ISOCEFALIA
L. Vlad Borrelli
ISOCEFALÌA (ιᾓσος e κεºαληᾒ). − Modo di rappresentare peculiare della scultura e della pittura di età arcaica classica che consiste nel porre le figure di una stessa composizione [...] con mortali: in tal senso essa persiste anche oltre i limiti dell'arte arcaica (ad esempio nel fregio orientale del Partenone, nel fregio del monumento di Lisicrate e in opere imperiali romane). Sotto la spinta di nuove esigenze di astrazione e ...
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TARANTO, Pittore di
L. Banti
Ceramografo corinzio attivo nel Corinzio Arcaico (v. Corinzî, vasi).
L'Amyx gli ha attribuito due tazze a Taranto (MN 20841; MN 52915), dalle quali deriva il nome dato al [...] 1927.4-11.7) e una frammentaria a Corinto (CP 2447 A-C). Il pittore ha movimento e forza. Si ispira ai motivi del fregio animale, ma ha anche scene figurate narrative.
Bibl.: D. A. Amyx, The Medaillon Painter, in Amer. Journ. Arch., LXV, 1961, p. 12 ...
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Vedi XANTHOS dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
XANTHOS (Ξάνϑος, licio Arñna)
P. Demargne
Antica città della Licia, nella vallata principale, quella dello Xanthos o Sirbis, di cui essa controlla lo sbocco [...] datato (430-410) (v. sopra). Il tipo tradizionale del pilastro rimane, ma più slanciato nelle sue proporzioni (altezza del pilastro e del fregio m 5,58 con una larghezza, alla base, di m 1,71 per 1,50). È definito dalla iscrizione greca inclusa nella ...
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ANTENOR ([᾿Α]ντενο[ρ])
L. Banti
1°. - Ceramista attico (?). Su un frammento protoattico, trovato negli scavi dell'acropoli di Atene (Graef, 368 b) appare il nome Antenor, scritto a vernice prima della [...] o un proprietario. È il più antico nome che appaia su un vaso attico e che non si riferisca ai personaggi del fregio figurato (circa 675-650 a. C.).
Sul frammento sono raffigurati due carri con gli aurighi. Appartiene, insieme al frammento n. 368 a ...
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Vedi EROS dell'anno: 1960 - 1960
EROS (῎Ερως, Amor, Cupido)
E. Speier
Per quanto E. sia nominato e raffigurato un numero infinito di volte, è forse, fra tutti gli dèi greci, la figura meno chiaramente [...] a Bonn: H. Speier, in Röm. Mitt., xlvii, 1932, p. 34. Medaglione da Galaxidi: E. Langlotz, Phidiasprobleme, Francoforte s. M. 1947, p. 48. Fregio E del tempio di Atena Nike: C. Blümel, in Jahrbuch, lxv, 1950, p. 160. Vaso al Louvre: C. V. A., iii, t ...
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AURIGA
A. Rumpf
Una persona che guida un cocchio può naturalmente essere rappresentata nell'arte di ogni tempo nel costume che essa usa comunemente. A partire dalla fine dello stile geometrico, infatti, [...] cintura. Fra gli esempî monumentali si potrebbero citare: il grande bronzo di Delfi (intorno al 460 a. C.), il fregio marmoreo del Mausoleo di Alicarnasso e innumerevoli esempî nell'arte minore dal periodo arcaico all'età ellenistica. Vi sono chitoni ...
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Scultore, architetto e fonditore padovano (sec. 15º). La sua educazione padovana è evidente nei molti richiami nelle sue opere a Donatello, ma subì, oltre quello della pittura ferrarese coeva, anche l'influsso [...] Borso d'Este, poi distrutto. Eseguì (1466) due statue in bronzo (S. Giorgio e S. Maurelio) per il duomo e il fregio di stucco nell'anticamera del palazzo Schifanoia a Ferrara (1467). Altre opere gli vengono attribuite, tra cui una Madonna a rilievo ...
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Pittore greco di Eretria, tra i più importanti della fine del 4º sec. a. C., celebrato per la rapidità di esecuzione, i valori cromatici e l'approfondimento psicologico dei personaggi raffigurati, oltre [...] mosaico proveniente dalla casa del Fauno a Pompei, oggi al Museo Nazionale di Napoli. Si attribuisce a F. o alla sua cerchia il fregio della tomba detta di Filippo, ad Ege, eccezionale sintesi pittorica raffigurante una caccia di uomini a cavallo. ...
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TESTA ALZATA, Pittore della (Head-in-air Painter; Maler des geschmeidigen Ebers)
L. Banti
Ceramografo corinzio che deve il nome alle sue caratteristiche figure di animali, che procedono a testa alta, [...] della sua produzione appartiene al terzo venticinquennio (Protocorinzio Tardo). I motivi decorativi dei suoi vasi sono quelli del fregio a figure di animali orientalizzante. Egli è influenzato, quando lavora nella tecnica a figure nere, dal Pittore ...
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Vedi NABATEA, Arte dell'anno: 1963 - 1995
NABATEA, Arte
M. A. Del Chiaro
G. Garbini
1. - Col termine di arte n. si designa la produzione artistica di quella parte della penisola araba e della regione [...] . sém., n. 807).
21. ῾OBEYSHAT (῾bysht), figlio di Taymu (lettura incerta); scultore, attivo a Seia, il cui nome appare in un fregio del tempio; è forse il padre di Kaddu e Ḥūru, 2° (E. Littmann, Nabataean Inscriptions, pp. 83-84; Rép. épigr. sém ...
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fregio
frégio s. m. [lat. mediev. frisium, che è prob. il lat. Phrygium (opus) «lavoro frigio», riferito alle stoffe ricamate in oro originarie della Frigia]. – 1. a. In architettura, zona decorata con andamento prevalentemente orizzontale;...
frega
fréga s. f. [der. di fregare]. – 1. non com. Fregagione; solo al plur.: far le freghe. 2. Fregola, in senso proprio, con riferimento soprattutto ai pesci; fig., ant., desiderio incontenibile, voglia smaniosa: all’arrogante Passò la f....