L’espressione italianizzazione dei dialetti fa riferimento in generale al processo per cui i dialetti tendono ad evolversi verso una riduzione della loro distanza strutturale con l’italiano, a tutti i [...] sillabici complessi presenti in questi dialetti ma sconosciuti all’italiano. Un caso più forte è la perdita delle fricative interdentali [θ] e [ð] nei dialetti veneti rustici che le possedevano ([ˈθiŋkwe] → [ˈʧiŋkwe] «cinque»).
In molte situazioni ...
Leggi Tutto
Popolazione (p. 299). - Le variazioni degli anni recenti nel computo totale della popolazione non rivelano modificazioni notevoli; i censimenti del 1930 e 1935 e la stima del 1936 non manifestano variazioni [...] con lo Stød, breve), e una vocale ridotta (ə). Nel consonantismo è notevole specialmente il modo particolare di proferire le fricative sonore.
La declinazione, che già nel danese medievale appare assai semplificata, nel danese odierno può dirsi quasi ...
Leggi Tutto
ritmo
Gian Luigi Beccaria
111. Con accezione metaforica del termìne si è episodicamente parlato per D. come per altri poeti di ritmo (mentale), riguardo all'alternarsi dei personaggi, ricorrere d'immagini [...] serino, v. 138) o fischi di serpente (se state fossimo anime di serpi, v. 39); e sul profluvio delle fricative labiodentali sorde, con allitterazioni (in If VIII 70-78), che desterebbero speciali echi ed effetti estetici. La ricerca di ‛ effetti ...
Leggi Tutto
Insieme alle ➔ consonanti, le vocali (dal lat. (litteram) vocālem «lettera provvista di voce») sono una delle due fondamentali categorie di foni linguistici (➔ fonetica; ➔ fonologia).
Per definire le vocali [...] innalzamento permettono di articolare [u], vocale chiusa e posteriore: oltre, esistono le approssimanti [w] o [ɯ], oppure le fricative [ʍ ɣ].
A partire da questi quattro punti è possibile suddividere lo spazio vocalico e individuare tutti gli altri ...
Leggi Tutto
Un inveterato luogo comune vuole l’italiano come la più adatta tra le lingue al canto, soprattutto per una ragione fonetica e una sintattica: la ricchezza di suoni vocalici, specie in fine di parola, e [...] essere deformate; mai le nasali (che, anzi, agevolano una corretta impostazione della voce cantata), spesso le occlusive e le fricative, che tendono addirittura alla caduta: una famosa aria verdiana dal Don Carlo, «Tu che le vanità», viene a volte ...
Leggi Tutto
Ventriloquia
Vincenzo Mastrangeli
La ventriloquia (da ventriloquo, derivato, per la mediazione del francese ventriloque, del latino tardo ventriloquus, composto di venter, "ventre", e del tema di loqui, [...] consonanti vibranti e laterali. Il ventriloquo incontra le maggiori difficoltà nel pronunciare le labiali (p, b, m) e le fricative (f, v), perché per formare tali lettere le labbra devono perlomeno sfiorarsi: poiché, per realizzare l'illusione su cui ...
Leggi Tutto
Il concetto di standard in linguistica identifica una ➔ varietà di lingua soggetta a codificazione normativa (➔ norma linguistica), e che vale come modello di riferimento per l’uso corretto della lingua [...] ([ˈpaʧe] pace, e non [ˈpaʃe]; [vaˈliʤa] valigia, e non [vaˈliʒa]), né l’indebolimento o caduta della fricativa labiodentale sonora ([aˈvuto], avuto, e non [aˈwuto], [aˈuto]). Sono anche assenti dallo standard le vocali paragogiche (in genere, una e ...
Leggi Tutto
Posta al centro del bacino occidentale del Mediterraneo, la Sardegna trae dalla posizione geografica e dall’accentuata diversificazione interna del territorio i fattori che caratterizzano la sua storia [...] sonore: matrike ~ ma[ð]ri[ɣ]e «lievito», nepote ~ ne[β]o[ð]e «nipote». Altri tratti peculiari del nuorese sono l’esito in fricativa dentale sorda di cj e tj, di contro all’esito in occlusiva del logudorese (ca[θ(θ)]ola ~ cattola «ciabatta», pu[θ(θ ...
Leggi Tutto
L’assimilazione è il fenomeno per il quale un suono (tecnicamente, un fono; ➔ fonetica) assume in tutto o in parte i tratti di un altro suono vicino (o di altri suoni vicini). Si tratta, quindi, della [...] labiodentale in ragione della sua coarticolazione con la consonante seguente, e in [ˈzgɛmbo] sghembo in cui la fricativa alveolare è pronunciata sonora come la consonante successiva).
A seconda della direzione del processo, si suole distinguere tra ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La scoperta dell'origine comune delle lingue antiche dall'indoeuropeo
Giovanni Manetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Per quanto ci [...] (1863) sul fenomeno della dissimilazione, di Karl Verner (1877) sulla trasformazione delle occlusive sorde in indoeuropeo in fricative sonore specificamente nelle lingue germaniche, di Ferdinand de Saussure (1878) sui tre timbri vocalici *e, *a, *o ...
Leggi Tutto
fricativo
agg. [dall’ingl. fricative, der. del lat. fricare «strofinare»]. – In fonetica, consonante f. (o assol. fricativa s. f.), ogni consonante la cui articolazione richiede non una chiusura momentanea (come nelle esplosive), ma solo un...
sibilante
agg. e s. f. [part. pres. di sibilare, sul modello del fr. sifflant (part. pres. di siffler, che è il lat. sifilare, allotropo di sibilare, cfr. zufolare)]. – In fonetica, di consonante fricativa articolata all’altezza degli incisivi...