CISERI, Antonio
Ettore Spalletti
Nacque a Ronco sopra Ascona, in Canton Ticino, il 25 ottobre del 1821, da Giovanni Francesco e da Caterina Materni. Nel 1833 egli si trasferì a Firenze, condottovi dal [...] " già ben presenti nella fase finale del lavoro al Martirio dei Maccabei: luci e ombre molto nette, dall'intonazione fredda e lucida, colori spesso giocati su toni neutri con improvvise accensioni di bianchi o di rossi, un disegno sempre più ...
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Angio
J. Mallet
Angiò (lat. Andegavus, Andegava urbs, territorium Andegavum, terminus Andecavus, Andecava; franc. Anjou)
Antica contea e regione storica della Francia occidentale, tra le montagne centrali [...] dei gesti, la scultura del coro è aquitana. I capitelli del falso transetto mostrano invece sistematicamente un'interpretazione locale e fredda del corinzio romano.
Sia le chiese di Saint-Florent di Saumur e di Saint-Florent-le-Vieil, edifici a tre ...
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Vedi CALCIDESI, Vasi dell'anno: 1959 - 1994
CALCIDESI, Vasi
L. Banti
Il nome indica un gruppo di vasi, per ora circa trecento, dei quali è incerto il luogo di produzione; deriva dalle iscrizioni in [...] n. 202 della Bibliothèque Nationale. L'Eracle e Gerione della faccia principale è ripetuto sull'anfora B 155, ma la lotta è fredda, fiacca e confusa; le tre teste di Gerione, a croce, sono ridicole e la dignitosa Atena è diventata una buona donnetta ...
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CROSATO, Giovanni Battista
Francesca D'Arcais
Figlio di Giacomo, nacque a Venezia nel 1686.
Poche e scarse le notizie sulla sua attività giovanile, che si presume si sia svolta a Venezia. Nel 1729 (Fiocco, [...] ove è raffigurato il Carro di Fetonte e ai lati in controluce Le parti del mondo, a colori caldi che staccano sul tono freddo dell'insieme.
Di questi anni dovrebbe essere anche il soffitto di palazzo Da Mosto (Chiappini di Sorio, 1975) in cui le ...
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DORIGNY, Louis (Ludovico)
Francesca D'Arcais
Nacque dal pittore Michel e da Giovanna Angelica Vouet, figlia di Simon Vouet, a Parigi il 14 giugno 1654; fu fratello del pittore Nicolas. La sua prima educazione [...] e sfilizzata, e allo stesso tempo mostra nel D. una decisa preferenza per tinte chiare, distese in compatte campiture, ma fredde e prive di luce, che caratterizzano la sua pittura a partire dai primi anni del nuovo secolo, con esiti di raffinato ...
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CITTADINI, Pier Francesco, detto il Milanese o il Franceschino
Giovanna Grandi
Nacque nell'anno 1616 (secondo lo Zani nel 1613) a Milano, donde l'appellativo che gli venne nei suoi successivi soggiorni [...] del pittore è rivolto ai velluti e alle sete dei petali, delle foglie, alle loro ombre sottili, alle luci bianche e fredde delle corolle. Di questo periodo (1650 c.) sono forse le quattro tele con Figure sacre racchiuse in ghirlande di fiori (Modena ...
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Stato federale dell’Europa centrale; si estende nella parte NE del sistema alpino e confina con Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Slovenia, Italia, Svizzera, Liechtenstein e Germania.
Il territorio [...] masse d’aria, ancora umide, provenienti dall’Atlantico (specie d’estate e nelle regioni occidentali) e di quelle, fredde e asciutte, che l’anticiclone siberiano spinge verso O durante la stagione invernale, e che accentuano la continentalità del ...
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FOTOGRAFIA (XV, p. 782; App. II, 1, p. 963)
Aldo FRACCAROLI
La caratteristica più notevole nel campo della f. in questi ultimi anni consiste nell'orientamento verso un automatismo sempre più spinto, [...] identica a quella solare. Per contro, le pellicole a colori esigono speciali filtri se usate con luce diversa (troppo "fredda" o troppo "calda") da quella per cui sono tarate.
Molto diffusi e perfezionati i proiettori di diapositive, nei quali ...
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Vedi PALAZZO dell'anno: 1963 - 1996
PALAZZO
A. Giuliano
A. Bisi
A. Bisi
A. Bisi
A. Giuliano
A. Giuliano
A. Tamburello
L. Lanciotti
Il nome Palatium indicava a Roma uno dei sette colli sui quali [...] il carattere di intimità e di raffinatezza di questa residenza, in accordo allo spirito amarniano, rispetto alla fredda sontuosità dei p. precedentemente descritti.. Raffinatezza tanto più notevole se si considera uno degli ultimi p. egiziani ...
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Vedi TEBE Ftie dell'anno: 1966 - 1973
TEBE Ftie (Nea Anchialos) (v. vol. vii, pp. 657 ss.)
P. H. Lazaridis
Fiorente cittadina costiera di 3500 abitanti dell'eparchia di Volos, nel nòmos di Magnesia. [...] , dall'altra perché è collegata, nella Basilica A, al battistero, alla fonte e allo skeuophyiakèion, dove trasportava acqua calda e fredda.
Case: rovine di case sono state scoperte ad una distanza di 50 m a N della Basilica A. Sono costituite da ...
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freddare
v. tr. [der. di freddo] (io fréddo, ecc.). – 1. Far diventare freddo (si dice soprattutto di cibi, bevande o altra materia che prima sia stata sul fuoco): f. il brodo, il caffè, una miscela. Usi fig.: f. l’entusiasmo, f. un ambiente,...
freddo
fréddo agg. e s. m. [lat. frīgĭdus (cfr. frigido), lat. tardo *frĭgĭdus, prob. per influenza di rĭgĭdus]. – 1. agg. a. Genericamente, di corpo che è a temperatura inferiore a quella circostante; o di corpo o di ambiente che dà la sensazione...