Comportamento innato proprio di una specie animale, che si svolge secondo una determinata sequenza temporale ed è sempre rivolto a una precisa finalità. L’i. provoca negli animali e nell’uomo risposte [...] nell’i. di subordinazione.
Nella psicanalisi gli i. sono stati oggetto di importanti, se pur controverse, ricerche da parte di S. Freud, che ha indicato nell’i. di vita (eros) e nell’i. di morte (thanatos) i due poli energetici della vita psichica ...
Leggi Tutto
Fisiologo e medico austriaco (Vienna 1842 - ivi 1925). Attivo nell'Istituto di fisiologia diretto da E. W. Brücke, coltivò parallelamente alla ricerca la clinica e la pratica professionale, rifiutando [...] psichico dei fenomeni isterici, il caso clinico di Anna O. e il capitolo di considerazioni teoriche. L'isteria, collegata dal Freud con i processi di difesa e di rimozione, era invece assimilata dal B. a uno stato ipnoide della psiche, ovvero alla ...
Leggi Tutto
Saggista e storico delle religioni statunitense (White Plains, New York, 1904 - Honolulu, Hawaii, 1987). Dopo aver studiato Letteratura inglese e medievale presso la Columbia University, tra il 1927 e [...] il 1929 ha completato la sua formazione in Europa (Parigi e Monaco); qui è entrato in contatto con i lavori di S. Freud e C. G. Jung, che gli hanno permesso di tracciare interessanti connessioni tra mitologia e psicologia. Rientrato negli Stati Uniti ...
Leggi Tutto
Scrittrice tedesca (Pietroburgo 1861 - Gottinga 1937). Figlia di un generale, di origine francese, al servizio dello zar, si stabilì giovane in Occidente, dove, colta e sensibile alle novità della cultura, [...] su entrambi con partecipe penetrazione (F. Nietzsche in seinen Werken, 1894; R. M. Rilke, 1928). Dal 1911 frequentò Freud (Mein Dank an Freud, 1931). Nel 1887 aveva sposato l'orientalista Fr. C. Andreas. Tra gli altri suoi scritti: Im Kampf um Gott ...
Leggi Tutto
Pseudonimo del drammaturgo inglese Peter Patterson (n. Newcastle-upon-Tyne 1932). Autore di commedie naturalistiche, erede delle idee sulla funzione sociale del teatro propugnate da J. Littlewood, T. si [...] al fondo nostalgico dell'ordine passato e timoroso del progresso. Tra i molti titoli ricordiamo: A night to make the angels weep (1964); Fuzz (1969); But Fred, Freud is dead (1972); The most cheerful man (1973); Family ties (1977); Strippers (1985). ...
Leggi Tutto
Poeta inglese (n. Loughton, Essex, 1913 - m. 1991). Nel suo esordio, Thirty preliminary poems (1933), prese parte all'orientamento di Dylan Thomas; poi cercò di esprimere lo stato di crisi del mondo moderno, [...] , a un simbolismo sessuale (Colamiterror, 1937; Lament and triumph, 1940). Anche in successive raccolte è riconoscibile l'influsso di Freud (Eros in dogma, 1944); si ricordano: News of the world (1950); The true confession of George Barker (1950); A ...
Leggi Tutto
Regista teatrale francese (Buenos Aires 1942 - Levallois-Perret 2013). Ha iniziato la sua carriera a Parigi dirigendo Le labyrinthe di F. Arrabal (1966). La sua fama è legata al Grand magic circus, gruppo [...] 1968 che si è imposto anche a livello internazionale con suggestivi spettacoli legati al mondo del circo (Zartan, 1969; Goodbye, mister Freud, 1974; Les 1001 nuits, 1978, di cui S. è stato anche autore, in collab. con altri). Nell'ambito del teatro ...
Leggi Tutto
Pseudonimo dello scrittore tedesco Emil Cohn (Breslavia 1881 - Ascona 1948). Tentò da giovane la lirica, il romanzo, il teatro, ma raggiunse la fama col volume polemico Wagner oder die Entzauberten (1913). [...] romanzate: Napoleone (1925), Bismarck (1926), Lincoln (1930), Mussolinis Gespräche (1932), Roosevelt (1938), Stalin (1945), Der entzauberte Freud (1946), ecc., in cui le azioni dei grandi uomini sono in genere interpretate come risultanze di processi ...
Leggi Tutto
Feticcio
Enrico Comba e Salomon Resnik
Il termine feticcio (dal portoghese feitiço, "artificiale", a sua volta derivato del latino facticius, "fabbricato, costruito", e dunque anche "falso, finto") [...] di un fatto o di un'esperienza da ricordare e venerare; in tal senso appare legato al lutto e alla commemorazione.
Freud (1927) collegò il fenomeno a un'esperienza arcaica o infantile. Il bambino, per la sua vulnerabilità psichica, ha bisogno di ...
Leggi Tutto
Psichiatra, psicologo e storico della cultura (Kesswyl 1875 - Küsnacht, Zurigo, 1961). Laureatosi in medicina a Basilea nel 1900, passò al nosocomio psichiatrico zurighese Burghölzli per proseguire gli [...] in forma definitiva al congresso internazionale di Monaco, l'anno successivo. Per J. il concetto di "libido", usato da Freud per denotare l'elemento dinamico o energetico della psiche in circostanze tra le più varie e polimorfe, doveva essere inteso ...
Leggi Tutto
freudiano
〈froid-〉 agg. – 1. a. Appartenente o relativo al medico austriaco Sigmund Freud (1856-1939), fondatore della psicanalisi, e alle sue dottrine: gli scritti f.; l’interpretazione f. dei sogni; le teorie f. dell’inconscio, degli istinti...
psicanalisi
psicanàliṡi (o psicoanàliṡi) s. f. [dal ted. Psychoanalyse, comp. di psycho- «psico-» e Analyse «analisi», termine coniato da S. Freud nel 1896. Per coerenza con il criterio costantemente seguito in quest’opera, registriamo e definiamo...