Anatomia
La regione posteriore del torace, che confina in alto con la nuca, in basso con la regione lombare, ai lati con le regioni costale e scapolare. La regione del d. descrive una leggera curva a convessità [...] dai processi spinosi. La forma normale del d. si modifica nelle affezioni della colonna vertebrale: tubercolosi, rachitismo, fratture ecc. D. della sella turcica Formazione anatomica di grande importanza in semeiotica radiologica del cranio; la sua ...
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Processo infiammatorio a carico del tessuto osseo di natura microbica, micotica, parassitaria o tossica. O. deformante Affezione cronica dello scheletro (detta anche osteopatia deformante, osteopatia iperplastica, [...] colpito e irradiantisi lungo i tronchi nervosi vicini. Le ossa si ispessiscono, poi si deformano e possono andare incontro a fratture spontanee. Il decorso dell’o. deformante è lentissimo e le deformazioni ossee si accentuano in genere con lenta ma ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Medicina, chirurgia e farmacologia
Nancy G. Siraisi
Giovanna Ferrari
Piero Morpurgo
Jean-Noël Biraben
Medicina, chirurgia e farmacologia [...] (per via perineale) e di ernia (sia con taglienti sia con cauteri). Nell'ultimo libro sono trattate le ferite e le fratture degli arti inferiori, con il relativo corredo di cure per ascessi, fistole e cancri.
L'uso del cauterio è frequente ma non ...
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In medicina, il processo con il quale una raccolta liquida (trasudatizia o essudatizia) formatasi in una cavità organica (cavo peritoneale, pleurico, articolare) o patologica (nello spessore dei tessuti) [...] di sutura viene progressivamente dissolto, per lisi. R. del callo osseo Nel processo di guarigione delle fratture, la progressiva consunzione della parte superflua del callo osseo, divenuta esuberante rispetto alle necessità funzionali dell’osso ...
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Chirurgo (Bologna 1477 - ivi 1552). Insegnò ed esercitò la chirurgia a Bologna; fu quindi chiamato a Roma da Giulio III e come chirurgo militare delle truppe pontificie partecipò all'assedio di Parma e [...] postumo dal fratello, a Bologna) riguarda la chirurgia di guerra; in esso trattò diffusamente delle ferite d'arma da fuoco, descrivendo anche un tipo di pinze per l'estrazione dei proiettili e un metodo di fasciatura solida per le fratture ossee. ...
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Malattie su base genetica che causano alterazioni dello sviluppo epifisometafisario. Sul piano anatomopatologico le lesioni presenti riguardano sia la morfogenesi, sia l’accrescimento delle ossa lunghe, [...] è una forma congenita della malattia, letale entro i primi mesi di vita, che comporta gravi deformità ossee e molteplici fratture. Questa patologia, ereditata come autosomica dominante, ha una frequenza di 1/20.000 individui. Nella OI di tipo II la ...
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Rara osteopatia sistemica, ereditaria a carattere recessivo, caratterizzata da sclerosi dell’endostio in conseguenza della quale le ossa acquistano la densità del marmo e allo stesso tempo un’abnorme fragilità. [...] della trabecolatura e del canale midollare. La fragilità ossea si manifesta con l’estrema facilità con cui insorgono fratture spontanee o in conseguenza di traumi di minima entità. L’anemia è secondaria all’alterazione del midollo atrofizzato ...
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Osso impari mediano simmetrico, rudimento nell’Uomo della coda dei Mammiferi. Ha forma triangolare e risulta dalla fusione di 4-5 vertebre ( vertebre coccigee o caudali), profondamente modificate nella [...] prima della loro distribuzione periferica.
Coccigodinia Dolore avvertito in corrispondenza del c.; è dovuto a cause varie, come fratture del c., affezioni degli organi pelvici, in particolare dell’utero e annessi. Può anche avere il carattere di ...
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scoliosi Deviazione della colonna vertebrale a concavità laterale, cui può associarsi una deviazione a concavità anteriore (cifosi) e la rotazione delle vertebre sul loro asse: quest’ultima, a sua volta, [...] lo più da mancanza o da alterato sviluppo di una metà laterale di una vertebra; b) s. osteogene, da alterazioni (osteomalacia, fratture ecc.) localizzate asimmetricamente a una o più vertebre; c) s. artrogene, per es. da artrosi; d) s. da alterazioni ...
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Annegamento
Giancarlo Urbinati
L'annegamento è una forma di asfissia acuta da causa esterna meccanica (v. asfissia), in cui la soppressione dell'atmosfera respirabile è determinata dalla ostruzione [...] per traumi, sia diretti (per es. per urto del capo sul fondo, dopo un tuffo) sia indiretti (per es. fratture da contraccolpo della colonna vertebrale o della base cranica, per caduta, rispettivamente, sulle natiche e sui piedi), per sincopi cardiache ...
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frattura
s. f. [dal lat. fractura, der. di fractus, part. pass. di frangĕre «rompere»]. – 1. Il prodursi di una soluzione di continuità in un corpo, rottura. In partic.: a. In chirurgia, rottura di un osso provocata generalmente da un trauma,...
fratturare
v. tr. [der. di frattura]. – Spezzare, produrre una frattura; si dice quasi esclusivam. delle ossa: la ruota gli fratturò la gamba; è caduto e si è fratturato un braccio. Nell’intr. pron., riportare una o più fratture: nell’incidente,...