Chirurgo (Londra 1713 - ivi 1788) di rara abilità, primario al St. Bartholomew's Hospital di Londra. Si occupò delle fratture, delle lussazioni, delle lesioni traumatiche del capo, delle fistole, delle [...] dell'idrocele. È noto soprattutto per i suoi studî sulla tubercolosi vertebrale (morbo di Pott) e per aver dato una compiuta descrizione della frattura bimalleolare della gamba con abduzione (frattura di P.) e della cancrena senile (cancrena di P.). ...
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Frattura
Gianfranco Fineschi
Il termine frattura (dal latino fractura, derivato da frangere, "rompere") può essere considerato sinonimo di rottura in tutti i significati: scientifico, letterario, allegorico [...] anatomicamente vicine (per es., tibia e perone, radio e ulna ecc.). Grande importanza pratica assume la distinzione tra frattura chiusa e frattura esposta, cioè aperta all'esterno a causa di una coesistente lesione della cute; quest'ultima è già in ...
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Chirurgo tedesco (Gotha 1846 - Gottinga 1926); prof. di clinica chirurgica prima a Rostock, poi a Strasburgo. Si occupò di traumatologia (specie lussazioni e fratture) e di chirurgia intestinale; per primo, [...] studiando un caso di obesità insorta in seguito a una ferita d'arma da fuoco del cranio, mise in rapporto l'adiposità con una lesione ipofisaria ...
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In medicina, versamento di sangue in una cavità articolare (detto anche artrorragia). L’emorragia ha origine dalla capsula (distorsione, lussazione), o dall’osso (fratture), o dall’una e dall’altro contemporaneamente. [...] L’e. di lieve entità può riassorbirsi completamente; versamenti cospicui si manifestano con dolore, tumefazione in corrispondenza dell’articolazione, impotenza funzionale. La cura consiste nell’evacuazione ...
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OSSEO, SISTEMA (XXV, p. 695)
Francesco DELITALA
Dionisio BEDETTI
SISTEMA Chirurgia. - I progressi compiuti negli ultimi quindici anni si riferiscono alla riduzione e contenzione delle fratture, al trattamento [...] affezioni degli organi di movimento.
L'idea di A. Codivilla, di sostituire alla trazione coi cerotti, per ridurre le fratture, una trazione diretta sullo scheletro, mediante un chiodo passante per il calcagno, sebbene rimonti al 1905, sta alla base ...
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Chirurgo (Boston 1818 - ivi 1890). Prof. di chirurgia nella Harvard Medical School, praticò per primo in America la resezione dell'anca. È autore di una monografia classica sulle fratture e sulle lussazioni [...] dell'anca: The mechanism of dislocation and fracture of the hip, 1869 ...
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Chirurgo (Saint-Léonard, Oise, 1843 - Parigi 1913). Fu tra i primi e più abili operatori dell'ernia e ideò un metodo di plastica; riformò la tecnica di cura delle fratture, riducendo il tempo di immobilizzazione; [...] scrisse sulla febbre traumatica, sulla trapanazione del cranio, sulla chirurgia antisettica ...
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Intervento chirurgico di contenzione avente lo scopo di mantenere a contatto segmenti scheletrici interrotti nella loro continuità, fino alla formazione e alla consolidazione del callo osseo. È eseguita [...] nelle fratture, nelle osteotomie, nelle pseudoartrosi, nei distacchi epifisari. Si pratica con fili, nastri, chiodi, viti, grappe, placche o bulloni di speciali metalli (acciaio inossidabile, titanio, vitallio, vanadio), con innesti auto-, omo-, o ...
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Chirurgo (Bellême, Orne, 1857 - Parigi 1929). Fu prof. aggregato all'univ. di Parigi e membro dell'Accademia medica. Pioniere della chirurgia renale e dei grossi vasi, del trattamento cruento delle fratture, [...] precursore nella chirurgia della tubercolosi polmonare, fu anche il primo a praticare l'anestesia spinale. Fu inoltre presidente delle conferenze chirurgiche interalleate durante la prima guerra mondiale ...
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Chirurgia ortopedica
Oreste Moreschini
Andrea Palmesi
Simone Pelle
Piero Piciocco
La pratica dell’ortopedia risale a epoche molto lontane. I primi dispositivi ortopedici, tra i quali una tavola di [...] non si avrà dunque produzione di callo osseo, e una terapia conservativa non potrebbe quindi garantire stabilità della frattura patologica.
Di più difficile inquadramento è l’indicazione al trattamento chirurgico per i malati con lesioni ripetitive a ...
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frattura
s. f. [dal lat. fractura, der. di fractus, part. pass. di frangĕre «rompere»]. – 1. Il prodursi di una soluzione di continuità in un corpo, rottura. In partic.: a. In chirurgia, rottura di un osso provocata generalmente da un trauma,...
fratturare
v. tr. [der. di frattura]. – Spezzare, produrre una frattura; si dice quasi esclusivam. delle ossa: la ruota gli fratturò la gamba; è caduto e si è fratturato un braccio. Nell’intr. pron., riportare una o più fratture: nell’incidente,...