xerocasia In botanica, proprietà di molti frutti capsulari di aprirsi in ambiente secco, in modo che i semi vengono dispersi (xerocoria), per lo più dal vento, come avviene per es., in molte Cariofillacee [...] e Scrofulariacee. La x. è molto più comune che l’opposta igrocasia, poiché ricorre in quasi tutti i frutti a capsula. ...
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L’insieme dei processi per i quali i disseminuli (o unità di d. o diaspore) sono trasportati e dispersi per lo più lontano dalla pianta madre. Le piante producono numerosi disseminuli (semi, frutti, tuberi, [...] possono derivare dai tegumenti seminali stessi oppure dalla trasformazione in organi di volo di varie parti del fiore o del frutto. I disseminuli atti alla d. idrocora mostrano per lo più capacità di galleggiare a lungo sull’acqua; i movimenti dell ...
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Presenza anomala di due o più frutti formatisi in un fiore che di norma è monocarpico; mostrano occasionalmente tale anomalia parecchi alberi fruttiferi (come il ciliegio).
Pianta policarpica Quella che [...] . Gineceo policarpico Quello formato da due o più carpelli liberi, e quindi altrettanti pistilli (per es., nei ranuncoli). Il frutto si dice policarpo quando è indeiscente, formato da più carpelli, mono- o polispermo. Per es., l’achenio del grano ...
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Nome comune delle piante e dei frutti del genere Ribes, famiglia Grossulariacee, che comprende circa 150 specie delle zone temperate settentrionali e della regione andina. Sono piccoli arbusti più o meno [...] e R. uva-crispa (r. spinoso o uva spina; fig. C) così detto perché al contrario delle altre specie è spinoso. I frutti si consumano freschi o se ne fanno sciroppi e marmellate. I r. si moltiplicano per talea, margotta e per polloni; richiedono clima ...
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Botanica
Lo strato più interno, legnoso, dei frutti a drupa, come nelle ciliegie e nelle pesche. Il n. corrisponde all’endocarpo e si presenta con consistenza legnosa. Contiene uno o più semi ed è caratteristico [...] dei frutti di molte piante arboree. Può assumere dimensioni e forma variabili, ma si compone quasi sempre di due valve aderenti l’una all’altra, che racchiudono un seme variamente foggiato, più spesso a mandorla.
Tecnica
Parte di congegno, di ...
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Noce di piccole dimensioni, per es., nei frutti delle rose e del biancospino.
La drupa derivata da due o più carpelli, con due o più n. (o pireni), è detta nuculanio (o pirenario); in esso le n. possono [...] essere libere (nespolo comune) o saldate insieme (biancospino) ...
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In botanica, si dice della deiscenza dei frutti secchi pluriloculari, che si aprono per mezzo di pori dai quali escono i semi. I pori si formano in seguito alla trazione esercitata da porzioni di tessuto [...] Per es., papavero (tanti pori al disotto del disco stigmatico quanti sono i carpelli), bocca di leone (3 pori presso l’apice), campanula (3 pori presso l’apice o presso la base del frutto) ecc.
È detta p. anche la capsula che presenta tale deiscenza. ...
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Denominazione delle specie coltivate di Citrus, genere di piante legnose della famiglia Rutacee, e dei loro frutti che hanno sapore più o meno agro. Gli a. sono alberi o arbusti, sempreverdi, eccetto Citrus [...] è confermata la Sicilia (quasi il 60% del totale), seguita a grande distanza da Puglia e Campania (tab.).
Gli a. forniscono frutti di alto valore alimentare, ricchi di vitamine (soprattutto C e rutina), i quali si consumano freschi e sono, in sempre ...
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Si dice di varietà di pianta che ha frutti con semi (mentre altra o altre varietà sono apirene, cioè prive di semi); lo stesso si dice dei frutti. ...
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frutta
s. f. [lat. mediev. fructa, plur. collettivo di fructum, sostituitosi al lat. class. fructus -us per incrocio con pomum «frutto»] (pl. -a, non com., e più raro -e). – Nome collettivo dei frutti commestibili, soprattutto quelli prodotti...
fruttare
v. intr. e tr. [der. di frutto]. – Con uso intr. (aus. avere), dare, produrre frutto: quest’anno i noci hanno fruttato bene; tra li lazzi sorbi Si disconvien f. al dolce fico (Dante); più com. in senso estens., dare un utile economico,...