conversione
conversióne [Der. del lat. conversio -onis, da convertere "trasformare" e quindi "mutamento, trasformazione"] [ELT] C. da analogico a digitale: trasformazione di un segnale analogico, cioè [...] . sopra: C. in un reattore nucleare a fissione; (b) [MTR] v. sopra: C. di unità di misura. ◆ [ELT] Analizzatore a c. di frequenza: v. analisi spettrale di segnali: I 149 a. ◆ Efficienza di c.: (a) [FPL] v. confinamento inerziale: I 704 f; (b) [FSD] v ...
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spettro
spèttro [Der. del lat. spectrum "visione, fantasma"] [LSF] (a) Nel suo signif. originario, derivante dagli esperimenti di I. Newton sulla dispersione prismatica della luce solare, la figura luminosa [...] v. sistemi ottici: V 312 d. ◆ [ACS] S. sonoro: (a) lo s. acustico (v. sopra) di un suono; (b) il campo delle frequenze di onde longitudinali nell'aria da 16 a 20 000 Hz che, convenz., danno luogo a sensazioni uditive in un orecchio normale. ◆ [ASF] S ...
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Chebyshev Pafnutij L'vovic
Chebyshev (o Chebishev o Tchebyschef) 〈chibishòf〉 Pafnutij L'vovic [STF] (Okatovo 1821 - Pietroburgo 1894) Prof. di analisi matematica nell'univ. di Pietroburgo (1847). ◆ Disuguaglianza [...] che approssima la risposta del filtro; la fig. mostra la curva di attenuazione di un tale filtro, del tipo passa-basso (ft è la frequenza di taglio). ◆ [ANM] Nodi di Ch.: gli zeri dei polinomi di Ch. (v. oltre) Tn(x), dati dalla formula xr=cos[(2r-1 ...
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medio
mèdio [agg. Der. del lat. medius "che sta nel mezzo"] [LSF] Relativ. a una grandezza capace di assumere valori differenti nel tempo o nello spazio o in relazione a variabili condizioni ambientali [...] ELT] Onde m.: onde radio con lunghezza d'onda tra 100 e 1000 m (onde ettometriche) e con frequenza tra 300 kHz e 3 MHz (banda MF): v. bande di frequenze: I 335 Tab. 2.1. ◆ [ALG] [ANM] Punto m.: il punto di un segmento equidistante dagli estremi, cioè ...
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Lamb Willis Eugene
Lamb 〈lèm〉 Willis Eugene [STF] (n. Los Angeles 1913) Prof. di fisica nella Columbia Univ. (1948), e poi nelle univ. di Stanford (1951), Oxford (1956) e Yale (1962); ebbe il premio [...] in tale modo che lo stato 22S₁ risulta più alto di quello 22P₁ per un ammontare di energia (²4 10-6 eV), corrispondente alla frequenza di 1.057 77 GHz ± 0.1 MHz, che prende il nome di spostamento di L. (ingl. L. shift: v. oltre). Un esperimento ...
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convertitore
Augusto Di Napoli
Dispositivo per la trasformazione dell’energia elettrica mediante componenti allo stato solido che permette il passaggio della corrente in un solo senso. Tali dispositivi, [...] variare con continuità il valore medio della tensione continua in uscita dal convertitore. Tali convertitori lavorano con frequenze di interruzione elevate e generano in uscita una tensione unidirezionale. Possono essere del tipo buck converter ...
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oscillatore
oscillatóre [Der. del lat. oscillatio -onis, dal part. pass. oscillatus di oscillare, a sua volta da oscillum, dim. di os "volto", dischetto di legno o di terracotta con l'immagine di un [...] ₀)]. Il punto risulta animato da un moto oscillatorio permanente, movendosi con continuità tra due posizioni estreme, di ascissa X e -X rispettiv., con una frequenza f e un periodo T dati dalle relazioni: f=1/T=ω/(2π)=(k/m)1/2/(2π). È il caso dell'o ...
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parassita
parassita [agg. e s.m. Der. del lat. parasita, dal gr. parásitos "vicino al cibo", epiteto di addetti al culto che, pur non avendo una chiara funzione attiva nel rito sacrificatorio, partecipavano [...] in genere assai piccole, le grandezze p. reattive (capacità e induttanza) pongono un serio limite al campo di frequenze nel quale i dispositivi possono essere utilizzati; le resistenze p., poi, influiscono negativamente, quali cause dissipatrici, sul ...
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radiodiffusione
radiodiffusióne [Comp. di radio- nel signif. c e diffusione] [ELT] Trasmissione di programmi radiofonici (r. radiofonica) e televisivi (r. radiotelevisiva) effettuata da apposite stazioni [...] a lunga e lunghissima distanza (anche intercontinentali), con modeste potenze (anche di decine di W); opera in vari intervalli di frequenze e precis., per quanto riguarda le stazioni europee: da 3950 a 4000 kHz (gamma dei 75 m), da 5950 a 6200 ...
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luce
luce [Der. del lat. lux lucis "luce", affine al gr. leykós "brillante, bianco"] [OTT] Per lungo tempo, all'incirca sino al 1600, il termine lux indicò la sensazione prodotta nell'occhio dall'ente [...] , cioè danno luogo a una medesima sensazione cromatica) oppure non monocromatica, o policromatica (frequenze diverse, sensazioni cromatiche diverse fuse insieme, in partic. potendo dare luogo alla sensazione del bianco); (b) non coerente (le fasi ...
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frequenza
frequènza s. f. [dal lat. frequentia]. – 1. L’essere frequente; l’accadere, il ripetersi spesso: paese umido per la f. delle piogge; m’infastidisce la f. delle sue visite; come giustifica la f. delle sue assenze?; c’è un’impressionante...
selettivita
selettività s. f. [der. di selettivo, sul modello dell’ingl. selectivity]. – 1. La proprietà di una sostanza, di un fenomeno, di un apparecchio o di un dispositivo, di essere selettivo: l’assorbimento della luce da parte dei corpi...