(o esocarpo) Strato esterno della parete del frutto. L'e. è ben distinto nei frutti carnosi, dove consiste di una pellicola (epidermide), formata da uno o più strati di cellule e rivestita di cera, che [...] impedisce la perdita di acqua. L'e. può essere liscio come nella ciliegia, peloso come nella pesca o spinoso. Nel frutto degli agrumi è la parte esterna colorata (detta flavedo), ricca di ghiandole oleifere. ...
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In botanica, complesso di frutti (detto anche frutto multiplo), derivati da altrettanti pistilli di un solo fiore, come nel rovo, fragola ecc. ...
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Denominazione generica di qualsiasi grano o frutto edibile, in specie di Graminacee (Poacee), che, come tale o sotto forma di derivato, possa essere usato come alimento (v. fig.).
Quasi tutti i c. appartengono [...] alla famiglia delle Graminacee, tranne alcuni di minore importanza, fra cui il grano saraceno delle Poligonacee. I c. più importanti sono: il grano o frumento, il riso, il mais o granoturco, l’orzo, l’avena, ...
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Complesso di appendici pluricellulari posto all’apice del frutto delle Asteracee, Valerianacee ecc., derivante dalla trasformazione del calice. Presenta aspetto diverso: squame, setole, peli semplici o [...] ramificati (piumosi). In molte specie il p. serve a facilitare la dispersione del frutto a grande distanza per mezzo del vento.
Impropriamente si dice p. anche il ciuffo di peli che talora corona i semi, per es. dell’oleandro. ...
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Varietà di mandarino coltivata specialmente negli USA: il frutto ha la buccia rossa aranciata, polpa molto succosa e semi numerosi; le foglie sono più larghe che nelle altre varietà. ...
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In botanica, mancata formazione di semi in un frutto sviluppato nel resto normalmente (detta anche aspermia o partenocarpia). Tali frutti si formano per fattori esterni (polline sterile, polveri inerti [...] benché fecondati, si arrestano a un certo punto del loro sviluppo (banane, mandarino, uva sultanina). Molte varietà apirene di frutti commestibili sono pregiate appunto per tale caratteristica (uve, arance ecc.). Si può provocare a. con l’impiego di ...
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Famiglia di piante Dicotiledoni, chiamate anche Papilionacee, con caratteristico frutto a baccello, detto legume. Comprende specie di notevole importanza economica.
Caratteristiche
Le F. sono erbe o piante [...] o riuniti in infiorescenze a grappolo, ombrella o spiga, formati da cinque elementi (pentameri), generalmente con 10 stami. Il frutto è di norma un legume (in taluni generi modificato in noce o drupa), formato da due metà simmetriche che racchiudono ...
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strobilo botanica Sinonimo di cono o pigna, cioè del ‘frutto’ dei pini e per estensione delle altre Gimnosperme. Per analogia, il termine è stato applicato a qualunque asse più o meno allungato che porta [...] foglie sporifere, come negli equiseti e nei licopodi. zoologia Per s. e strobilazione ➔ Scifozoi ...
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Si dice di agrume (arancio ecc.) e del suo frutto quando questo presenta superfetazione, cioè contiene due, o di rado tre, verticilli di spicchi sovrapposti, di cui il superiore di norma è molto più piccolo [...] e talvolta rivestito da una propria buccia; in certi casi la buccia è aperta all’apice e da qui sporgono gli spicchi ...
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frutto
s. m. [lat. frūctus -us, der. di frui «godere»]. – 1. a. In botanica, in senso stretto, è l’ovario delle angiosperme, più o meno modificato e accresciuto, che contiene i semi maturi (derivati dagli ovuli); consta del pericarpo o parete...
frutta
s. f. [lat. mediev. fructa, plur. collettivo di fructum, sostituitosi al lat. class. fructus -us per incrocio con pomum «frutto»] (pl. -a, non com., e più raro -e). – Nome collettivo dei frutti commestibili, soprattutto quelli prodotti...