Romance, Viviane
Francesco Costa
Nome d'arte di Pauline Ortmans, attrice cinematografica e teatrale francese, nata a Roubaix il 4 luglio 1912 e morta a Nizza il 25 settembre 1991. Prosperosa, sensuale, [...] potenzialità: apparve fugacemente in Ciboulette (1933) di Claude Autant-Lara e in Liliom (1934; La leggenda di Liliom) di FritzLang. Dopo averle affidato un ruolo marginale in La bandera (1935), di cui era protagonista Jean Gabin, il regista Julien ...
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Espressionismo
Leonardo Quaresima
Le origini dell'Espressionismo
Con il termine Espressionismo si indica l'orientamento artistico che si diffuse nella seconda metà degli anni Dieci nell'Europa centrale, [...] Grune, che si avvalse della diretta collaborazione di Ludwig Meidner. Fino ad arrivare, naturalmente, a Metropolis (1927) di FritzLang, che rappresenta l'opera più eclettica per quanto riguarda i materiali e i riferimenti ma, tuttavia, anche quella ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] muto, Der Golem (Il Golem, 1920) di Paul Wegener, L'uomo meccanico (1922) di André Deed e Metropolis (1926; Id.) di FritzLang. In anni più recenti, dopo i 'replicanti' di Blade runner (1982; Id.) di Ridley Scott, si è imposto nel nuovo immaginario ...
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Restauro e conservazione
Gianluca Farinelli
Davide Pozzi
La disciplina del restauro cinematografico è un territorio dai confini incerti, ancora privo di regole codificate, di metodologie condivise, [...] ciò che hanno prodotto. Tuttavia la prima linea delle perdite è occupata anche da nomi eccellenti: film di FritzLang, Ernst Lubitsch, Friedrich W. Murnau, Paul Leni, Joe May, Mario Camerini, Alessandro Blasetti, Louis Delluc, Germaine Dulac, Jacques ...
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Città globali
Vittorio Gregotti
Benché molti affermino che nel nuovo secolo il fatto urbano stia radicalmente cambiando la propria natura, non si può scrivere della città del 21° sec. senza fare riferimento [...] , 3, pp. 189-200).
Tuttavia, qualcuno sostiene, forse anche a ragione, che polis e metropolis (l’invenzione del regista cinematografico FritzLang è ancora viva) sono non la seconda un’estensione della prima, ma un’opposizione a essa. Non più quindi ...
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Percorsi introduttivi - L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Paolo Bertetto
L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Nel suo celebre saggio Le cinéma, ou l'homme imaginaire (1956) [...] del cinema.Per questo non solo i registi di star come Clarence Brown l'hanno utilizzato sistematicamente. Anche autori come FritzLang e Josef von Sternberg hanno fatto dello sguardo intenso di una donna verso la macchina da presa un passaggio ...
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Contaminazioni
Laura Cherubini
La molteplicità dei media
La cultura artistica contemporanea è caratterizzata da un crossover linguistico che agisce su più livelli. Da una parte, le arti visive dialogano [...] di Joseph Losey The servant (1963; Il servo), ma presenta anche riferimenti a film di David W. Griffith e FritzLang, a melodrammi come Mandingo (1975) di Richard Fleischer e alle fotografie di Julia Margareth Cameron, esponente del ‘pittorialismo ...
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Hollywood
Enzo Siciliano
Inquadramento generale
di Thomas Harrison
Fu questo il nome dato nel 1886 da una certa signora Wilcox, moglie di un investitore immobiliare, a una immensa tenuta alla periferia [...] Amsterdam) di Hitchcock, Four sons (1940) di Archie Mayo e Hangmen also die (1943; Anche i boia muoiono) di FritzLang; lusinghieri successi raccolsero grandi film che non tematizzavano esplicitamente la guerra, come Of mice and men (1939; Uomini e ...
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L’immaginario tecnologico
Francesco Ghelli
Il gadget del 2000
Il 23 ottobre 2001, poco dopo il trauma delle Twin Towers che ha inaugurato il 21° sec., è stato presentato un prodotto tecnologico destinato [...] cyberpunk, 1994), lascia intuire che le utopie fantascientifiche non sono presenti solo in film come Metropolis (1927) di FritzLang o sulle prime riviste pulp americane, ma anche nei manufatti della stessa epoca che ha visto la nascita della ...
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Il noir contemporaneo
Renato Venturelli
Noir, post-noir, neo-noir, o addirittura neon noir, secondo la definizione di Woody Haut, che ha così intitolato il suo volume (Neon noir. Contemporary American [...] Barbet Schroeder (n. 1941), fedele nella sua produzione americana a una strategia che richiama per alcuni versi quella di FritzLang e che gli permette di proseguire la sua riflessione morale all’interno di piccole produzioni, anche se i suoi ultimi ...
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