Diciassettesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica La sua forma originale, nell’alfabeto fenicio, era quella di un triangolo con il vertice in alto e con il lato destro prolungato verso il basso; [...] di altri tipi di r pronunciati senza vibrazioni (come l’r inglese, che è propriamente una semplice fricativa) o con vibrazioni miste a una articolazione fricativa (come la consonante ř del ceco). L’r italiana non è mai sorda (com’è invece l ...
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Diciottesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Origini
Le sue origini sono controverse: non si sa con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci avessero presa a modello per la lettera da [...] parole. La lettera s è anche il primo componente di alcuni digrammi o trigrammi che in varie lingue rappresentano la fricativa alveolo-palatale sorda ‹š›, ignota alla pronuncia classica del latino: tali l’italiano sc (davanti alle vocali e, i) o ...
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Terza lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
La sua forma deriva dal gamma dell’alfabeto greco occidentale (calcidese) che fu modello di quello romano. Qui inizialmente la C rappresentò sia la velare [...] ’unità romana, le due consonanti s e c hanno dato origine a un suono unico, che in italiano si è stabilizzato come fricativa palatoalveolare (š) e che la nostra ortografia seguita a indicare con le due lettere originarie (a cui, quando segua a, o, u ...
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fricativo
agg. [dall’ingl. fricative, der. del lat. fricare «strofinare»]. – In fonetica, consonante f. (o assol. fricativa s. f.), ogni consonante la cui articolazione richiede non una chiusura momentanea (come nelle esplosive), ma solo un...
r, R
(èrre) s. f. o, raro, m. – Diciassettesima lettera dell’alfabeto latino; la forma originale, nell’alfabeto fenicio, era quella di un triangolo con un vertice in alto e col lato destro prolungato verso il basso, triangolo che poi, col...