Araldica
Una delle pezze (➔) dello scudo.
Biologia
B. elettroforetica Zona ristretta su una matrice (carta, gel ecc.), corrispondente a una proteina, a un acido nucleico o a loro costituenti, separata [...]
Nel caso di un canale di comunicazione analogico (cavo coassiale, doppino telefonico ecc.) la b. è determinata dall’intervallo di frequenze entro le quali tale canale è in grado di trasmettere il segnale con la massima fedeltà. Invece, la b. di un ...
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Manufatto di legno, di ferro, di muratura o di cemento armato che serve per assicurare la continuità del corpo stradale o ferroviario nell’attraversamento di un corso d’acqua o di un avvallamento del terreno. [...] e della parte reattiva (Lx o Cx a seconda del tipo di p.) dell’impedenza incognita. Adatto alla misurazione di una frequenza incognita è invece il p. di risonanza (fig. 4F). Quest’ultimo ha 2 elementi reattivi, di tipo inverso, inseriti nello stesso ...
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Composto chimico solforato costituito dall’interazione dei gruppi SH di due molecole di cisteina e conseguente formazione di un ponte disolfuro S–S. Ha formula (
acido di-α-ammino-β-tiolpropionico). [...] Entra nella costituzione di molte proteine. La quantità dei ponti S–S di c. si trova con la massima frequenza nella cheratina, mentre alcune proteine dei Vertebrati ne sembrano del tutto prive, e le proteine globulari, compresi gli enzimi, ne ...
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Energia che si propaga per onde (r. ondulatoria) o per corpuscoli (r. corpuscolare) e anche il fenomeno stesso dell’emissione, dell’irradiamento di tale energia (r. di una sorgente, r. di un’antenna, diagramma [...] rotture a doppio filamento è di 1000-1800 eV. L’interazione tra radicali radioindotti può dare luogo, anche se con bassa frequenza, a legami tra eliche di due molecole distinte, o tra una molecola di DNA e una molecola proteica (cross-link).
Effetti ...
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Biologo russo (n. Kronstadt 1907 - m. 1998). Dal 1948 direttore del reparto siberiano dell'Istituto di citologia e genetica dell'Accademia delle Scienze dell'URSS, nel 1966 fu nominato direttore dell'Istituto [...] dell'Accademia. Fu uno dei primi a occuparsi di genetica evoluzionistica, dal 1930 al 1946, con ricerche sulla frequenza delle mutazioni letali e subletali in diverse popolazioni naturali di Drosophila melanogaster, e sulla struttura genetica delle ...
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Visualizzare il funzionamento del cervello umano
Adina L. Roskies
(Department of Neurology and Neurological Surgery, Washington University School of Medicine, Saint Louis, Missouri, USA)
Steven E. Petersen
(Department [...] con lo stesso contrassegno. Il segnale complesso a variazione temporale che ne risulta viene ricostruito in immagine (segnale a frequenza spaziale) attraverso l'applicazione di una trasformata di Fourier che fa da traduttore fra i segnali nel dominio ...
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VARIABILITÀ (XXXIV, p. 997)
Giuseppe MONTALENTI
Biologia. - È nozione di dominio comune che tutti gli individui appartenenti ad una stessa specie non sono identici. Non lo sono neppure gli individui [...] divide per N). Quando i dati sono classificati, si calcola il quadrato dello scarto dei valori di classe e si moltiplica per la frequenza.
Nella curva di Gauss σ è l'ascissa di quel punto (presa la media come origine) la cui ordinata taglia la curva ...
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regola di Hebb
Modello formale di apprendimento elaborato dallo psicologo americano Donald O. Hebb negli anni Quaranta del secolo scorso, per cui l’apprendimento è spiegabile secondo tre ipotesi, ciascuna [...] sperimentali. La prima ipotesi è che i neuroni corticali rafforzino le loro connessioni quando risultano con frequenza attivi contemporaneamente. Questo principio di apprendimento associativo sembra essere valido per la maggioranza dei neuroni ...
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SCE Sigla di sister chromatid exchange che in citogenetica indica lo scambio di porzioni omologhe di DNA tra i due cromatidi costituenti un cromosoma. Gli SCE vengono rilevati spontaneamente a basse percentuali, [...] delle cellule con sostanze che producono danni al DNA. I mutageni e/o i cancerogeni aumentano infatti la frequenza di SCE secondo una relazione dipendente dalla dose. Questa peculiarità viene sfruttata per una valutazione indicativa dell’azione ...
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campo recettivo
Camillo Padoa Schioppa
Regione dello spazio nella quale deve essere localizzato uno stimolo sensoriale affinché un neurone possa rispondere. I campi recettivi di neuroni del sistema [...] visivo o del corpo, mentre i campi recettivi di neuroni dei sistemi uditivo, olfattivo e gustativo sono definiti dalla frequenza del suono e dalla composizione chimica delle molecole stimolanti.
Nel sistema visivo, i recettori primari sono i coni e ...
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frequenza
frequènza s. f. [dal lat. frequentia]. – 1. L’essere frequente; l’accadere, il ripetersi spesso: paese umido per la f. delle piogge; m’infastidisce la f. delle sue visite; come giustifica la f. delle sue assenze?; c’è un’impressionante...
stroboscopico
stroboscòpico agg. [der. di stroboscopia e stroboscopio] (pl. m. -ci). – Attinente alla stroboscopìa o allo stroboscopio: osservazione s., dispositivo stroboscopico. In partic., disco s., disco rotante dotato di una serie regolare...