Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] di consonante coronale ([ˈkwesta ˈʃkwo:la]). Nella varietà toscana (ma non a Firenze), romana e campana, la fricativaalveolaresorda dopo sonorante (nasale o liquida) è realizzata come affricata: [ˈpɛnʦo] penso. In alcune varietà meridionali, ad ...
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L’assimilazione è il fenomeno per il quale un suono (tecnicamente, un fono; ➔ fonetica) assume in tutto o in parte i tratti di un altro suono vicino (o di altri suoni vicini). Si tratta, quindi, della [...] sonoro), vengono sistematicamente sonorizzate:
[ˈkaːza] casa
[ˈkɔːza] cosa
[ˈpiːza] Pisa
Pertanto la distinzione tra fricativaalveolaresorda e sonora non risulta distintiva in italiano settentr. perché sempre determinata dal contesto.
I tipi di ...
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Le affricate sono articolazioni consonantiche, sorde o sonore (➔ consonanti). Dal punto di vista fonetico, sono considerate come occlusive nelle quali il rilascio dell’occlusione sia particolarmente lento [...] a fenomeni di affricazione: in alcune varietà toscane e centro-meridionali, ad es., in quella romana e campana, la fricativaalveolaresorda è realizzata come affricata dopo nasale o liquida (per es. /ˈpɛnʦo/). In alcune varietà meridionali, ad es ...
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L’espressione variante combinatoria indica, fra le possibili realizzazioni di un fonema (➔ allofoni), quelle determinate dal contesto, che cioè dipendono dall’intorno fonetico in cui compaiono e sono quindi [...] pronuncia che consiste nel realizzare la consonante fricativaalveolaresorda /s/ come [ɬ] (laterale fricativaalveolaresorda) e la fricativaalveolare sonora /z/ come [ɮ] (laterale fricativaalveolare sonora); o ancora la produzione della vibrante ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] : basti pensare alla pronuncia aperta o chiusa di e e o (sempre meno percepita fuori Toscana) o a quella sorda o sonora della fricativaalveolare (/s/ ~ /z/).
Il problema di rendere per iscritto i suoni del parlato non occupa più un posto centrale ...
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Le articolazioni labiali sono prodotte con l’intervento attivo di almeno un labbro e possono essere sia consonantiche sia vocaliche (➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di). Nel caso delle consonanti, [...] per l’approssimante labiovelare, una delle varianti della vibrante alveolare in italiano; ad es. ca[ʋ]o caro), per donabit.
Circa il grafema ‹f›, esso viene pronunciato come fricativa labiodentale sorda [f]. Si tratta del grafema, già presen-te nel ...
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Gli allofoni (o varianti) sono le diverse realizzazioni concrete che un fonema ha nella catena parlata. Per es., a due pronunce della parola pane, di cui la prima contiene una [a] e la seconda una [æ], [...] [laˈʃena] (Albano Leoni & Maturi 2003: 56). A Bergamo e in tutto il Nord-Est, l’affricata alveolare /ʦ/ è prodotta come fricativa sia sorda che sonora: [ˈtɛrsa] per [ˈtɛrʦa] terza, [poliˈsia] per [poliˈʦia] polizia, [ˈzio] per [ˈʦio] zio (Berruto ...
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Le consonanti dentali si realizzano con una chiusura tra la punta della lingua e gli incisivi superiori. Tali foni fanno parte di una classe consonantica più ampia, in quanto l’articolatore (la parete [...] e sonora [t] e [d], le fricative alveolari sorda e sonora [s] e [z], la fricativa post-alveolaresorda [ʃ], le affricate alveolari sorda e sonora [ʦ] e [ʣ] e post-alveolari sorda e sonora [ʧ] e [ʤ], la vibrante alveolare sonora [r] e l’approssimante ...
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Diciottesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Origini
Le sue origini sono controverse: non si sa con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci avessero presa a modello per la lettera da [...] La lettera s è anche il primo componente di alcuni digrammi o trigrammi che in varie lingue rappresentano la fricativaalveolo-palatale sorda ‹š›, ignota alla pronuncia classica del latino: tali l’italiano sc (davanti alle vocali e, i) o sci (davanti ...
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Diciassettesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica La sua forma originale, nell’alfabeto fenicio, era quella di un triangolo con il vertice in alto e con il lato destro prolungato verso il basso; [...] semplice fricativa) o con vibrazioni miste a una articolazione fricativa (come la consonante ř del ceco). L’r italiana non è mai sorda ( r uvulare, assai meno le varianti secondarie dell’r alveolare; si tratta per lo più di fenomeni individuali dovuti ...
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fricativo
agg. [dall’ingl. fricative, der. del lat. fricare «strofinare»]. – In fonetica, consonante f. (o assol. fricativa s. f.), ogni consonante la cui articolazione richiede non una chiusura momentanea (come nelle esplosive), ma solo un...
s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...