In fisica, vibrazione longitudinale di un mezzo elastico della stessa natura delle vibrazioni sonore, ma la cui frequenza è minore del limite inferiore del campo delle frequenze acustiche, cioè all’incirca [...] minore di 16 Hz. Gli i. non vengono percepiti dall’orecchio; si originano, generalmente, in seguito a bruschi sommovimenti d’aria; per es. in seguito a un’esplosione. Permettono la localizzazione spazio-temporale ...
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Araldica
Una delle pezze (➔) dello scudo.
Biologia
B. elettroforetica Zona ristretta su una matrice (carta, gel ecc.), corrispondente a una proteina, a un acido nucleico o a loro costituenti, separata [...]
Nel caso di un canale di comunicazione analogico (cavo coassiale, doppino telefonico ecc.) la b. è determinata dall’intervallo di frequenze entro le quali tale canale è in grado di trasmettere il segnale con la massima fedeltà. Invece, la b. di un ...
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Holzer Alfred
Holzer 〈hòlzër〉 Alfred [STF] (n. Vienna 1923, nat. SUA) Ricercatore fisico in vari laboratori di ricerca. ◆ [MCC] Metodo di H.: serve per calcolare le frequenze e le configurazioni dei [...] modi di vibrazione torsionali di un mezzo elastico; in esso si assume un modello a ruote flessibili libere e si dà un impulso a una ruota qualunque, calcolando in conseguenza i moti e le torsioni delle ...
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bifonico
bifònico [agg. (pl.m. -ci) Comp. di bi- e fonico] [ACS] [ELT] Di sistema registratore o riproduttore di suoni a due canali, uno dei quali destinato, per es., alle basse frequenze, l'altro alle [...] alte frequenze. ...
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formante
formante [agg. Part. pres. di formare, der. di forma] [FME] Nell'acustica fisiologica, per il sistema uditivo sono, nel caso di stimoli periodici, i valori delle frequenze per le quali lo spettro [...] di potenza del segnale assume valori massimi: v. acustica medica: I 35 b ...
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VIBRAZIONI
Giulio Krall
. Problemi attuali di meccanica tecnica delle vibrazioni riguardano l'aerotecnica, le costruzioni navali, le costruzioni dei ponti, delle macchine, ecc. Per le premesse v. oscillazioni [...] amp;out;t corrispondente a w nel vuoto, si trae per la frequenza variata σ*ρ. la relazione approssimata,
i valori di & 1 è fermo in mezzeria
La velocità vk che in essi figura è legata alla frequenza σ : 2 π (il periodo è quindi π = 2 π : σ) dalla ...
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Telstar
Telstar 〈tèlstaa〉 [Comp. degli ingl. tel(ecommunication) "telecomunicazione" e star "stella"] [ELT] [GFS] Denomin. di una serie di satelliti artificiali terrestri statunitensi ripetitori attivi [...] per telecomunicazioni con frequenze radio di qualche GHz, messi in orbita dalla NASA per conto della American Telephone and Telegraph Company dal 1962. ...
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resistore
resistóre [Der. dell'ingl. resistor "resistore", dal lat. resistere "resistere"] [ELT] [EMG] Bipolo la cui resistenza, di valore noto, prevale nettamente sulla reattanza, almeno nel campo delle [...] frequenze a cui, implicitamente o esplicitamente, ci si riferisce; nella tecnica è talora detto, non propr., resistenza, che invece è la grandezza elettrica che lo caratterizza (v. corrente elettrica stazionaria: I 785 d): r. a filo, a impasto di ...
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Dispositivo che permette di modificare determinate componenti o caratteristiche di un segnale sonoro, luminoso o elettrico.
Apparecchiatura attraverso la quale si fa passare un fluido allo scopo di trattenere [...] König o risonatori a cavità (➔ risonatore), che fanno pervenire all’orecchio, rinforzata, la sola onda che ha una frequenza pari alla loro frequenza di risonanza; il tubo di Quincke (➔ Quincke, G.H.), che è in sostanza un interferometro acustico che ...
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Sigla di molecular amplification by stimulated emission of radiation, che indica un amplificatore di segnali elettromagnetici ad altissima frequenza, basato sull’emissione stimolata di energia elettromagnetica [...] totale della molecola mede;sima. La quantità hνmn è l’energia associata al quanto di radiazione, o fotone di frequenza νmn; la precedente relazione si può interpretare dicendo che la molecola, inizialmente al livello energetico Em, assorbe il fotone ...
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frequenza
frequènza s. f. [dal lat. frequentia]. – 1. L’essere frequente; l’accadere, il ripetersi spesso: paese umido per la f. delle piogge; m’infastidisce la f. delle sue visite; come giustifica la f. delle sue assenze?; c’è un’impressionante...
selettivita
selettività s. f. [der. di selettivo, sul modello dell’ingl. selectivity]. – 1. La proprietà di una sostanza, di un fenomeno, di un apparecchio o di un dispositivo, di essere selettivo: l’assorbimento della luce da parte dei corpi...