Komeda, Krzyszstof
Ermanno Comuzio
Nome d'arte di Krzysztof Trzcinski, pianista, compositore e arrangiatore polacco, nato a Poznań il 27 aprile 1931 e morto a Varsavia il 23 aprile 1969. Dedicatosi [...] della 'nuova onda' polacca) troncata da una morte prematura. Il jazz fu per K. un modo per esprimere la sua sete di avvale di interventi semi-improvvisati e ottiene risultati connaturati al freejazz, tanto che è stato defini-to come "una prolungata ...
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JAZZ MESSENGERS
Antonio Lanza
Complesso statunitense di musica jazz diretto dal batterista Art Blakey (1912-1990). Nato nel 1947 come The Seventeen Messengers, poi ridotto a otto elementi e denominato [...] 's delight, Three blind mice, Caravan, Ugetsu, Free for all, Kyoto e, con Morgan in luogo di . Blakey, in Coda, 1980; F. Paudras, A. Blakey: le message, in Jazz Hot, 1980; J. Goldberg, Jazz masters of the 50's, New York 1983; C. Stern, A. Blakey, in ...
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Colonna sonora
Ermanno Comuzio
Si può ragionevolmente parlare di c. s. (o traccia, o banda sonora: in inglese sound track o soundtrack, termini diventati d'uso internazionale; in francese band son, [...] una casa di produzione, ma accanto a loro lavoravano anche i free lance, reclutati di volta in volta per un determinato film. ponti, con un uso scanzonato dei suoni, verso il cabaret, il jazz, e il gusto e i modi dell'avanguardia e del Surrealismo. ...
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Chitarrista inglese (n. Kirk Sandall, Yorkshire, 1942). Prima con i migliori esponenti dell'avanguardia britannica e poi negli USA con M. Davis (dal 1969) e altri, elaborò il primo compiuto stile jazz-rock [...] ad altri terzetti (tra cui il John McLaughlin Trio e i Free Spirits); in The Promise (1995) ha ripercorso la sua 05), in cui continuano a mescolarsi elementi di musica indiana con il jazz. Dopo gli album Thieves and poets (2003) e Industrial zen ...
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Sassofonista e compositore afroamericano (n. Chicago 1940). A metà degli anni Sessanta fu tra i fondatori dell'AACM (Association for advancement of creative musicians) e, in collaborazione col trombettista [...] rilettura critica della tradizione jazzistica attraverso l'esperienza free rivitalizzata da nuove tecniche compositive, dal ricorso , ecc.). M. è stato tra i primi, nel jazz d'avanguardia, ad applicare il polistrumentismo (flauto, clarinetto, oboe ...
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Musicista jazz (n. New York 1953). Ispiratosi alla corrente di J. Cage, oltre che al jazz d'avanguardia e alla musica dei cartoni animati (Carl Stalling, Scott Bradley), ha creato una sorta di corrente [...] postmoderna del jazz, che lo ha visto passare da un free totalmente informale e rumoristico a una musica caratterizzata da una spiccata estetica del montaggio, intesa a esaltare il frammentario e l'incongruo in vertiginosi collages interstilistici. ...
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Musicologia
Mario Baroni
Giovanni Giuriati
Antonio Serravezza
Franca Trinchieri Camiz
Definizione, origini e sviluppi istituzionali
di Mario Baroni
In prima approssimazione la m. può essere definita [...] messo a punto, un metodo indifferentemente applicabile a un brano di jazz, a un rāga e a una sinfonia di Mozart; in secondo , Der freie Satz, 2 voll., Wien 1935 (trad. ingl. Free composition, New York 1979).
P. Hindemith, Unterweisung im Tonsatz, 3 ...
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Sport e musica nella storia
Federico Del Sordo
L'incontro di due mondi
L'origine della molteplicità di relazioni fra attività sportive e musica va ricercata in senso generale nel significato che le [...] recenti, con altri generi come la rock-dance, la jazz-dance, e perfino con le cosiddette danze etniche. A questa , ha utilizzato le musiche del duo milanese Sigma Tibet (Free). Nell'advertising di articoli sportivi troviamo però anche generi diversi ...
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Barry, John (propr. Prendergast, Jonathan Barry)
Nicola Campogrande
Compositore inglese, nato a York il 3 novembre 1933. La sua notorietà è legata soprattutto alle musiche di molti film della serie dell'agente [...] cinque Oscar: nel 1967 per la colonna sonora e la migliore canzone di Born free (1966; Nata libera) di James Hill, quindi per le musiche di The studiando il pianoforte, e, dopo aver scoperto il jazz, si dedicò anche alla tromba, per poi frequentare ...
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Dankworth, Johnny (propr. John Philip William)
Marta Tedeschini Lalli
Compositore inglese, nato a Londra il 20 settembre 1927. Artista poliedrico, attivo, oltre che come compositore, anche come clarinettista, [...] di Londra. Negli anni successivi, per poter ascoltare direttamente il jazz a New York, si imbarcò come musicista su una linea nel 1958, su invito di Reisz, esponente di rilievo del Free Cinema, con la colonna sonora per il documentario We are the ...
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free jazz
‹frìi ǧä∫› locuz. ingl. (propr. «jazz libero»), usata in ital. come s. m. – Stile di jazz, sorto negli Stati Uniti d’America tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio dei Sessanta, caratterizzato dalla ricerca di un’estrema libertà...
jazz
‹ǧä∫› (in origine jass) s. ingl. [voce gergale di etimo incerto], usato in ital. al masch. – 1. Genere di musica sorto all’inizio del sec. 20° negli Stati Uniti d’America dall’incontro fra la sensibilità musicale della comunità negro-americana...