D'APOLITO, Nicola
Vincenzo Busacchi
Nacque a Cagnano Varano (Foggia) il 19 marzo 1815 da Francescantonio, medico, e da Bartolomea Curatolo, ultimo di nove figli. Alla sua nascita, i genitori, secondi [...] del 27 genn. 1838 dell'Accademia medica chirurgica di Napoli il D. illustrava un apparecchio di concezione personale per le fratture del collo del femore: il metodo, che rappresentava un perfezionamento di quelli allora in uso dei quali riassumeva i ...
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BERTOLOTTI, Pellegrino
Alessandro Simili
Nacque a Parma nel 1430; esperto nell'arte farmaceutica, ma soprattutto chirurgo di gran nome, esercitò in varie città d'Italia, a Venezia, Parma, Piacenza, [...] Putti, in Archivio italiano di chirurgia, XXXIII [1933], pp. 609-641) del suo metodo di cura per le ferite e fratture del cranio, consistente nella applicazione di un unguento.
Anche il fratello Francesco, nato a Parma nel 1420, era famoso per curare ...
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GERIN, Cesare
Giuseppe Armocida
Nato a Trieste il 6 ott. 1906 da Gioacchino e da Mercede Valle, studiò medicina e chirurgia nell'Università di Bologna conseguendovi la laurea a pieni voti e con la lode [...] ; Trauma ed artritismo apofisario delrachide. Descrizione di un caso e considerazioni generali, ibid., pp. 1456-1466; Età delle fratture, in Atti del XIII Congresso italiano di radiologia medica, Bari… 1938. Correlazioni, Bari 1940, pp. 209-223. Nel ...
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ARGELLATA, Pietro (Largellata, de La Cerlata, Di Argelata, Argelata, Arelata, de La Gerlata, d'Argelata)
Mario Crespi
Nato nella terra di Argelato, nel Bolognese, da Azzolino, anchegli medico, conseguì [...] , divisi ciascuno in numerosi trattati, e questi in capitoli, nei quali l'A. trattò del flemmone, delle ulceri, delle fratture del cranio, delle emie, delle ferite, delle verruche, della scabbia, esponendone etiologia e semeiotica con la perizia e la ...
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GHIGI, Callisto
Stefano Arieti
Nacque a Bologna, da Raffaele e da Maria Boriani, il 21 marzo 1904, e nell'ateneo della sua città studiò medicina e chirurgia. Durante gli anni del corso fu allievo interno [...] di movimento, XVI [1931], pp. 499-530, in coll. con A. Morelli; Contributo sperimentale allo studio delle fratture di Shepherd, ibid., XVII [1932], pp. 177-184). Eseguì interessanti osservazioni morfologiche improntate a evidenti finalità cliniche a ...
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GRITTI, Rocco
Giuseppe Armocida
Nacque il 17 dic. 1827 a Rota Dentro, frazione di Rota d'Imagna, nel Bergamasco, da Faustino e da Lucia Manzoni. Rimasto orfano di entrambi i genitori in età infantile, [...] all'età disette anni, in Annali universali di medicina e chirurgia, 1880, vol. CCLII, pp. 478-493; Sulla cura delle fratture del collo e dei condili dell'omero mediante l'apparecchioa trazione con pesi, in Archivio ed atti della Società italiana di ...
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BORGOGNONI, Teodorico
Antonio Alecci
Figlio di Ugo, nacque a Lucca nel 1205. Ultimo di quattro fratelli, seguì nel 124 il padre a Bologna. Molto probabilmente in giovane età entrò nell'Ordine dei domenicani, [...] imbevuta in esso le ferite, usando poi una semplice fasciatura. Ricusò l'uso di complicati apparecchi per la riduzione di fratture e lussazioni; si interessò della cura di lesioni del cranio, conobbe il cancro della mammella, le fistole gengivali e l ...
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GUIDI, Guido
Cesare Preti
Nacque il 10 febbr. 1509 a Firenze, primo figlio di Giuliano di Bartolomeo, medico, appartenente a una famiglia di piccola nobiltà originaria di Anterigoli nel Mugello inurbatasi [...] sulle ossa e sui bendaggi, i trattati sui bendaggi di Sorano e di Oribasio, il trattato di Sorano sui segni delle fratture, nonché scritti di Eliodoro e altri, tutti in greco. Forse da considerarsi come la fonte maggiore e più attendibile delle ...
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ATTI, Giuseppe
Mario Crespi
Nato a Bologna il 1° febbr. 1753, da Matteo e Anna Sanuti, si dedicò dapprima agli studi di filosofia, avendo maestro Giuseppe Vogli, poi a quelli di medicina, sotto la guida [...] varici asportandole, consegui la guarigione del rinofima con la decorticazione, considerò utilissime le macchine nella riduzione delle fratture delle ossa lunghe.
Ricordiamo tra i suoi scritti: Sopra l'apparecchio laterale colla descrizione di nuovi ...
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CODIVILLA, Alessandro
Mario Randelli
Nacque a Bologna il 21 marzo 1861, in una famiglia di modeste condizioni economiche, da Enrico, impiegato presso il locale Monte di pietà, e da Anna Degli Esposti [...] pp. 1167-1181), affermava: "Ritengo che la trazione col chiodo non potrà diventare un metodo comune di cura delle fratture recenti, ma resterà sempre un metodo di eccezione". Il procedimento fu ripreso nel 1907 dal chirurgo bernese F. Steinmann, che ...
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frattura
s. f. [dal lat. fractura, der. di fractus, part. pass. di frangĕre «rompere»]. – 1. Il prodursi di una soluzione di continuità in un corpo, rottura. In partic.: a. In chirurgia, rottura di un osso provocata generalmente da un trauma,...
fratturare
v. tr. [der. di frattura]. – Spezzare, produrre una frattura; si dice quasi esclusivam. delle ossa: la ruota gli fratturò la gamba; è caduto e si è fratturato un braccio. Nell’intr. pron., riportare una o più fratture: nell’incidente,...