In botanica, si dice di frutto secco, originato da almeno due carpelli, che a maturazione si divide in pezzi uniseminati (di solito acheni), corrispondenti ai singoli carpelli (per es., nelle Apiacee) [...] o a mezzo carpello (per es., nelle Lamiacee). Frutti d. sono considerati anche i lomenti, alcuni dei quali (per es., nelle Fabacee) tuttavia sono unicarpellari. ...
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Individuo le cui arti magiche, frutto di apprendimento, si esplicano mediante l’uso di oggetti, l’attuazione di riti e la recitazione di formule, a differenza dello stregone (➔), che seguendo la distinzione [...] introdotta da E.E. Evans-Pritchard (1937), sfrutterebbe una propria dotazione innata, senza far ricorso a pratiche magiche ...
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Si dice di fiore e frutto inseriti lungo le nervature delle foglie (per es., nel pungitopo); anche di alghe, muschi, epatiche, licheni e funghi che, soprattutto nei climi caldo-umidi si insediano sulle [...] superfici fogliari degli alberi, talvolta mediante speciali organi di adesione. Alcune specie e., soprattutto tra i funghi, mostrano tendenza al parassitismo.
Si chiama e. anche lo strato di cellule che ...
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Drupa di caratteristica forma ovale frutto dell’olivo.
In anatomia, o. bulbare (o inferiore), piccola massa ovoide situata nel midollo allungato tra la piramide anteriore e il fascio laterale. O. accessoria [...] Ciascuno dei due nuclei di sostanza grigia situati nel midollo allungato in prossimità dell’o. bulbare. O. protuberanziale (o superiore) Formazione morfologicamente analoga alla o. bulbare, situata nel ...
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Terreno coltivato ad alberi da frutto. È detto assoluto (o specializzato) se è formato da una specie, consociato se vi sono coltivate altre specie, arboree o erbacee. Il terreno viene in precedenza scassato [...] totalmente o a fosse o a buche. Le piante sono disposte a quadro, a rettangolo, a quinconce ecc.
Collezione viva di alberi e di arbusti che vengono studiati dal punto di vista botanico-sistematico, forestale, ...
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In botanica, produzione di un frutto non preceduta dalla fecondazione degli ovuli contenuti nell’ovario; i frutti partenocarpici sono apireni, cioè privi di semi, o con semi sterili. La p. in certe specie [...] (uva di Corinto, fico ecc.) è determinata da cause interne, per es., granelli pollinici il cui tubetto non raggiunge l’ovulo o che pur rimanendo a contatto con lo stigma non germinano, mentre in altre ...
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FRUTTA (fr. fruits; sp. frutos; ted. Obst; ingl. fruitage)
Fabrizio CORTESI
Aristide CALDERlNl
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Le frutta, a seconda della natura e della consistenza del pericarpo (v. frutto), possono distinguersi [...] De re rust., I, 2, 6) che parlando d'Italia dice che tota pomarium videtur. Si cercò anzi di perfezionare i generi degli alberi da frutta (Plinio, Nat. hist., XV, 73) e ci fu chi ebbe l'ambizione di dare il suo nome a qualche varietà nuova: c'erano p ...
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xenoplasmia Cambiamento dei caratteri morfologici del frutto (xenocarpia) o di colorazioni fiorali (xenocromia) derivanti dalla linea parentale maschile, come avviene nelle xenie. ...
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Si dice di ovario o di frutto sincarpico i cui carpelli sono concresciuti soltanto lungo i margini; in tal caso non si formano setti (per es., la viola). ...
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frutto
s. m. [lat. frūctus -us, der. di frui «godere»]. – 1. a. In botanica, in senso stretto, è l’ovario delle angiosperme, più o meno modificato e accresciuto, che contiene i semi maturi (derivati dagli ovuli); consta del pericarpo o parete...
frutta
s. f. [lat. mediev. fructa, plur. collettivo di fructum, sostituitosi al lat. class. fructus -us per incrocio con pomum «frutto»] (pl. -a, non com., e più raro -e). – Nome collettivo dei frutti commestibili, soprattutto quelli prodotti...