Lenin
Pseud. del rivoluzionario e uomo politico russo Vladimir Il′ič Ul′janov (Simbirsk 1870 - Gorkij, Mosca, 1924), noto anche come Nikolaj Lenin.
Vita e opere. Figlio di un ispettore scolastico, la [...] avversate da A. Pannekoek, che le interpretò come espressione di un’ideologia piccolo-borghese, funzionale alla politica dei frontipopolari, e da Korsch, che in esse vide una caduta nel «materialismo volgare», nonché il segno dell’influenza teorica ...
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Dimitrov, Georgi
Politico bulgaro (Kovačevci, Sofia, 1882-Mosca 1949). Di estrazione popolare, a partire dal 1902 si dedicò all’organizzazione del movimento operaio bulgaro, entrando nel Comitato centrale [...] , dove fu eletto segretario generale del Comintern. In tale veste diede un contributo essenziale alla politica dei Frontipopolari (7° Congresso, 1935), che rappresentò una svolta nell'azione dei partiti comunisti europei. Scioltosi il Comintern (23 ...
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NENNI, Pietro
Marco Gervasoni
NENNI, Pietro. – Nacque a Faenza il 9 febbraio 1891, primogenito di Giuseppe, ex mezzadro impiegato come uomo di fiducia della famiglia padronale dei Ginnasi, e di Angela [...] d’azione che i socialisti italiani siglarono nell’agosto 1934 con i comunisti e un entusiasta sostenitore dei frontipopolari proposti dal VII Congresso dell’Internazionale comunista nel 1935.
Come molti, Nenni vide nella guerra civile spagnola il ...
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Popolo
Mario Caravale; Claudio Cesa
di Mario Caravale e Claudio Cesa
POPOLO
Antichità e Medioevo di Mario Caravale
Età antica
a) Il demos greco
La storiografia ha da tempo sottolineato la pluralità [...] varie tendenze ideologiche, ma che, in realtà, era l'alleanza con alcuni partiti borghesi, come si vide nei frontipopolari spagnolo e francese. Nel 1936 il Partito comunista lanciò un appello per una "riconciliazione del popolo italiano". È inutile ...
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I cattolici e la Costituente
Paolo Pombeni
I cattolici e il momento costituente: tra avveramento della profezia sul crollo dei regimi liberali e desiderio di partecipazione alla ‘nuova Italia’
L’apertura [...] i vari sconvolgimenti internazionali, dalle vicende della repubblica di Weimar e dell’avvento del fascismo, all’età dei frontipopolari in Francia e in Spagna, non mancarono di interessare la riflessione delle riviste cattoliche, tanto di quelle ...
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Comunismo: Società postcomuniste
Bronislav Geremek
Sommario: 1. Postcomunismo: due opposte interpretazioni. 2. Lo sfacelo del comunismo. 3. Tentativi di analisi. 4. Modelli di postcomunismo. 5. La trasformazione [...] la forza sufficiente a soffocare in nuce la rivolta dei Tartari, i tumulti in Transcaucasia o il nascere dei ‛frontipopolari' nelle Repubbliche del Baltico. Lo Stato sovietico, la cui espansione imperiale aveva subito sconfitte solo in Polonia nel ...
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Riformismo
Zeffiro Ciuffoletti
1. Definizione di riformismo
La tradizionale sequenza storica che i paesi dell'Occidente hanno conosciuto, in forme e tempi diversi - dallo Stato liberale, allo Stato [...] del socialfascismo, s'erano trovati ad abbracciare, dopo la svolta del Comintern del 1934-1935, la politica dei Frontipopolari per motivi tattici e senza una reale convinzione riformista.
Solo nel dopoguerra in Europa si cominciarono ad adottare ...
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Partiti e movimenti di sinistra
Carlo Felice Casula
Cristiani a sinistra oggi al cambio di secolo? Sinistra cristiana, cristiano-sociali e Rete
«Perciò rivolgiamo questo appello alle donne e agli uomini [...] italiana. Dopo essere stato, in continuità con i suoi trascorsi migliolini, sostenitore della politica dei frontipopolari, per aver criticato pubblicamente il patto Molotov-Ribbentrop è espulso dal Partito comunista. Impegnato nella resistenza ...
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Sceneggiatore
Giuliana Muscio
Lo sceneggiatore è colui che scrive la sceneggiatura di un film, o alcune sue parti, da solo o in collaborazione. Nel cinema statunitense di solito viene scelto dal produttore, [...] ). I temi populisti non erano sua esclusiva: il legame tra il cinema francese del periodo e lo spirito dei Frontipopolari è marcato, ed emerge anche nelle sceneggiature firmate da Spaak. Jeanson sapeva far parlare i suoi personaggi come se venissero ...
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VIOLANTE, Cinzio
Giuseppe Petralia
– Nacque il 16 maggio 1921 ad Andria, dove visse fino ai diciott’anni, da Guido, procuratore delle Imposte dirette, e da Maria Gallo, barlettani.
Trascorse una giovinezza [...] , nel lager nazista di Deblin) e Giorgio La Pira, quanto dei rischi per il Paese di una politica di ‘frontipopolari’ o ‘nazionali’, propugnava il ricambio di una «classe dirigente ormai logora» (anche e forse soprattutto nella Democrazia cristiana ...
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occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...
lupo
s. m. (f. -a) [lat. lŭpus, con svolgimento fonetico non del tutto chiaro (di fronte alle forme con -ó- ant. o dialettali: cfr. umbro lópo, tosc. ant. lóbo, ven. lóvo), forse per influsso di dialetti merid.]. – 1. a. Carnivoro della famiglia...