordine dei Predicatori, con la sua Descrittione ...
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Chiesa e società
Paolo Prodi
Tradizione, autocoscienza storica e mito
È sempre operazione complessa introdurre nell'esposizione storica cesure e scansioni cronologiche ma ciò è particolarmente vero [...] , ché loro pigliano preti, frati, et vogliono veder cause spirituali Patria terrena, non però si, che minor conto tenga della mia Patria celeste; et pp. 82-83.
25. Aldo Stella, Movimenti di riforma nel Veneto nel Cinque-Seicento, in AA.VV., Storia ...
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La società
Fernanda Sorelli
Premessa
Il 19 gennaio 1239, in una sala della sede episcopale castellana, il vescovo Pietro Pino stabiliva, a conclusione di una breve inchiesta, che il veneziano Daniele, [...] progressivamente redatti o riformati dall'ufficio della gentes suddivise in rami maggiori e minori, spesso di grado sociale diverso, trevigiana alla caduta di Ezzelino: una sentenza di frate Alberto vescovo di Treviso (19 novembre 1257), " ...
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Paolo Sarpi: Opere – Nota introduttiva
Gaetano Colzi
Luisa Colzi
Fra Paolo Sarpi era nato a Venezia, il 24 agosto 1552. Suo padre, Francesco, era un friulano, di San Vito al Tagliamento, che aveva [...] era stato eletto al papato Sisto V, un ex-frateminore, proveniente da una modestissima famiglia marchigiana, che aveva da parte cattolica, e un Martin Butzer e un Osiander da parte riformata, ed era stato in buoni rapporti con Paolo IV e il cardinal ...
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L'Italia di Trento, l'Italia senza Trento
Vincenzo Lavenia
Illiade per le cose di Germania, Italiade
A più di cento anni dalla chiusura del concilio, la città di Trento meritò una descrizione a stampa [...] Sud si registra nei primi anni che seguirono il concilio un non minore sforzo di riforma31. Come è stato notato, la Sicilia a falsi contemplativi» a fianco dei frati inquisitori, grande visitatore e riformatore, Barbarigo si richiamò costantemente al ...
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riformato1
riformato1 agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di riformare]. – 1. Modificato mediante una riforma, che ha subìto una riforma. In partic., nella sfera religiosa, ordini r., congregazioni r., che seguono una regola riformata rispetto...
alcantarino
s. m. – Seguace di san Pietro d’Alcántara (1499-1562), mistico e riformatore francescano; in partic., sono così chiamati quei francescani scalzi, spagnoli (detti anche pasqualiti), che durante la vita di lui si unirono con i conventuali,...