MARATTI, Faustina
Serena Veneziani
Unica figlia del pittore marchigiano Carlo, nacque a Roma nel 1679 da una relazione dell'artista con la popolana Francesca Gommi. Fu riconosciuta come figlia legittima [...] in parte da Salza (pp. 79 s.) che, pur qualificandola come "culta e precisa rimatrice", nel contempo la definisce "fredda petrarchista". In ogni caso, larga parte della critica è concorde nel ritenere maggiormente validi e riusciti, più che i ...
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CEI, Francesco
Claudio Mutini
Le scarse notizie biografiche di questo rimatore fiorentino si devono alle diligenti ricerche di G. Volpi, il benemerito studioso del Pulci, il quale raccolse da varie [...] del C. tutto il repertorio della sorpresa letteraria: giochi di parole, metafore, parallelismi, e questa esibizione, talvolta fredda e immotivata di espedienti artificiosi, degrada il componimento alla misura dell'enigma, reso più impenetrabile dal ...
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Hepburn, Audrey
Francesco Costa
Nome d'arte di Edda van Heemstra Hepburn-Ruston, attrice teatrale e cinematografica, nata a Bruxelles il 4 maggio 1929, da padre inglese e madre neerlandese, e morta [...] a farsi dirigere da Wyler in How to steal a million (1966; Come rubare un milione di dollari), ma la critica rimase fredda. Rifiutato un film di Alfred Hitchcock, preferì apparire in Two for the road (1966; Due per la strada), ancora di Donen, in ...
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FAVILLI, Giovanni
Massimo Aloisi
Nacque il 6 giugno 1901, da Giuseppe e da Elena Bacchiola, a Greve (ora Greve in Chianti, prov. di Firenze) e si laureò in medicina e chirurgia a Firenze nel 1924. Avviatosi [...] le radici in quasi tutte le parti del mondo e che rispondeva a molte esigenze poste dal periodo della cosiddetta guerra fredda. Diresse anche il locale Circolo di cultura.
Appartenne a molte società scientifiche italiane e straniere e fu socio, prima ...
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PAGGI, Mario
Luca Polese Remaggi
PAGGI, Mario. – Nacque a Murlo, in provincia di Siena, il 10 febbraio 1902, figlio di Edoardo, medico condotto di origini ebraiche, e da Ines Sadun.
Compì gli studi [...] essenziale dal punto di vista sia concettuale sia organizzativo. Alla fine del 1947, con l’intensificazione della guerra fredda in Italia, la prospettiva della terza forza lasciò però il posto all’aggregazione pragmatica dei laici intorno ad Alcide ...
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CABACIO RALLO, Manilio
Manoussos Manoussacas
Nacque a Sparta verso il 1447, figlio unico di Tommasa Boccali e di Demetrio Cavakis Raul, noto copista di manoscritti greci, amico di Gemisto Pletone e [...] asclepiadeo. Lo scrittore maneggia alla perfezione la lingua e la metrica latina, la sua ispirazione poetica però è piuttosto fredda e artificiosa. Le poesie d'amore sembrano un'esercitazione letteraria; anche i versi nostalgici scritti per la patria ...
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Anna Zafesova
Vladimir III di Russia
Putin, il nuovo zar russo, si appresta a governare per altri dodici anni. Tra brogli elettorali, corruzione e feroce repressione delle proteste dei manifestanti. Lo [...] con passamontagna colorati, e non solo per difendersi dal freddo pungente dell’inverno russo. Formato da una decina di Putin il neozar, 2008.
■ Edward Lucas, La nuova Guerra fredda. Il putinismo e le minacce per l’Occidente, 2009.
■ Francesca ...
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Kieślowski, Krzysztof
Serafino Murri
Regista e sceneggiatore polacco, nato a Varsavia il 27 giugno 1941 e morto ivi il 13 marzo 1996. Rivelatosi all'attenzione internazionale grazie al monumentale film [...] verità nascoste dal marito in vita. Trois couleurs: blanc descrive la lacerazione tra Est e Ovest dopo la guerra fredda, e la volgarità del dio denaro, nel crudele rapporto tra un parrucchiere polacco impotente (Zbigniew Zamachowski) e la moglie ...
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DALL'AQUILA, Andrea
M. Elisa Avagnina
Nacque a Trento in data imprecisata, probabilmente poco oltre la metà del secolo XVI. Conterraneo e lontano parente di A. Vittoria, le notizie che di lui si conoscono [...] sembra aver giovato la lunga frequentazione del grande maestro. In lui la lezione vittoriesca, pedissequamente seguita, scade a fredda imitazione di schemi compositivi del tutto svuotati dell'alta tensione plastica ed emotiva che anima le opere del ...
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Stroheim, Erich von (propr. Stroheim, Erich Oswald)
Grazia Paganelli
Regista, sceneggiatore e attore cinematografico austriaco, naturalizzato statunitense, nato a Vienna il 22 settembre 1885 e morto [...] ) di Billy Wilder, e definendo nell'immaginario cinematografico un modello recitativo dai caratteri di glacialità, fredda e maniacale ossessione, perversa ambiguità e barocca cerimonialità, inconfondibile come la sua opera di regista.
Bibliografia ...
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freddare
v. tr. [der. di freddo] (io fréddo, ecc.). – 1. Far diventare freddo (si dice soprattutto di cibi, bevande o altra materia che prima sia stata sul fuoco): f. il brodo, il caffè, una miscela. Usi fig.: f. l’entusiasmo, f. un ambiente,...
freddo
fréddo agg. e s. m. [lat. frīgĭdus (cfr. frigido), lat. tardo *frĭgĭdus, prob. per influenza di rĭgĭdus]. – 1. agg. a. Genericamente, di corpo che è a temperatura inferiore a quella circostante; o di corpo o di ambiente che dà la sensazione...