(fr. droit; sp. derecho; ted. Recht; ingl. law).
Sommario: Filosofia del diritto, p. 983; Storia del diritto, p. 986; Etnografia e folklore: il diritto presso i primitivi, p. 987; Il diritto popolare, [...] all'essenza, naturale o artificiale o imitativa. I rapporti economici concernono la produzione e la proprietà, a cominciare dai frutti della caccia e della pesca per passare alla coltivazione del suolo e all'allevamento del bestiame. La caccia nella ...
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PRIVILEGIO
Luigi RAGGI
Agostino TESTO
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Giulio VENZI
. Il termine privilegium indicava nel diritto romano una norma giuridica eccezionale che derogava a una norma oenerale e si distingueva dal ius [...] mobili di cui è fornito; 5. le somme dovute per le sementi e i lavori di coltivazione e di raccolta dell'annata, sui frutti della raccolta; 6. il credito garantito con pegno (v. pegno); 7. le spese fatte per la conservazione e per il miglioramento di ...
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Diritto romano. - In un senso generico accessio (il suo contrario è decessio) vale aumento, incremento del patrimonio per effetto di ciò che si aggiunge materialmente o legalmente a una cosa o ad un diritto [...] diritto romano, che ebbe a ricevere l'istituto dell'accessione per opera degl'interpreti, e che si estese fino a comprendervi ogni frutto naturale o civile della cosa, o quanto vi si unisce per natura o arte, è accolto nel codice Napoleone (art. 546 ...
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Il servirsi di una cosa (raramente di una persona) in modi e per scopi particolari; oppure l’usare abitualmente o ripetutamente una cosa. Anche, modo di comportarsi, generalmente seguito in una determinata [...] contenuto più limitato rispetto all’usufrutto. Il titolare (usuario) può servirsi di essa e, se fruttifera, può raccogliere i frutti solo per quanto occorre ai bisogni suoi e della sua famiglia (art. 1021 c.c.). Il coniuge del proprietario della ...
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Si ha mora del creditore (o mora accipiendi) quando il creditore, senza un motivo legittimo (ad esempio, l’irregolarità dell’adempimento), rifiuta di ricevere la prestazione o di compiere quanto è necessario [...] sopravvenuta della prestazione per causa non imputabile al debitore; inoltre, non gli sono più dovuti gli interessi o i frutti della cosa non percepiti dal debitore.
Il creditore è costituito in mora a seguito dell’offerta da parte del debitore ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La filosofia del diritto nel secondo Novecento
Carla Faralli
Decadenza dell’idealismo
La fine della Seconda guerra mondiale e la caduta del fascismo segnano una cesura netta tra la prima e la seconda [...] scisse in due indirizzi: il marxismo, che in Italia, peraltro, nel campo specifico della filosofia del diritto non diede frutti di rilievo, e lo spiritualismo.
A quest’ultimo è riconducibile il pensiero di Felice Battaglia (1902-1977): egli aderisce ...
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È il complesso di beni che la donna porta al marito per sostenere gli oneri del matrimonio.
Diritto romano e intermedio. - La dote è istituto antichissimo: benché non esclusivo della società romana, fu [...] (art. 1399): egli solo è legittimato, quindi, ad agire contro i debitori e detentori della medesima, a riscuotere i frutti e gl'interessi e ad esigere la restituzione dei capitali. Tuttavia può talvolta una parte delle rendite dotali essere assegnata ...
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Trust, vincoli di destinazione e fisco
Stefano Olivieri
Recenti ordinanze della sezione tributaria della Corte Suprema di cassazione (24.2.2015, nn. 3735 e 3737; 25.2.2015, n. 3886) hanno ravvisato [...] casi non viene modificata la titolarità della situazione proprietaria tra il soggetto ed il cespite vincolato. Ne segue che i frutti e le utilità prodotti dal bene durante il vincolo di destinazione o la durata del trust, in quanto ricollegati ad ...
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La parola serve a indicare istituti diversi nella sostanza, ma che si ricollegano tutti, formalmente, all'idea di affidare, raccomandare (lat. commendare), sia che si tratti di una persona che raccomanda [...] havere o heutica), generalmente in denaro, talvolta anche in merci o carati di navi, con l'incarico di trafficarlo e trarne frutti per dividerne poi il lucro percepito. Colui che dà il capitale è detto commendator o creditor, chi lo riceve è chiamato ...
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CHIOVENDA, Giuseppe
Giovanni Tarello
Nato a Premosello (Novara) il 2 febbraio del 1872 da Pietro e da Leopolda Moglino, di famiglia agiata, seguì regolari studi classici (il ginnasio ed il liceo quale [...] di una famiglia di fratelli più giovani e provvedendo all'amministrazione dei beni.
Una propensione giovanile per la poesia diede frutti non degni di ricordo (pubblicò a Roma una scelta di poesie nel 1891 o, successivamente, un altro volumetto di ...
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frutta
s. f. [lat. mediev. fructa, plur. collettivo di fructum, sostituitosi al lat. class. fructus -us per incrocio con pomum «frutto»] (pl. -a, non com., e più raro -e). – Nome collettivo dei frutti commestibili, soprattutto quelli prodotti...
fruttare
v. intr. e tr. [der. di frutto]. – Con uso intr. (aus. avere), dare, produrre frutto: quest’anno i noci hanno fruttato bene; tra li lazzi sorbi Si disconvien f. al dolce fico (Dante); più com. in senso estens., dare un utile economico,...