schermo Dispositivo, di varia forma, dimensioni e natura, atto a impedire il propagarsi in una certa regione dello spazio di azioni elettriche (s. elettrico) o magnetiche (s. magnetico), di radiazioni [...] una rete metallica (➔ Faraday, Michael). S. di questo tipo sono anche impiegati per campi elettrici alternati di non elevata frequenza, come avviene per la schermatura delle cabine di comando nei laboratori per alte tensioni. L’effetto di s. è dovuto ...
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telemetro
telèmetro [Der. del fr. télémètre, comp. di télé- "tele-" e -mètre "-metro"] [MTR] Strumento per misurare la distanza di un oggetto rispetto all'osservatore. I t. ottici sono basati sulla misurazione [...] e stereoscopico a marche fisse e a marca mobile: v. telemetria ottica. ◆ [ELT] T. a sfasamento, a fasci modulati in frequenza, a fasci modulati in ampiezza, con laser a impulsi a tempo di transito: v. telemetria a radiofrequenza e laser: VI 76 e ...
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Dispositivo elettronico con due soli stati di funzionamento, generalmente impiegante due stadi amplificatori a transistori (generalmente in circuito integrato), accoppiati in modo che l’ingresso di uno [...] e per l’azione che i segnali di entrata hanno sulla commutazione. Il m. bistabile T, normalmente impiegato come divisore di frequenza, cambia il suo stato ogni volta che al suo unico ingresso T viene applicato un impulso di comando (trigger); si può ...
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reazione
reazióne [Der. di reagire, comp. di re- e azione] [LSF] Azione che si contrapp. ad altra azione, lo stesso che retroazione (ingl. feed-back); da questo signif. generale si articolano i signif. [...] vi sia una rigorosa proporzionalità tra le due (in un certo intervallo della grandezza d'ingresso), indipendentemente dalla frequenza dei segnali (come capita negli amplificatori lineari): v. controllo automatico: I 742 c. A seconda che il segnale ...
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fotocellula
Andrea Carobene
Dalla luce all'elettricità
La fotocellula, detta anche cellula fotoelettrica, è un apparecchio elettronico; sfrutta l'effetto fotoelettrico, il fenomeno per cui quando un [...] classica. In particolare, non si riusciva a comprendere perché la produzione di elettroni da parte dei metalli avvenga solo quando la luce ha una frequenza, ossia un numero di oscillazioni, superiori a un certo valore definito. Tale valore, chiamato ...
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C
C 〈ci〉 [Forma maiusc. della lettera c] [ALG] [ANM] C è il simb. del campo dei numeri complessi; Cn 〈ci a ènne〉 è il simb.: (a) dei fibrati vettoriali con n fibre, Cn=C╳...╳C (n volte) (v. fibrati: [...] 545 b. ◆ [MTR] [EMG] Simb. del coulomb. ◆ [FSN] Simb. di coniugazione di carica. ◆ [ELT] Simb. della banda di frequenze da 4 a 8 GHz: v. bande di frequenza: I 335 Tab. 2.1. ◆ [OTT] Nella spettroscopia, simb. della riga di Fraunhofer a 656.3 nm, nel ...
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varactor
varactor 〈vërèktë〉 [s.ingl. Comp. di var(iable) e (re)actor "reattore variabile", usato in it. come s.m.] [ELT] Bipolo passivo che presenta una reattanza capacitiva variabile non linearmente [...] area di giunzione ridotta, diffusa o epitassiale (generalm. a silicio, ma anche ad arseniuro di gallio per le frequenze più elevate), polarizzato inversamente, in cui si sfrutta la sensibile modificazione dello spessore della zona di svuotamento con ...
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Nome generico con cui si indicano vari tipi di sorgenti luminose artificiali, a combustione di materie liquide (olio, grassi, petrolio) o gassose (gas di città, acetilene, metano o gas petroliferi ecc.) [...] luminosa, per quanto si tende a sostituirle con le l. fluorescenti. A causa dell’alimentazione con corrente alternata e della frequenza di questa, non si avvertono più zone luminose e oscure, ma la luce appare uniforme lungo tutto lo sviluppo del ...
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Anatomia e medicina
Robusta membrana muscolare e tendinea che separa nei Mammiferi la cavità toracica da quella addominale. Prende origine dal sistema dei muscoli retti addominali ed è ritenuto di natura [...] abnorme del d., dovuta a cause congenite o traumatiche (fig. 1). Gli organi che più frequentemente si erniano sono, in ordine di frequenza, lo stomaco, il colon, l’ileo, l’omento, il fegato, la milza, il pancreas. I disturbi che ne derivano variano ...
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Biologia
F. binaria Processo di divisione della cellula ‘madre’ nelle due cellule ‘figlie’ di grandezza approssimativamente uguale.
Fisica
Reazione nucleare consistente nel fatto che un nucleo di elevato [...] di f. del 23592U in funzione del numero di massa, si ottiene una distribuzione di masse da 72 a 160, con due massimi di frequenza, entrambi del valore di circa il 6%, attorno a 95 e a 140 (fig. 2).
La f. è accompagnata dall’emissione di neutroni: il ...
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frequenza
frequènza s. f. [dal lat. frequentia]. – 1. L’essere frequente; l’accadere, il ripetersi spesso: paese umido per la f. delle piogge; m’infastidisce la f. delle sue visite; come giustifica la f. delle sue assenze?; c’è un’impressionante...
stroboscopico
stroboscòpico agg. [der. di stroboscopia e stroboscopio] (pl. m. -ci). – Attinente alla stroboscopìa o allo stroboscopio: osservazione s., dispositivo stroboscopico. In partic., disco s., disco rotante dotato di una serie regolare...