Ciò che rimane di un tutto, cui è stata tolta oppure è venuta meno una parte. matematica Nell’aritmetica elementare, il r. della divisione di un numero a per un numero b (a, b, interi positivi) è il numero [...] e σ le rispettive somme, si ha σ = σn+a1+… +an. psicologia In psicanalisi, r. diurni, espressione usata da S. Freud nella Interpretazione dei sogni a denotare quei contenuti della veglia che compaiono all’interno del sogno o delle associazioni libere ...
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Geologia
Lo spostamento verso il mare della linea di costa. Questo fenomeno (opposto a quello della trasgressione) può verificarsi durante condizioni di stazionarietà o di sollevamento relativo del livello [...] ’oggetto, allo sviluppo della libido o a quello dell’io. Il concetto di r. è stato inizialmente proposto da S. Freud nell’interpretazione dei sogni, in un triplice senso: r. topica, nel senso dello schema dell’apparato psichico (conscio, preconscio ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] mito (G.F. Creuzer, J.J. Görres, J.J. Bachofen) e nell’antropologia simbolica di M. Douglas, nella psicanalisi di S. Freud e nella teoria degli archetipi di C.G. Jung. Né va dimenticato E. Cassirer, la cui Filosofia delle forme simboliche (1923-29 ...
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Matematica
In algebra moderna, si chiama i. in un anello A un particolare tipo di sottoanello I di A tale che il prodotto ai di un qualsiasi elemento a di A per un qualsiasi elemento i di I sia ancora [...] del complesso edipico. Idealizzazione è il processo per cui un oggetto «viene amplificato e psichicamente elevato» (S. Freud). L’identificazione con gli oggetti idealizzati, in particolare i genitori, influisce sulla costruzione dei modelli ideali. L ...
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L’attività e l’operazione di rappresentare con figure, segni e simboli sensibili, o con processi vari, anche non materiali, oggetti o aspetti della realtà, fatti e valori astratti, e quanto viene così [...] » in locuzioni come r. delirante, r. ossessiva ecc. R. superiore Concetto introdotto da H. Liepmann per spiegare alcune modalità del coordinamento del pensiero.
Freud con il termine r. indica un’attività psichica cui viene contrapposto l’affetto. ...
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famiglia
Antropologia
Istituzione fondamentale in ogni società umana, attraverso la quale la società stessa si riproduce e perpetua, sia sul piano biologico, sia su quello culturale. Le funzioni proprie [...] misura inversamente proporzionale allo sviluppo degli altri istituti sociali, fino alla forma coniugale finale.
Nel pensiero di S. Freud (Totem und Tabu, 1913), influenzato anch’esso dall’idea evoluzionistica di uno stadio poliginico primordiale, le ...
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Esercizio singolo o collettivo a cui si dedicano bambini o adulti, per passatempo, svago, ricreazione, o con lo scopo di sviluppare l’ingegno o le forze fisiche. Anche, pratica consistente in una competizione [...] abitudini utili, ma tendenti a estinguersi se non esercitate nell’attività ludica (H. Carr). Secondo la ‘teoria catartica’ (S. Freud, A. Adler) il g. avrebbe la funzione di liberare l’individuo da tendenze o istinti incompatibili con le esigenze ...
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Metodo
GGerard Radnitzky
di Gerard Radnitzky
Metodo
sommario: 1. Introduzione. 2. Concetto e definizione di procedimento metodico, metodo e metodologia. a) Distinzione tra i vari livelli. b) Definizione [...] è convinto di aver usate. In questo caso sussiste la possibilità di un errore o di un'illusione; ad esempio Freud riteneva di applicare i metodi propri delle scienze naturali, mentre in realtà adoperava metodi in larga misura ermeneutici. I casi ...
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Razionalità
Jon Elster
Introduzione
Il concetto di razionalità è, assieme a quello di giustizia sociale, uno dei concetti normativi fondamentali impiegati nelle scienze sociali. Intuitivamente, essere [...] vi è quella freudiana dell'inconscio e quella della dissonanza cognitiva proposta da Leon Festinger. Se la teoria di Freud resta controversa, quella di Festinger ha avuto delle conferme sperimentali. La premessa di fondo di tale teoria è che ...
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freudiano
〈froid-〉 agg. – 1. a. Appartenente o relativo al medico austriaco Sigmund Freud (1856-1939), fondatore della psicanalisi, e alle sue dottrine: gli scritti f.; l’interpretazione f. dei sogni; le teorie f. dell’inconscio, degli istinti...
psicanalisi
psicanàliṡi (o psicoanàliṡi) s. f. [dal ted. Psychoanalyse, comp. di psycho- «psico-» e Analyse «analisi», termine coniato da S. Freud nel 1896. Per coerenza con il criterio costantemente seguito in quest’opera, registriamo e definiamo...