GAZZOLA, Bonaventura (al secolo Domenico Giuseppe)
Paolo Alvazzi del Frate
Nacque a Piacenza il 21 apr. 1744 da una famiglia agiata della borghesia mercantile. Nel 1761, entrato a Faenza nell'Ordine [...] dei fratiminoririformati, ricevette il nome di Bonaventura. Pronunciati i voti il 4 apr. 1767, compì i suoi studi, principalmente filosofici e teologici, a Piacenza e Parma, per poi addottorarsi in teologia e diritto canonico presso l'Università di ...
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AGNELLI SOARDI, Vincenzo
Giuseppe Coniglio
Figlio di Francesco e di Domizia Borsieri, nato a Mantova nel 1581, fu protonotaro apostolico, poi, nel 1612, referendario delle Due Segnature; nel 1616 ottenne [...] 1631, oltre ad una opportuna sistemazione di chiese e conventi: nel 1624 aveva insediato i fratiminoririformati nel convento di S. Spirito, ceduto dai minori osservanti, che passarono nei conventi di S. Francesco e S. Maria delle Grazie; nel 1635 ...
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CLEMENTE XI, papa
Stefano Andretta
Giovanni Francesco Albani nacque il 22 o il 23 luglio 1649 ad Urbino da Carlo e da Elena Mosca, nobildonna pesarese.
La famiglia, già considerata "molto facoltosa [...] 101-124; L. Dal Pane Lo Stato pontificio e il movimento riformatore del Settecento, Milano 1959, ad Indicem; G. L. Masetti 259-269; I. Gatti, Il p. Vincenzo Coronelli dei fratiminori conventuali negli anni del generalato (1701-1707), Roma 1976, ad ...
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BIANCHI, Federico
Rossana Bossaglia
Secondo qualche fonte questo pittore sembrerebbe appartenere al ramo della nobile famiglia dei Bianchi da Velate, trasferitosi sin dal sec. XV a Masnago (Varese); [...] 1691 aveva intanto dipinto per la "chiesa del giardino ai Padri riformati" (Bartoli) a Milano (distrutta). Nel 1702 trasmetteva all'Orlandi secondo il Bartoli si trovava in S. Francesco dei fratiminori); S. Lorenzo, sacello di S. Aquilino: affresco ...
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LUDOVICO da Casoria (al secolo Arcangelo Palmentieri)
Serena Veneziani
Nacque a Casoria, non distante da Napoli, l'11 marzo 1814, terzogenito di Vincenzo, vinaio, e Candida Zenga. Studiò presso il convento [...] francescano dei minoririformati nella vicina Afragola, dove in seguito entrò vestendone l'abito nel 1832. Trascorse 311; Seconda app., col. 1075; G. D'Andrea, Rep. bibliografico dei fratiminori napoletani, pp. 143 s., 175-177; Enc. Italiana, XXI, p. ...
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GIOVANNI da Capestrano (Capistranus, Iohannes de Capistrano, Kapristan), santo
Hélène Angiolini
Nacque a Capestrano, vicino L'Aquila, il 24 giugno 1386. Il padre, Antonio, il cui nome è noto da alcune [...] era stato di nuovo a Ferrara incaricato di promuovere la riforma presso le clarisse del convento di S. Guglielmo. In seguito della Expositione della Clementina sopra la regola de li fratiminori, translata ad litteram de latino in vulgare composta da ...
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GIOVANNI da Fano
Dagmar Von Wille
Nacque a Fano nel 1469, terzo figlio di Ugolino Pili e Brigida di Luigi Arnolfi, entrambi discendenti da famiglie patrizie del luogo. Entrò nell'Ordine dei fratiminori [...] . proseguì nella lotta contro i seguaci separatisti della riforma francescana. Compose anche a tale fine il Dialogo della salute tra el frate stimulato et el frate rationabile, circa laregula de li fratiminori, che apparve il 5 giugno 1527 ad Ancona ...
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GONZAGA, Francesco
Silvano Giordano
Nacque il 31 luglio 1546 a Gazzuolo (presso Mantova), e fu battezzato con i nomi di Annibale Fantino. Dal padre Carlo, marchese di Gazzuolo, e dalla madre Emilia [...] venerabile F. G., ministro generale di tutto l'Ordine dei fratiminori, vescovo di Mantova, Roma 1906 (ristampa, a cura di F , 156, 349, 460 s.; C. Piana, Gli statuti per la riforma dello Studio di Parigi (a. 1502) e statuti posteriori, in Archivum ...
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CARAVIA, Alessandro
Ludovico Zorzi
Nato nel 1503, quasi sicuramente a Venezia, trascorse in patria l'intera esistenza, esercitandovi la professione del gioielliere, con bottega a Rialto, nella ruga [...] di culto, mentre vengono tributate delle lodi ai fratiminori, presso i quali lo spirito inquieto del C 142, 146 s. (con ill.); V. Rossi, Un aneddoto della storia della Riforma a Venezia, in Scrittivarii di erudiz. e di critica in onore di R. Renier ...
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BONIFACIO da Ceva
Gaspare De Caro
Nacque a Ceva (Cuneo), nella famiglia marchionale che prendeva il nome da questo feudo, presumibilmente tra il 1460 e il 1470. Inviato giovanissimo, in qualità di paggio, [...] al dottorato. Vestì quindi l'abito dei fratiminori nel convento di Rougemont, appartenente alla provincia fu impegnato in una fervida campagna per la realizzazione della sua riforma. Egli affermerà poi che "ad integram reformationem adduxi quasi ...
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riformato1
riformato1 agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di riformare]. – 1. Modificato mediante una riforma, che ha subìto una riforma. In partic., nella sfera religiosa, ordini r., congregazioni r., che seguono una regola riformata rispetto...
alcantarino
s. m. – Seguace di san Pietro d’Alcántara (1499-1562), mistico e riformatore francescano; in partic., sono così chiamati quei francescani scalzi, spagnoli (detti anche pasqualiti), che durante la vita di lui si unirono con i conventuali,...