Musica
Alvise Vidolin
Serena Facci
Vincenzo Perna
Giovanni Giurati
Serena Facci
Giovanni Giuriati
(XXIV, p. 124; App. II, ii, p. 372; III, ii, p. 186; IV, ii, p. 541; V, iii, p. 597)
L'evoluzione [...] dell'atonalità) e G. Russell (elaboratore della teoria del jazz modale, primo contributo jazz alla teoria musicale generale).
Considerando i fermenti del decennio precedente, il freejazz degli anni Sessanta non appare dunque totalmente nuovo. Anche ...
Leggi Tutto
MINGUS, Charles
Antonio Lanza
Contrabbassista, pianista e compositore statunitense di jazz, nato a Nogales (Arizona) il 22 aprile 1922, morto a Cuernavaca (Messico) il 5 gennaio 1979. Cresciuto a Los [...] R.J. Wibraham, C. Mingus: a biography and discography, Londra 1967; G. Cane, Canto nero. Il freejazz degli anni Sessanta, Vicenza 1973; A. Polillo, Jazz. La vicenda e i protagonisti della musica afro-americana, ivi 1975; F. Tenot, C. Mingus, in AA ...
Leggi Tutto
Chitarrista e compositore statunitense di rock, nato a Baltimora il 21 dicembre 1940, morto a Los Angeles il 4 dicembre 1993. Fondò il suo primo complesso, The Blackouts, alla fine degli anni Cinquanta, [...] novità stilistiche e tematiche: spunti orchestrali e canzoni ambigue ed eccentriche, e una seconda parte più marcatamente influenzata dal freejazz e dalla musica contemporanea, cui seguirono, col suo gruppo, Weasels ripped my flesh (1969) e Chunga's ...
Leggi Tutto
Sassofonista, compositore e drammaturgo statunitense (n. Fort Lauderdale 1937). Durante gli studi universitari scrisse la prima di una serie di opere teatrali ispirate alla ricerca di una nuova identità [...] contralto, ma passò al tenore dopo aver ascoltato J. Coltrane, suo primo ispiratore. Generato dalla temperie creativa del freejazz, il suo stile va inteso però come una riflessione d'avanguardia su tutti gli archetipi della musica afroamericana, dal ...
Leggi Tutto
Arte e uso di comporre versi all’improvviso, senza preparazione e meditazione, o di comporre musica nell’atto stesso di eseguirla. È detta i. l’opera stessa, letteraria o musicale che si compone improvvisando. [...] intesa come vera e propria composizione estemporanea, però, si può parlare, a rigore, solo in relazione al free-jazz che rifiutava l’adozione di qualsiasi riferimento armonico o ritmico predeterminato, recuperando al contempo alla pratica jazzistica ...
Leggi Tutto
Haden, Charlie. – Contrabbassista statunitense (Shenandoah, Iowa, 1937 – Los Angeles 2014). Cresciuto in una famiglia di musicisti, H. è noto per essere stato uno degli inventori del freejazz, genere [...] . Brecker. I sodalizi più importanti sono stati quelli con il sassofonista O. Coleman, che toccò il vertice con l’album The Shape of Jazz to Come (1959), e con K. Jarrett, con cui insieme al batterista P. Motian ha creato il famoso trio e poi insieme ...
Leggi Tutto
Sassofonista di jazz statunitense (Fort Worth 1930- New York 2015). Autodidatta, incise il suo primo album nel 1958, ma la piena affermazione giunse solo nei primi anni Sessanta, allorché fu considerato [...] più importante innovatore della musica afroamericana dopo C. Parker. Il suo stile, designato con le locuzioni freejazz o free music, si configurava come composizione istantanea, nella quale assumeva un ruolo rilevante l'interazione tra gli esecutori ...
Leggi Tutto
Pianista e compositore olandese (Kiev 1935 - Amsterdam 2017). Fin dai primi anni Sessanta iniziò la sua collaborazione col batterista olandese Han Bennik in un quartetto che accompagnò E. Dolphy (1964) [...] , 1966). L'anno seguente fondò l'Istant composers pool, in seno al quale il jazz mitteleuropeo maturò una propria variante del freejazz incline all'improvvisazione totale e alla teatralizzazione della performance. Il suo radicalismo post-cageano ...
Leggi Tutto
Wheeler, Kenny. – Musicista canadese (Toronto 1930 – Londra 2014). Trombettista e compositore di musica jazz, ha cominciato a suonare in Canada da quando aveva dodici anni ma è da quando si è trasferito [...] Cinquanta che inizia ad avere notorietà, cominciando a suonare con T. Hayes e R. Scott. Negli anni Sessanta scopre il freejazz e successivamente inizia a suonare con il gruppo di A. Braxton, per poi fondare lo storico trio Azimuth. Nel corso della ...
Leggi Tutto
Pianista e compositore jazz canadese (Montreal 1932 - Stuart, Florida, 2016). Collaboratore di Charlie Parker e Sonny Rollins, può essere considerato il più importante esponente bianco del freejazz. Il [...] suo stile, complessivamente atipico nello svolgimento del jazz moderno, si caratterizza per una grande libertà dai vincoli della forma e della tonalità e per un approccio all'improvvisazione di notevole raffinatezza. Ideale continuatore di Lennie ...
Leggi Tutto
free jazz
‹frìi ǧä∫› locuz. ingl. (propr. «jazz libero»), usata in ital. come s. m. – Stile di jazz, sorto negli Stati Uniti d’America tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio dei Sessanta, caratterizzato dalla ricerca di un’estrema libertà...
jazz
‹ǧä∫› (in origine jass) s. ingl. [voce gergale di etimo incerto], usato in ital. al masch. – 1. Genere di musica sorto all’inizio del sec. 20° negli Stati Uniti d’America dall’incontro fra la sensibilità musicale della comunità negro-americana...