CAPRA, Orazio Claudio
Franco Barbieri
Nato a Vicenza nel 1723 da Gaetano e da Teresa Sale, è detto, dall'amico concittadino Arnaldo Arnaldi Tornieri, "angelo di costumi e letterato di merito" (Rumor, [...] ben poco di realizzato. Nel palazzo di sua proprietà, in piazzetta S. Stefano, gli è attribuita per accettata tradizione la fredda ed asciutta facciata, eseguita in luogo della più brillante proposta formulata a suo tempo (1736) da F. Muttoni con la ...
Leggi Tutto
Pittore francese (Montauban 1780 - Parigi 1867). Direttore dell'Accademia di Francia a Roma (1834-41), esercitò, anche attraverso il suo frequentatissimo studio, una profonda influenza sulla pittura francese [...] ed elemento passionale e, anche se il disegno fu il fattore predominante nelldi I., questa tuttavia non fu mai fredda o accademica. Sensibile a taluni aspetti della cultura preromantica, accanto ai temi desunti dalla tradizione classica e mitologica ...
Leggi Tutto
Architetto (Capiatone, Rota d'Imagna, 1744 - Pietroburgo 1817). In tempo neoclassico Q. fu il maggiore interprete del Palladio; non cercò in lui il pittorico, germe sviluppato dal barocco, bensì l'armonia [...] , medievale e bizantino per istinto, accettò la legge classica affermata con tanto slancio da Q.; ma era una classicità non fredda e archeologica, come quella per lo più imbalsamata dalla moda contemporanea, ma fatta viva e sincera in quanto aveva le ...
Leggi Tutto
Terme
Anna Laura Palazzo
Il termine latino thermae, plurale derivato del greco θερμαί (πηγαί), "(sorgenti) calde", nell'antichità stava a indicare l'insieme degli edifici in cui era possibile fare bagni [...] caldi o freddi, e ai quali erano di frequente annessi palestre e altri ambienti; in seguito è passato a definire lo stabilimento attiguo al mondo greco la consuetudine di lavacri in acqua fredda in locali realizzati nei ginnasi e in altri edifici ...
Leggi Tutto
CASTELLANO, Giuseppe
Mario Rotili
Nato probabilmente prima del 1660 a Napoli, fu qui pittore di una certa notorietà, anche se di lui Bernardo De Dominici (Vite de' pittori, scultori ed architetti napoletani, [...] . fu essenzialmente un giordanesco. Sebbene di quando in quando tentasse di temperarne la foga, scadendo peraltro in una fredda maniera, egli rimase legato fino alla fine alla movimentata visione del Giordano, nella quale, del resto, anche attraverso ...
Leggi Tutto
COSTANTINO da Monopoli
Clara Gelao
Scarse le notizie biografiche su C., forlivese di origine (come attesta un documento del 1504, in D'Elia, 1963), monopolitano di adozione. Nella cittadina pugliese [...] l'ambiente emiliano-romagnolo (B. Carrari, gli Zaganelli, ecc.), con un fare spesso duro e legnoso e una gamma cromatica fredda e cinerea animata talvolta da toni vivaci e stridenti (come nella Pietà).
Fonti e Bibl.: F. Glianes, Historia et miracoli ...
Leggi Tutto
URSS
Ferruccio Nano
Giuseppe Mureddu
Adriano Guerra
*
Adriano Guerra
*
Adriano Guerra
Marco Mancini
Nicoletta Marcialis
Maria Rosa Mezzi
Viktor Misiano
Ada Francesca Marcianò
Nicola Balata
Stefania [...] ; S. Aprymov con Son vo sne, "Un sogno nel sogno", 1993; B. Iskakov e B. Kalimbetov con Poslednie choloda, "Gli ultimi freddi", 1993), turkmeni (A. Kakabaev con Syn, "Il figlio", 1990, e con Rajskaja ptica, "L'uccello del paradiso", 1991; B. Mamedov ...
Leggi Tutto
Pittore, nato a Castelmassa (Rovigo) il 4 agosto 1930. Compiuti gli studi a Novara e a Milano, nel 1952 si trasferisce a Bruxelles ove frequenta l'Académie Royale des Beaux Arts; nel 1956 consegue il diploma [...] nella cadenza chiaroscurale della superficie, ribadisce l'importanza di un codice pittorico e di un fare diretto contro la fredda programmazione. Vedi tav. f. t.
Bibl.: G. Dorfles, E. Battisti, Castellani, Galleria La Polena, Genova 1964; G. Celant ...
Leggi Tutto
INDIA, Bernardino
Alessandro Serafini
Nacque nel 1528 a Verona, in contrada S. Silvestro, da Cristoforo di Mandello da Gazzo e Dorotea India. Nel 1545 la madre, rimasta vedova, si sposò di nuovo; l'I. [...] La Conversione, ricca di citazioni da Gian Battista Zelotti e dal Parmigianino, è forse la sua pittura sacra più fredda, e comunque, nella genericità e nell'astrattezza dei volti, influì sulle scelte stilistiche di Felice Brusasorci e Pasquale Ottino ...
Leggi Tutto
CERBARA, Giovanni Battista
Silvana De Caro Balbi
Incisore in pietre dure e cammei, nacque a Roma il 18 ag. 1748 da Pietro Paolo, romano, e da Rosa Rinaldi di Velletri. Fu battezzato il 21 dello stesso [...] . CXXVI, 9). Tra i suoi lavori più noti è un grande intaglio rappresentante Ercole che lega il toro cretese, opera fredda e calligrafica, il cui stile risente della influenza del Thorvaldsen, presso il quale il C. ebbe occasione di lavorare. Tra le ...
Leggi Tutto
freddare
v. tr. [der. di freddo] (io fréddo, ecc.). – 1. Far diventare freddo (si dice soprattutto di cibi, bevande o altra materia che prima sia stata sul fuoco): f. il brodo, il caffè, una miscela. Usi fig.: f. l’entusiasmo, f. un ambiente,...
freddo
fréddo agg. e s. m. [lat. frīgĭdus (cfr. frigido), lat. tardo *frĭgĭdus, prob. per influenza di rĭgĭdus]. – 1. agg. a. Genericamente, di corpo che è a temperatura inferiore a quella circostante; o di corpo o di ambiente che dà la sensazione...