CASTIGLIONI, Niccolò
Alfonso Alberti
Niccolò Castiglioni fu Compositore dalle caratteristiche del tutto atipiche; il suo singolarissimo mondo di immagini e il linguaggio musicale privo di pregiudizi [...] di quel luogo che Castiglioni più di ogni altro amò: la montagna. Ma anche da un punto di vista simbolico: freddo come limpidezza, chiarezza della visione, condizione in cui la verità delle cose sembra più vicina. E come purezza: «Purificami con ...
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Nacque a Roma il 7 gennaio del 1943, primogenito di Irma Ravenna Battistella (figlia di Gino Ravenna, intellettuale futurista e dannunziano) e di Giacinto, discendente da un’antica famiglia di origine [...] a correzioni ambientali: è evidente che in un certo clima il secco si associa invariabilmente al caldo e l’umido al freddo» (ibid., p. 72).
Il secondo libro pubblicato da Cardona nel 1985 fu dedicato alla «visione linguistica del mondo», alla ...
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CUTOLO, Teodoro
Michele Fatica
Nato a Napoli il 4 genn. 1862 da Carlo e da Antonietta Giannone, si formò nell'azienda paterna, una società di rappresentanza di prodotti agricoli e industriali con sede [...] , due società: la prima, nel dicembre 1917, Birra Carbone, ghiaccio, magazzini, frigoriferi, con l'intento di associare all'industria del freddo un prodotto in grande espansione come la birra (Boll. uff. d. soc. per azioni, XXXVI [1918], I, 2, pp. 10 ...
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BORINI, Leandro
Cesare De Michelis
Nacque a Padova il 5 ott. 1697 e visse in patria fino alla morte avvenuta il 24 sett. 1783. Il 16 nov. 1748 fu investito del titolo di conte dall'imperatrice Maria [...] e inedite, furono raccolte in un volume postumo (Venezia 1791).
Il Toldo asserisce che il B. fu "scrittore compassato e freddo, ripetitore insipido d'antiche storielle". Di parere in parte diverso è il Filosa che gli riconosce una "vena naturale di ...
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RICASOLI RUCELLAI, Orazio
Federica Favino
– Nacque a Firenze il 23 aprile 1604 da Giovan Battista di Giuliano (morto nel 1620) e da Virginia di Orazio Rucellai e di Dianora della Casa (sorella di [...] atomi calorifici, quelli frigorifici, Ricasoli si pronunciò a favore della concezione platonica, ripresa da Galileo, secondo cui il freddo (inteso come corpo e non come qualità) sia una pura privazione di calore. Adduceva come ragioni probanti gli ...
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BELGRADO, Iacopo
Vincenzo Cappelletti
Nacque ad Udine, da nobile famiglia friulana, il 16 nov. 1704. Compiuti i primi studi di lettere greche e latine a Padova, entrò nella Compagnia di Gesù il 16 nov. [...] , e forza, e moto", mentre in noi acquistano "quasi infinite nature, e forme di luce e di suono, di calore e, di freddo, di dolce e d'amaro" (pp. 5 s.). Il B. muove da un'affermazione fisiologica, la quale trova largo riscontro nell'anatomia del ...
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ARIOSTO, Orazio
Gualtiero Todini
Nacque a Ferrara il 1° nov. 1555, da Giulio, nipote "ex fratre" di Ludovico. Ben poco sappiamo della sua giovinezza: da una lettera del Tasso allo Scalabrino apprendiamo [...] avversari del suo poema. Comunque i rapporti tra i due non migliorarono sensibilmente (prova ne sia l'atteggiamento nel complesso freddo e distaccato dell'A. nel periodo delle più aspre polemiche sulla Liberata), ma nel Tasso non si estinse mai il ...
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CANAL, Giacomo
Achille Olivieri
Nacque a Venezia da Bernardo. Dopo un incarico "supra Levante" il 30 agosto del 1489, il 19 genn. 1491 è "iudex Curie examinatorum" (analogo incarico ricoprirà il 1º [...] del 3 genn. 1530 a savio di Terraferma, e il modello di azione che questa comporterà, a far uscire il C. dal freddo meccanismo politico e inserirlo in temi e problemi di più ampio respiro, e precisare la sua figura culturale e religiosa.
Era, d ...
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CHIMINELLO, Vincenzo
Stefano Ramazzotti
Nato a Marostica (Vicenza) il 30 giugno 1741 da Bartolomeo e da Elena Toaldo, frequentò fino a diciannove anni il collegio del paese natale, dove studiò grammatica, [...] restringe le molecole d'aria e ne accresce il peso specifico e quindi la variazione notturna è minore. Lo stesso freddo produce nell'aria una maggiore coesione e quindi un ritardo al moto; per cui accadrà che le colonne atmosferiche occidentali ...
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COSTANTINI, Toldo
Vera Lettere
Nacque a Serravalle (oggi Vittorio Veneto prov. di Treviso) nel 1576, come si deduce dal ritratto posto nell'edizione del 1648 del suo poema in cui si legge "anno aetatis [...] . Ma Cupido si vendica di questo disinteresse e gli infigge un dardo nel petto mentre colpisce con un altro dardo "impiombato a freddo" il cuore di Brenta, una ragazza che non vuole saperne di lui. Il finale è facilmente intuibile: la fanciulla, per ...
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freddo
fréddo agg. e s. m. [lat. frīgĭdus (cfr. frigido), lat. tardo *frĭgĭdus, prob. per influenza di rĭgĭdus]. – 1. agg. a. Genericamente, di corpo che è a temperatura inferiore a quella circostante; o di corpo o di ambiente che dà la sensazione...
freddare
v. tr. [der. di freddo] (io fréddo, ecc.). – 1. Far diventare freddo (si dice soprattutto di cibi, bevande o altra materia che prima sia stata sul fuoco): f. il brodo, il caffè, una miscela. Usi fig.: f. l’entusiasmo, f. un ambiente,...