La breve primavera della radio locale
Marcello Lorrai
Fino ai primi anni Settanta in Italia la vicenda della radiofonia – così come quella della televisione – è caratterizzata da un regime di monopolio [...] e interattivo, a cura di E. Menduni, Bologna 2002.
Radio, a cura di P. Ortoleva, B. Scaramucci, Milano 2003.
Con una certa frequenza. Trent’anni di radio a Bologna, la città da cui tutto ha avuto inizio, a cura di L. Berardi, S. Ramunno, P. Soglia ...
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neodarwinismo
<-darvi-> s. m. – Teoria, detta anche teoria sintetica dell’evoluzione, che riprende e amplia la teoria darwiniana sulla base delle scoperte compiute in genetica e in biologia molecolare. [...] naturale, che agisce sui geni e sulle loro mutazioni, per cui l’evoluzione può essere considerata come la variazione delle frequenze alleliche dei geni di una popolazione. Formulata tra il 1930 e il 1950, è tuttora la più accreditata teoria sull ...
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TICKER
. Parola di origine inglese, che significa in generale: "contatto intermittente". Particolarmente importante è stato il sistema di ricezione a ticker introdotto in radiotelegrafia da V. Poulsen. [...] coll'antenna della stazione ricevente. Il circuito è sede di oscillazioni la cui frequenza, altissima, è assai lontana dal campo delle frequenze percepibili dal nostro orecchio. Ma le interruzioni periodiche di tali oscillazioni, prodotte dal ...
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Apprendimento dinamico della memoria di lavoro: una realizzazione elettronica
Daniel J. Amit
(Racah Institute of Physics, Hebrew University Gerusalemme, Israele - Istituto Nazionale di Fisica Nucleare [...] paesaggio con le proprietà appena descritte. Ciascun neurone può trovarsi in due soli stati (+1, -1), corrispondenti ad alta e bassa frequenza di emissione. Una rete di N neuroni di questo tipo può avere 2N stati differenti, e lo spazio sul quale il ...
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banda larga
locuz. sost. f. – Nelle comunicazioni, l’invio e la ricezione di dati in simultanea sullo stesso supporto fisico (cavo in rame o fibra ottica) con un sistema che permette di aumentare l’effettiva [...] con tecnologia xDSL, in quanto con tale sistema i segnali voce e dati vengono trasmessi e ricevuti su frequenze differenti, pur condividendo il supporto. Nonostante nell’accezione comune l'espressione sia associata all’utilizzo della fibra ottica ...
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Hansch, Theodor Wolfang
Hänsch, Theodor Wolfang. – Fisico tedesco (n. Heidelberg 1941). Professore alla Stanford University dal 1975 al 1986 e dal 1986 direttore del Max-Planck institut per l’ottica [...] L. Schawlow ha utilizzato per la prima volta la radiazione laser per il raffreddamento di atomi mediante due fasci laser di frequenza più bassa di quella di risonanza e con direzioni di propagazione opposte: se l'atomo si muove per es. verso destra ...
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eterodinaggio
eterodinàggio [Der. del fr. hétérodynage, da hétérodyne "eterodina"] [ELT] [OTT] Tecnica di rivelazione di segnali oppure di conversione della frequenza di essi, consistente nel fare interferire [...] segnale di interesse con quello di una sorgente locale di segnali di frequenza nota (eterodina), in modo da ottenere un terzo segnale la cui frequenza è pari alla differenza (oppure alla somma) tra le frequenze dei due segnali primari: → eterodina. ...
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S
S 〈èsse〉 [Forma maiusc. della lettera s] [ASF] Simb. di un tipo spettrale di stelle, suddiviso in 10 sottotipi da S0 a S9, costituente una diramazione della sequenza principale; vi appartengono stelle [...] Simb. dell'elemento chimico zolfo (dal nome lat. Sulphur di questo). ◆ [ELT] Simb. di una delle bande di frequenze delle microonde, da 2 a 4 GHz: v. bande di frequenze: I 335 Tab. 2.1. ◆ [FSN] (a) Simb. del numero quantico di stranezza. (b) Simb. del ...
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hertziano
hertziano 〈herziano〉 [agg. Der. del cognome di H.R. Hertz] [ELT] Dipolo h.: nella radiotecnica, l'antenna a dipolo in mezz'onda, derivata dal-l'oscillatore usato da H.R. Hertz nelle sue esperienze [...] (a) le onde elettromagnetiche generate artificialmente che sono usate nei sistemi di radiocomunicazione, e quindi, attualmente, nel campo di frequenze sino a qualche centinaio di GHz; (b) generic., lo stesso che onde radio, anche di origine naturale. ...
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Informatica umanistica
Giovanni Adamo
Tullio Gregory
Parte introduttiva
di Giovanni Adamo
L'espressione informatica umanistica è stata coniata all'inizio degli anni Novanta sul modello di locuzioni [...] de la recherche scientifique, Paris 1979.
G.Th. Guilbaud, Fréquences et probabilités, in U. Berni Canani et al., L'analisi delle frequenze. Problemi di lessicologia, a cura di M. Fattori, M. Bianchi, Roma 1982, pp. 39-61.
D'A.S. Avalle, I canzonieri ...
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frequenza
frequènza s. f. [dal lat. frequentia]. – 1. L’essere frequente; l’accadere, il ripetersi spesso: paese umido per la f. delle piogge; m’infastidisce la f. delle sue visite; come giustifica la f. delle sue assenze?; c’è un’impressionante...
selettivita
selettività s. f. [der. di selettivo, sul modello dell’ingl. selectivity]. – 1. La proprietà di una sostanza, di un fenomeno, di un apparecchio o di un dispositivo, di essere selettivo: l’assorbimento della luce da parte dei corpi...