SCHIANO, Mario
Stefano Zenni
SCHIANO, Mario. – Nacque a Napoli il 20 luglio 1933 da Michele, bancario, e da Anna Faccioli del Pozzo, casalinga.
Da bambino Mario contrasse la poliomielite, che lo costrinse [...] Guaccero, uno dei padri della musica elettronica in Italia, forse il solo esponente della Nuova Musica italiana aperto al dialogo con il freejazz: con lui produsse nel 1977 l’eccellente album De Dé (stampato in sole 60 copie, ma poi uscito in CD nel ...
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NANNI, Giancarlo
Annamaria Corea
– Nacque a Rodi il 27 maggio 1941, terzogenito di Carlo e Penelope Tusgioglu, nata in Turchia da genitori greci.
Il bisnonno paterno era stato un attore bolognese. Nel [...] e diplomatosi in tecnica aeronautica nel 1963, Nanni fu assunto dall’Alitalia come steward. Intanto, si avvicinò al freejazz, suonando la cornetta, e soprattutto si dedicò alla pittura, affiliandosi principalmente alla scuola di Mario Schifano e Cy ...
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Komeda, Krzyszstof
Ermanno Comuzio
Nome d'arte di Krzysztof Trzcinski, pianista, compositore e arrangiatore polacco, nato a Poznań il 27 aprile 1931 e morto a Varsavia il 23 aprile 1969. Dedicatosi [...] della 'nuova onda' polacca) troncata da una morte prematura. Il jazz fu per K. un modo per esprimere la sua sete di avvale di interventi semi-improvvisati e ottiene risultati connaturati al freejazz, tanto che è stato defini-to come "una prolungata ...
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Comolli, Jean-Louis
Luca Mazzei
Critico cinematografico, teorico del cinema e regista francese, nato ad Algeri il 30 agosto 1941. Dal 1962 al 1978 è stato uno dei più importanti e attivi redattori della [...] trasferì a Parigi. Attivo anche come studioso di musica jazz, è stato redattore di "Jazz magazine" e coautore insieme a Ph. Carles di Freejazz/ Black power (1971; trad. it. 1973) e Dictionnaire du jazz (1994). A partire dal 1965 è stato insegnante ...
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post-digitale
s. m. e agg. Fase che segue l’affermarsi dell’informatica; successivo al digitale, alla rappresentazione digitale.
• [Mike] Cooper ha attraversato da professionista, con curiosità e umiltà [...] quarant’anni di musica: dal blues revival inglese al freejazz, dall’improvvisazione radicale all’elettronica, dal folk europeo a quello delle isole del Pacifico (è uno specialista delle tecniche «slide»), suonando accanto ai più grandi esponenti di ...
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JAZZ MESSENGERS
Antonio Lanza
Complesso statunitense di musica jazz diretto dal batterista Art Blakey (1912-1990). Nato nel 1947 come The Seventeen Messengers, poi ridotto a otto elementi e denominato [...] 's delight, Three blind mice, Caravan, Ugetsu, Free for all, Kyoto e, con Morgan in luogo di . Blakey, in Coda, 1980; F. Paudras, A. Blakey: le message, in Jazz Hot, 1980; J. Goldberg, Jazz masters of the 50's, New York 1983; C. Stern, A. Blakey, in ...
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Free cinema
Emanuela Martini
Movimento cinematografico nato in Inghilterra intorno alla metà degli anni Cinquanta. Autori di punta e ideatori ne furono Lindsay Anderson, Karel Reisz e Tony Richardson, [...] vita, com'è vissuta, oggi, in questo paese. Un jazz club nell'area settentrionale di Londra; la strada principale della confezione culturale ben riuscita" (in Walker 1974; trad. it. in Free Cinema e dintorni, 1991, p. XIV). Ma dietro la 'confezione ...
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Il complesso delle attività artistiche, tecniche, industriali che concorrono alla realizzazione di spettacoli cinematografici (film) e anche l’insieme di questi, come opera complessiva, in quanto concreta [...] , nell’autunno del 1927, dal film americano Il cantante di jazz, diretto da un regista di scarsa notorietà, A. Crosland, Rohmer.
Contemporaneo alla nouvelle vague francese è il movimento del free c. inglese (parallelo a quello degli ‘arrabbiati’ in ...
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Il nome A. ricorda quello del navigatore fiorentino Amerigo Vespucci, che esplorò le coste dell’A. Meridionale; proposto dal cosmografo M. Waldseemüller, apparve per la prima volta nel 1507 in un opuscolo [...] , specie dall’entrata in vigore del NAFTA (North American Free Trade Agreement) fra i tre paesi (1994).
Il decollo anni 1920, un fenomeno musicale dalle ripercussioni inesauribili come il jazz.
Per quanto concerne l’A. Centrale e Meridionale, le ...
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Il dilemma vero/falso
Con il termine documentario si intende, nell'uso comune, un film, di qualsiasi lunghezza, girato senza esplicite finalità di finzione, senza una sceneggiatura che pianifichi le riprese, [...] su sé stessa. In Gran Bretagna, sotto l'etichetta Free Cinema, si riallacciarono a questa tendenza ex critici come L a commento e musica; già più 'puro' è Appunti per un film sul jazz (1965, mm) di G. Amico. Intanto, sia in televisione sia al cinema ...
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free jazz
‹frìi ǧä∫› locuz. ingl. (propr. «jazz libero»), usata in ital. come s. m. – Stile di jazz, sorto negli Stati Uniti d’America tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio dei Sessanta, caratterizzato dalla ricerca di un’estrema libertà...
jazz
‹ǧä∫› (in origine jass) s. ingl. [voce gergale di etimo incerto], usato in ital. al masch. – 1. Genere di musica sorto all’inizio del sec. 20° negli Stati Uniti d’America dall’incontro fra la sensibilità musicale della comunità negro-americana...